Maravee Anima 2013
Dopo l’edizione 2012 incentrata sul tema dell’Eros e l’edizione 2014, che sarà costruita attorno al tema del Corpo, MARAVEE ANIMA 2013 – al via al Castello di Susans (UD) con ben 5 mostre e altrettanti eventi – si propone ancora una volta come uno spettacolo delle “meraviglie” tra performance emozionali, set design scenografici, opere d’incanto allestite nelle sale dei tre piani del Castello di Susans, suggestiva location resa disponibile dall’azienda GERVASONI, main sponsor della rassegna.
Comunicato stampa
MARAVEE ANIMA, tra arte contemporanea e spiritualità.
Dopo l’edizione 2012 incentrata sul tema dell’Eros e l’edizione 2014, che sarà costruita attorno al tema del Corpo, MARAVEE ANIMA 2013 – al via il 18 ottobre dalle ore 19 al Castello di Susans (UD) con ben 5 mostre e altrettanti eventi - si propone ancora una volta come uno spettacolo delle “meraviglie” tra performance emozionali, set design scenografici, opere d’incanto allestite nelle sale dei tre piani del Castello di Susans, suggestiva location resa disponibile dall’azienda GERVASONI, main sponsor della rassegna.
Ponendo al centro del nuovo Maravee il dialogo fra l’anima e la guerra - due aspetti radicati nel passato sui quali grava il peso della storicizzazione, dell’iconografia sacra e delle documentazioni archivistiche, militari, diaristiche relative al primo conflitto mondiale – MARAVEE ANIMA affronta la difficile sfida di rileggere questi temi in chiave contemporanea con opere di Mirjana Batinić, Sanja Kuveljić, Eelco Brand, Elio Caredda, Elio Ciol, Luca Conca, Giacomo Costa, Nancy Goldring, Liz Hingley, Iris Hutegger, Sabrina Mezzaqui, Antonio Riello, Serse, Brigitte Niedermayr, Sebastiano Mauri, Anna Pontel, con installazioni ambientali di Belinda De Vito, con performance sonore di Rita Maffei, Emanuele Carucci Viterbi, Franco Feruglio, con performance di danza contemporanea di Marta Bevilacqua, Valentina Saggin – Compagnia Arearea, azioni teatrali di Claudia Contin con la regia e drammaturgia di Ferruccio Merisi, videomapping di giovani studenti del Liceo Sello di Udine su filmati della Cineteca del Friuli e fotografie del Museo della Grande Guerra di Ragogna.
In linea di continuità con il taglio critico promosso fin dalla prima edizione dall’ideatrice e curatrice di Maravee – Sabrina Zannier - MARAVEE ANIMA non smentirà neppure quest’anno il concept basato su un ragionato, e perfettamente riuscito, mix di nomi riconosciuti del sistema dell’arte contemporanea, giovani artisti, performance teatrali e di danza
contemporanea, proposte scenografiche capaci di evocare in modo partecipativo la bellezza della spiritualità e le sofferenze della guerra depurando queste ultime dalle ambientazioni fredde e didascaliche con le quali solitamente si connotano le sue celebrazioni.
Affrontando il complesso tema di una spiritualità tesa fra sacro e profano - individuata simbolicamente nel paesaggio montano che in tutte le culture del mondo rappresenta il legame tra corpo e spirito, ma divenuto durante la Prima Guerra Mondiale terreno di scontro fra i popoli - Maravee metterà in scena una sorta di “teatro dell’anima” a più voci, trasformando i tre piani del castello in tre diversi luoghi di riflessione ed emozione.
Al cuore pulsante della rassegna, rappresentato da opere di fotografia, pittura, scultura, video e installazioni tese a suggerire la bellezza della spiritualità in paesaggi naturali e scenari di vita quotidiana, farà seguito un secondo nucleo incentrato sulla pluralità della fede, dalla tradizione ebraico-cristiana al buddismo e all’induismo con un curioso e ludico ammiccamento a questa pluralità osservata da dolci occhi alieni.
Una messa in scena collettiva dell’anima intesa come essenza spirituale dell’uomo, ma anche della natura e delle cose, in un crescendo di articolazioni visive e sensoriali che condurranno a un’insolita “Ultima cena” sottilmente provocatoria calata nella quotidianità di un desco installativo.
