Costabile Guariglia – Flatwing Meat
In occasione dell’inaugurazione Guariglia, tra gli artisti del progetto espositivo ed editoriale di Nea “Pelle & Pellicola”, firma anche una performance che ugualmente si rifà alla Divina Commedia. I due lavori rappresentano in forma metaforica la denuncia dell’agire contemporaneo dei corrotti e inducono a una riflessione profonda sulla recente storia dell’Italia.
Comunicato stampa
Si ispira all'Inferno dantesco, e più precisamente al canto XXXIII dedicato ai traditori della patria, Flatwing Meat l'installazione che Costabile Guariglia porta allo Spazio Nea di Napoli a partire da giovedì 3 ottobre 2013 (vernissage ore 19.00) e che resterà in mostra fino al 29 ottobre.
In occasione dell'inaugurazione Guariglia, tra gli artisti del progetto espositivo ed editoriale di Nea “Pelle & Pellicola”, firma anche una performance che ugualmente si rifà alla Divina Commedia. I due lavori rappresentano in forma metaforica la denuncia dell'agire contemporaneo dei corrotti e inducono a una riflessione profonda sulla recente storia dell’Italia.
In particolare la performance, iniziata come uno studio video-performativo in versione “tecnofiaba”, è uno spettacolo di elementi simbolici, volutamente ricondotto alla raffigurazione dell’uomo amnetico nella società moderna, che celebra il senso più alto del concetto empirico di vita/morte.
L’azione performativa dal titolo “Time Zone” (durata 30 ''; Musiche: Hassel, Trick, Zazou, Choen, Zawiinil. Performer partecipanti: Emma Crimi, Gea Cerrone, Giovanna D’amico) e l’installazione (opera composta da due fotografie e un video di 10 minuti raffiguranti corpi nudi e coperti) mettono in relazione il linguaggio contemporaneo con quello dantesco, evidenziando gli aspetti più nefasti degli accadimenti del fare contemporaneo politico e sociale. Il canto della sublime opera è preso in prestito per la realizzazione di due lavori con cui Guariglia, grazie alla sua multimedialità sensoriale, crea momenti di catarsi ed empatia. La civiltà che rappresenta è fatta di momenti statici, in cui sembra non cambiare niente, e momenti critici in cui tutto sembra irrimediabilmente precipitare: un susseguirsi, senza nessun ordine di classicità e invenzioni, di verità e menzogne.
“Assistere ad un’azione di teatro minimo di Guariglia- commenta il curatore Pasquale Lettieri- significa non avere la certezza di niente: non è certa la nostra conoscenza del passato, non è certa la nostra comprensione del presente, non esiste nessuna prevedibilità del futuro e noi dobbiamo accettare di vivere nell’incertezza, sfidando sempre il crepuscolo”.
COSTABILE GUARIGLIA. Nato a Castellabate, Salerno nel 1965. Si Laurea all’Accademia di Belle Arti di Napoli (Dip. Arti Visive) con una tesi su “Land Art e Paesaggio Sociale”. Docente della materia del corso di scultura ambientale del biennio specialistico presso A.A.B.B. di Napoli,(dip. arti visive). Segue workshop formativi tenuti da Studio Azzurro, Pier Paolo Calzolari, Gruppo Stalker, Kounellis. Approfondisce il suo percorso con seminari tenuti da Richard Serra, Jeff Koons, Anselm Kiefer e Anish Kapoor. Collabora con il gruppo Stalker al progetto Luoghi dell’Ascolto nel Salento, Lecce. Fonda a Napoli Senseria (gruppo di attraversamento sensibile), con cui parteciperà alla Biennale Internazionale del Mediterraneo. Vive e lavora tra Napoli e Roma