Boccaccio autore e copista
La mostra allestita in Biblioteca Medicea Laurenziana si colloca entro un articolato ed ampio panorama di eventi progettati da tempo e in parte già realizzati con l’avvicinarsi della data del centenario.
Comunicato stampa
Ogni epoca ha avuto il suo Boccaccio, ne ha cioè apprezzato e valorizzato un lato dell’opera. E così il VII centenario della nascita, avvenuta nei primi mesi dell’estate del 1313, diviene la migliore occasione per ridefinirne il profilo.
La mostra allestita in Biblioteca Medicea Laurenziana si colloca entro un articolato ed ampio panorama di eventi progettati da tempo e in parte già realizzati con l’avvicinarsi della data del centenario. Il catalogo approfondisce e amplia la ricerca ben oltre i confini della mostra: sono più di ottanta, infatti, i codici esaminati e descritti sotto il profilo codicologico e filologico con schede che si accompagnano a saggi generali introduttivi, volti ad esaminare vari aspetti della figura del Boccaccio.
La prima sezione del catalogo presenta le opere volgari in ordine cronologico, la seconda sezione illustra le opere latine. Ogni opera è presentata da un saggio introduttivo e dalla descrizione di uno o più manoscritti. I saggi si caratterizzano per l’impegno programmatico a rendere conto della natura, del contenuto, della tradizione testuale di ciascuna opera, con riferimento agli studi più recenti.
L’attività di Boccaccio come copista ed editore di Dante e Petrarca e biografo e commentatore di Dante è documentata nella terza sezione, mentre la quarta è dedicata agli Zibaldoni. Una quinta sezione, introdotta da un saggio generale su Boccaccio copista, censisce tutti i manoscritti noti della biblioteca, autografi o postillati, in prevalenza testimoni di autori latini classici. Le Appendici presentano numerosi documenti, anche inediti, della vita dell’autore e l’edizione dell’inventario della parva libraria del convento di Santo Spirito di Firenze, ove confluì la maggior parte della sua biblioteca.