Rosadele Conti – Senza filtro
Mostra retrospettiva dedicata dal Comune di Varese a Rosadele Conti, eclettica artista varesina recentemente scomparsa che ha coltivato da sempre l’interesse per la pittura ma ha iniziato a farne l’attività prevalente solo alla fine degli anni Novanta, con l’inizio di un intenso lavoro teorico/pratico sulle implicazioni estetiche del pensiero di Rudolf Steiner.
Comunicato stampa
Sarà inaugurata sabato 28 settembre alle 17.30, presso le Sale Nicolini, la retrospettiva dedicata dal Comune di Varese a Rosadele Conti, eclettica artista varesina recentemente scomparsa che ha coltivato da sempre l'interesse per la pittura ma ha iniziato a farne l'attività prevalente solo alla fine degli anni Novanta, con l'inizio di un intenso lavoro teorico/pratico sulle implicazioni estetiche del pensiero di Rudolf Steiner.
È allora che i suoi numerosi e vari interessi - letteratura, psicologia, musica, cinema, politica – confluiscono in un percorso di ricerca spirituale e filosofico che trova espressione privilegiata nella pittura. Attraverso di essa Rosadele può liberamente dare forma e colore ai propri pensieri, offrendo una personale visione del mondo, ma anche lasciando emergere quella parte più profonda dell'Io che ancora deve essere osservata, riconosciuta e accolta.
Razionalità e inconscio sembrano essere i poli di un dibattito che Rosadele Conti intraprende con se stessa, un dialogo dai toni accesi e appassionati ma sempre condotto con lucidità, fermezza e sincerità.
Animata dalla volontà di cogliere la realtà per quella che è, l'artista rifiuta ogni possibile armonia prestabilita, ogni compromesso visivo di facile fruizione, ogni definizione di genere e di stile. Sceglie di applicarsi parallelamente nell'astratto e nel figurativo; una scelta consapevole e controcorrente ispirata alla necessità di attingere ampiamente da entrambi i linguaggi espressivi per raffigurare la complessità delle proprie percezioni.
Le tele sono animate da un'energia vibrante, saettante, destabilizzate, resa ancora più viva dalla velocità della pennellata densa e corposa; una pennellata che spesso si fonde con resine e sabbie, assumendo un aspetto tattile e materico, altre volte viene graffiata e incisa, facendosi metafora di ferite e cicatrici esistenziali.
La sofferenza, nelle sue innumerevoli declinazioni, è spesso protagonista delle opere di Rosadele. Traspare dai ritratti di vecchi dolenti, dalle smorfie enigmatiche di giovani uomini dai tratti orientali o dagli sguardi assenti di donne rassegnate, dalle composizioni astratte giocate esclusivamente sull'uso del bianco e del nero, dal cielo plumbeo che incombe su distese inanimate. I paesaggi solitari, freddi e inospitali, dominati da nebbie e ombre, si vestono di solitudine e malinconia. È proprio in spazi come questi, affioranti da un sogno, dalla memoria o dalle suggestioni della cronaca, che la mente dell'autrice sembra lasciar decantare tutto ciò che si è fatto troppo pesante per la propria anima: inquietudini, turbamenti, rabbia e ricordi spiacevoli. Ma è anche qui che lo spirito placa la propria corsa e si dispiega, ritrovando una serenità a lungo inseguita e la forza di credere ancora in un futuro migliore.
Non mancano note di grande dolcezza nelle tonalità del racconto, in grado di rivelare una sensibilità tutta femminile, intensa, priva di languore o debolezza, né mancano, all'interno della sua produzione, opere dai colori caldi e solari, capaci di trasmettere la vivacità di un animo curioso teso nella continua ricerca di domande e di risposte, di fascini e misteri, di verità da dimostrare o da mettere in discussione.
La mostra alle Sale Nicolini intende mostrare il percorso di Rosadele Conti in tutta la sua turbolenta e affascinante complessità, offrendo al pubblico gli esempi più significativi di una ricerca artistica sostenuta da una grande passione e da uno sguardo - quello dell'autrice- sempre vigile e attento sul mondo e sulla propria interiorità; uno sguardo unico, personale, diretto. Uno sguardo SENZA FILTRO.
ROSADELE CONTI (1953-2012) è nata ed è vissuta a Varese. Con una formazione in lettere moderne, Rosadele ha coltivato da sempre una passione autentica per la pittura, diventata impegno quotidiano dopo l'incontro con la cultura antroposofica. È questo incontro che la ha spinta ad approfondire la percezione del colore, offrendole nuovi strumenti per esprimere un gusto innato per la sperimentazione e la contaminazione di materiali, forme, linguaggi e idee. Il filo rosso che lega i suoi lavori è uno sguardo indagatore, freddo ma non cinico, consapevole delle sensazioni e pulsioni più laceranti ma mosso dalla curiosità e dall'amore per la diversità. Diplomata all'Accademia d'Arte steineriana di Milano, Rosadele Conti ha esposto a Varese e provincia, Venezia, Ferrara e Milano.
Esposizioni principali:
Personale – Varese, Il cavedio (2004)
Personale – Varese, Spazio D’arte Creo 2 (2005)
Contrasti – Venezia, La Fenice Gallery (2007)
Visioni Materiche – Ferrara, Galleria Sekanina (2007)
Omaggio alla corte estense - Mostra itinerante Milano-Broni-Modena-Ferrara (2007)
Bianco, Nero, Blu e Rosso - Rassegna itinerante Milano – Venezia – Ferrara (2009)