Ronnie Cutrone – Hey ronnie… hey paloma…
Con una selezione di quaranta opere di grande formato, estremamente significative e rappresentative, verrà ricostruito il percorso degli ultimi 30 anni di lavoro dell’artista. Un excursus che partirà dalle celebri e popolari bandiere che lo hanno reso famoso, alle Cell Girls, dalle grandi tele e quilt, alle cover dei dischi musicali, passando attraverso un lavoro che si dipana tra i collage, i neon e i grandissimi lavori acrilici.
Comunicato stampa
La mostra che si inaugura in galleria il prossimo 3 ottobre vuole essere un commosso e sentito omaggio a Ronnie Cutrone, lo straordinario protagonista della New Pop Art americana scomparso lo scorso 20 luglio nella sua casa di Lake Peekskill (NY).
Con una selezione di quaranta opere di grande formato, estremamente significative e rappresentative, verrà ricostruito il percorso degli ultimi 30 anni di lavoro dell’artista. Un excursus che partirà dalle celebri e popolari bandiere che lo hanno reso famoso, alle Cell Girls, dalle grandi tele e quilt, alle cover dei dischi musicali, passando attraverso un lavoro che si dipana tra i collage, i neon e i grandissimi lavori acrilici.
Una mostra unica nel suo genere, sia per il valore simbolico delle opere esposte, sia per il personalissimo ricordo di un artista che ha segnato fortemente gli ultimi decenni dell'arte contemporanea e che con la sua scomparsa, lascia un’impronta indelebile ed un vero messaggio "pop".
L'esposizione è infatti la testimonianza del sodalizio culturale, iniziato negli anni ’80, tra Ronnie Cutrone e Matteo Lorenzelli che nel tempo è sfociato in una solida amicizia, come spesso succede ai galleristi che partecipano alla vita degli artisti che rappresentano. Anche il titolo della mostra tradisce la familiarità di questo rapporto di amicizia/lavoro. Racconta Matteo Lorenzelli che "Hey Ronnie...Hey Paloma..." era la frase con cui si faceva riconoscere dall’artista quando scattava la segreteria telefonica.
Lorenzelli Arte ha sempre seguito con entusiasmo il percorso artistico di Cutrone e negli anni ha organizzato numerose mostre monografiche, molte delle quali in istituzioni museali italiane e straniere. Fra quelle allestite nella propria sede, oltre alle numerose collettive, ricordiamo le tre grandi personali del 1995, 2003 e, soprattutto, l'ultima del 2010, "Pop, Off the Rack, By the Slice, Mix & Match", durante la quale l'artista ha potuto estasiare il pubblico presente con i propri racconti e la propria marcata personalità: brillante ma sempre discreta.
Cutrone è stato uno dei più straordinari interpreti della New Pop Art americana e si è formato nell'ambiente più vivo e stimolante della cultura newyorkese: assistente di Andy Warhol dal 1972 al 1980, gli anni d’oro della Factory, è stato testimone della stagione americana del Graffitismo e del New Pop degli anni Ottanta di cui ha assorbito l’energia esplosiva ma, soprattutto, ha messo in evidenza alcune intuizioni di Warhol circa il legame tra arte e società contemporanea, utilizzando l’immaginario popolare per farne un’analisi in senso critico.
In occasione della mostra verrà pubblicato un catalogo che conterrà testi di Luca Massimo Barbero, Elena Forin, Walter Guadagnini, Marco Livingstone, Matteo Lorenzelli, Michael McKenzie, Maurizio Medaglia, Robert Pincus-Witten, Ivan Quaroni, Maurizio Turchet, Alberto Zanchetta, che rappresentano la storia di Cutrone in Italia negli ultimi decenni, con a corredo materiale fotografico inedito e testimonianze epistolari di Cutrone.
INFORMAZIONI STAMPA
Emanuela Filippi Eventi e Comunicazione
+39.02 4547.9017 | +39.392.4150.276| [email protected]
Biografia
Ronnie Cutrone nasce a New York City nel 1948. Studia alla School of Visual Art di New York (1966-1970), entrando in contatto con l'avanguardia artistica newyorkese e lavorando successivamente, per circa dieci anni, come assistente di Andy Wahrol alla Factory dal 1972.
Ronnie Cutrone appartiene alla prima generazione di artisti americani la cui educazione visiva si è formata davanti alla televisione, ai miti di Hollywood, ai libri da colorare, alla pubblicità, al rock'n'roll e quindi alla cultura dei mass media. Il lavoro Pop di Cutrone comincia nel 1982, con delle tele raffiguranti i personaggi dei cartoni animati, che rappresentano il suo personale modo di osservare la natura umana e di porre l'accento sulle implicazioni sociali e politiche della società americana.
Questi personaggi vivono nel loro habitat, sono spesso dipinti su una bandiera americana e sono sempre testimoni della sua identità e ricerca.
Sensibile ai fatti storico-politici che investono la realtà del suo Paese, a partire dal 2001, dopo i tragici fatti dell'attentato alle Twin Towers di New York, il “cammino” dell'artista mostra di sciogliersi “come un gelato”, e nascono quindi due nuovi cicli di lavori: le Red cross, croci di sangue, e le Cell girls (cellule terroristiche cosiddette latenti ma pronte a colpire), che continuano ad essere affiancate ai miti oramai “decadenti” del super eroe americano.
Tra le mostre più recenti si segnalano quelle in musei sudamericani nel 1998: Curitiba, Salvador de Bahia, Sao Paolo e Rio de Janeiro. Nel 2005 realizza un grande murale a Coney Island, nel 2006 una nuova mostra presso Lorenzelli Arte, nel 2009 la mostra alla Milk Gallery di New York e da Mar & Partners a Torino. Nel 2010 la terza personale da Lorenzelli Arte ed infine nel 2011 alla Galerie Gmurzynska a St. Moritz.
Sue opere figurano nei più importanti musei, ultimo dei quali il Brooklyn Museum of Arts di New York, che di recente ha acquistato una sua grande opera, al Whitney Museum di New York, al Museum of Modern Art di New York, al Boymans Beunigen Museum in Olanda e al Museum of Contemporary Art di Los Angeles, dove sono anche state tenute importanti mostre alle quali l'artista ha partecipato, e nelle più importanti collezioni pubbliche e private di tutto il mondo.
Muore a Lake Peekskill (NY) il 20 luglio 2013.