Franco Fontana – Landscapes
Per colui che possiede anche solo nozioni basilari di fotografia le inquadrature e la sintesi, formale e cromatica, che Franco Fontana ci restituisce con il suo sguardo fotografico hanno influenzato il modo di vedere e pensare la fotografia di moltissimi professionisti e amatori.
Comunicato stampa
Per colui che possiede anche solo nozioni basilari di fotografia le inquadrature e la sintesi, formale e cromatica, che Franco Fontana ci restituisce con il suo sguardo fotografico hanno influenzato il modo di vedere e pensare la fotografia di moltissimi professionisti e amatori. Questo succede solo quando si ha a che fare, come nel caso di Fontana, con scatti di un’indiscussa potenza comunicativa raggiunta tramite un’innata capacità di sintesi poetica. Le sue fotografie di paesaggi sono in grado di ricordarci come la Natura non indossi mai un’apparenza mediocre. La sua personale attitudine nel raccontare e, quindi, interpretare il paesaggio si ritrova traslata con il medesimo fascino anche nelle visioni urbane. “Per l’occhio attento ogni momento dell’anno ha la sua particolare bellezza e, guardando lo stesso campo, esso scorge, a ogni ora, un quadro che mai si è visto prima e mai più si vedrà in seguito.”
(Ralph W. Emerson)
Fontana ha affermato che nel suo lavoro cerca di “isolare nello spazio e nel tempo tutto quello che è normalmente confuso in un’infinità di dettagli. Estrarre pochi elementi essenziali dalla totalità che si presenta all’occhio umano è una delle mie esigenze interiori: raggiungere un’unità armonica eliminando tutti gli elementi naturali di disturbo.” Essere in grado di riconoscere, vedere e tradurre personalmente il “miracolo” delle cose e dei momenti comuni è uno dei maggiori pregi del fotografo modenese. Sempre Emerson, nel suo splendido saggio “Nature”, scrisse: “sono pochi gli adulti in grado di vedere la natura. […] Ama la natura colui i cui sensi interni ed esterni sono ancora autenticamente in sintonia tra loro, colui il quale ha conservato lo spirito dell’infanzia fin nell’età adulta.” Questa affermazione trova nella figura e nel lavoro di Fontana una perfetta corrispondenza. I paesaggi urbani rappresentano delle icone dell’immagine fotografica, una ricerca di equilibrio tra linee, architetture e colore, che si tramuta in poesia visiva. Landacapes a cura di Sabrina Raffaghello nel suggestivo spazio Livingstone Home Gallery a Palazzo Cattaneo Adorno a Genova racconta un viaggio attraverso gli scatti più famosi a partire dagli anni 60. L’essenzialità della forma e della luce compongono un linguaggio fotografico di assoluta eccellenza, alternando visioni metafisiche e astratte a immagini legate a un più moderno bisogno di artificio. Una pagina della storia della fotografia italiana e mondiale si racconta in tutta la sua unicità, rendendoci partecipi di un mondo, quello fotografato da Franco Fontana, esteticamente equilibrato e superiore quasi che il fotografo riuscisse con la sua macchina a renderci partecipi del suo iperuranio.
Nato a Modena nel 1933, Franco Fontana è senza dubbio tra i fotografi italiani più stimati a livello internazionale. Considerato un "maestro del colore", nel corso della sua lunga carriera ha dimostrato di essere un fotografo molto eclettico: mai fossilizzato su un genere in particolare, si è cimentato con il paesaggio, con il nudo, con il reportage, con la fotografia fine art e con le polaroid, senza disdegnare la pubblicità, la moda o altri lavori commerciali. Le sue opere sono state pubblicate su oltre 40 libri fotografici e sono state oggetto di centinaia di mostre in Italia e all'estero, dal Museum of Modern Art di New York al Musée d'Art Moderne di Parigi, all'Australian National Gallery di Melbourne. Ha collaborato con le maggiori testate mondiali (da Vogue a Time a Frankfurter Allgemeine, per citarne alcune), ha tenuto workshop e conferenze in tutto il mondo ed è direttore artistico di diversi fotofestival nazionali.