Giorgio Morandi – Paesaggio di Roffeno / Natura morta
Si espongono presso la Pinacoteca Nazionale di Siena due capolavori di Giorgio Morandi donati all’amico Cesare Brandi per la sua Villa di Vignano, Paesaggio di Roffeno (1934) e Natura morta (1957).
Comunicato stampa
Per la Nona Giornata del Contemporaneo promossa dall’Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani (AMACI) e sostenuta dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, la Soprintendenza dei Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici di Siena e Grosseto, come d’uso, propone un evento: da sabato 5 ottobre si espongono presso la Pinacoteca Nazionale di Siena due capolavori di Giorgio Morandi donati all’amico Cesare Brandi per la sua Villa di Vignano, Paesaggio di Roffeno (1934) e Natura morta (1957).
Nel Paesaggio di Roffeno (il luogo dell’Appennino emiliano dove l’artista trascorse le estati dal 1933 al 1938), Morandi utilizza una materia densa e sfatta, giocata sui toni bruni, ma sostenuta da una pennellata marcata e con forti colpi di biacca che inondano di luce il paesaggio.
L’artista, consapevole dell’importanza del dipinto, lo regalò all’amico ed estimatore Cesare Brandi che, a partire dal 1939, gli aveva dedicato molti contributi critici.
La Natura morta esemplifica la fase tarda del cammino artistico di Morandi. Eseguita intorno al 1957, è caratterizzata dall’intonazione spenta, tenue e prevalentemente chiara e dal tentativo di offrire una dislocazione spaziale diversa agli oggetti polverosi e consunti, messi in posa e serrati fra loro in profondità.
Un piccolo percorso che sottolinea la cospicuità della raccolta del grande storico e critico d’arte senese, che condivise rapporti d’amicizia con gli artisti più significativi del Novecento.