Larger Than Borders

Informazioni Evento

Luogo
STUDIO TOMMASEO
Via Del Monte 2/1, Trieste, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

lun-sab, 5>8 pm

Vernissage
05/10/2013

ore 18,30

Artisti
Driant Zeneli, Alban Muja, Armando Lulaj, Studio203
Curatori
Daniele Capra
Generi
arte contemporanea, collettiva

Studio Tommaseo di Trieste è lieta di ospitare la mostra Larger Than Borders, a cura di Daniele Capra. L’evento mostra è parte di Videospritz. Rassegna internazionale di video arte con cui Trieste Contemporanea partecipa anche quest’anno alla Giornata del Contemporaneo AMACI.

Comunicato stampa

Studio Tommaseo di Trieste è lieta di ospitare la mostra Larger Than Borders, a cura di Daniele Capra. L’evento mostra è parte di Videospritz. Rassegna internazionale di video arte con cui Trieste Contemporanea partecipa anche quest’anno alla Giornata del Contemporaneo AMACI.
Larger Than Borders raccoglie le opere video di Armando Lulaj, Alban Muja, Studio203, Driant Zeneli, artisti che si relazionano con l’Albania o la cultura albanese essenzialmente quale come terreno comune e punto di partenza della loro ricerca.
Oggi, benché permangano ancora molte differenze (di ordine sociale, religioso ed economico), il nostro mondo – grazie anche alle forti spinte del capitalismo continuamente animato dalla necessità di cercare nuovi mercati e nuovi lavoratori disponibili a farsi schiavizzare per l’aspettativa di un minimo benessere – si è rimpicciolito, i luoghi si sono riavvicinati, e la nazione è diventata frequentemente una delle tante tag con cui si esplicita la nostra personale tassonomia, o al massimo uno strumento che la politica usa per manipolare le masse. Radicalizzando potremmo dire che una nazione è cioè qualcosa che non esiste se non nelle teste delle persone che usano la parola che la descrive. Risulta infatti superata l’idea stessa di confine che contiene/trattiene lo spazio di una nazione.
Questo è ancora più vero per l’Albania, una nazione che ha dei legami strettissimi con il vicino Kosovo in cui si parla la medesima lingua, ma anche delle forti relazioni con la Turchia o la dirimpettaia Italia. Benché l’Albania possa sembrare geograficamente di ridotte dimensioni, il concetto di «albanese», infatti, scavalca agilmente la limitatezza di quei confini dentro cui sono nascosti i nostri comodi stereotipi.
Così, dalle opere di questi artisti, emerge l’incapacità umana di imparare dalla propria storia, come pure la necessità che ha l’uomo contemporaneo di avere delle utopie che possano guidare la propria vita senza arrendersi alla mediocrità del giorno dopo giorno.

Studio Tommaseo is pleased to host the show Larger Than Borders, curated by Daniele Capra. The exhibition is part of Videospritz. International video art presentation, and takes part to AMACI Giornata del Contemporaneo.
The show Larger Than Borders collects the video works by Armando Lulaj, Alban Muja, Studio203, Driant Zeneli, artists dealing with Albania or Albanian culture as a common ground and the starting point of their personal research.
Today, even if there are still many differences on the social, religious and economic point of views, our world has shrunk – even thanks to strong pressures of capitalism constantly animated by the needs to seek new markets and new workers to be enslaved for the promise of a minimum economical wealth. So the idea of nation is now one of the many tags we use in our personal taxonomy, or a tool politicians uses for manipulating people. Eventually a nation that is something that does not exist except in people's mind. The idea of the borders that contains/holds the space of a nation is now outdated.
This is even more evident for Albania, a nation who has close connections with neighboring Kosovo, where people speak the same language, but also the strong relationships with Turkey or Italy. Although it may seem geographically small in size, the concept of Albania or being Albanian crosses the limited boundaries and our easy to use stereotypes.
From the works of these artists emerges the human inability to learn from its own history, as well as the need of contemporary mankind for utopias that can guide life without surrendering to the mediocrity of everyday routine.