Una riaffermazione del valore della spiritualità legata al corpo, ricordando - con gli allestimenti al piano terra - che anche negli orrori della guerra il soldato è un uomo con un’anima da salvare e preservare.
MARAVEE ANIMA è ideata e diretta da Sabrina Zannier, gestita dall’Associazione Maravee grazie al sostegno dell’Assessorato regionale alla Cultura e alla prestigiosa partnership di Gervasoni, ai quali si aggiungono i sostegni dei Comuni di Pordenone e Majano, oltre alle riconfermate collaborazioni di Cinemazero, Cineteca del Friuli, Obalne Galerije di Capodistria (Slovenia), Liceo artistico Sello di Udine, Civiform di Cividale e Pro Majano. Quest’anno la rassegna si avvale anche di nuove partecipazioni, grazie alle quali è stato possibile sviluppare il progetto in direzione della memoria al primo conflitto mondiale. Il Gruppo storico Friuli collinare - Museo della Grande Guerra di Ragogna, che ha co-curato l’escursione sui sentieri del Monte di Ragogna, ha inoltre fornito materiali fotografici per un allestimento scenografico al Castello di Susans, mentre con Gaspari Editore è in corso di studio una pubblicazione per il prossimo anno.
Per quanto concerne le opere d’arte in mostra, oltre alla collaborazione con le gallerie Studio La Città di Verona, Martini & Ronchetti e Guidi&Shoen di Genova, Minini di Brescia, Otto Zoo e Galica di Milano, Maravee propone per la prima volta in una rassegna d’arte contemporanea un capitolo dedicato al soldatino da collezione, grazie alla collaborazione dei collezionisti Enzo Barazza, Renato Scuterini e Francesco Simoncini. Alcuni significativi dettagli degli allestimenti e degli eventi inaugurali sono inoltre resi possibili dalle sponsorizzazioni tecniche di Lito Immagine, Mediaworld, Friultrota e Vicentini-Orgnani.
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CASTELLO DI SUSANS
MOSTRE
FRATERRAECIELO
Mirjana Batinić e Sanja Kuveljić/ Eelco Brand / Elio Caredda /Elio Ciol /Luca Conca /Giacomo Costa / Nancy Goldring /Liz Hingley / Iris Hutegger / Sabrina Mezzaqui / Antonio Riello / Serse /
La mostra, allestita nell’ampio salone al secondo piano del castello, rappresenta il cuore pulsante dell’intera rassegna, mettendo in scena il valore della spiritualità dalle vette al quotidiano, attraverso un suggestivo percorso di fotografia, disegno, pittura e installazione suddiviso in due sezioni: la luce del paesaggio naturale e delle vedute antropizzate dal credo religioso aperta nell’oscurità della notte; e, nel chiarore dell’illuminazione, vedute montane dal sapore visionario e scene di vita quotidiana intrise di religiosità. Da un lato la bellezza della montagna, simbolo di dialogo e legame fra terra e cielo in tutte le religioni, di riflessione mistica e d’incontro con il sé; dall’altro lato la spiritualità legata alle diverse fedi nell’esistenza di ogni giorno, con il prete cattolico che visita una casa, i monaci buddisti che puliscono il tempio, gli Hari Krishna che distribuiscono pubblicazioni, il cuoco cattolico che riposa vicino al presepe. Caratterizzata da un allestimento che fa leva sul valore simbolico dei colori, la mostra presenta le opere di artisti internazionalmente riconosciuti, provenienti da Italia, Austria, Inghilterra, Olanda, Stati Uniti.
THE LAST SUPPER
Personale di Brigitte Niedermayr
Al primo piano del castello, con l’opera The last supper - che rivisita l’iconografia cristiana dell’Ultima cena virandola al femminile e ammiccando all’universo della moda in nome della bellezza che unisce corpo e anima - fronteggiata dalla serie fotografica The present, dove il simbolico passaggio dall’oscurità alla luce è generato dalla tecnologia contemporanea, Brigitte Niedermayr propone una lettura contemporanea della spiritualità. Venata da una sottile ma rispettosa provocazione, sorretta da un elegante lirismo, indica la convivenza e il dialogo fra dimensione sacra e profana.
GODS VERSUS ALIENS
Personale di Sebastiano Mauri
Con sottile vena ludica, l’artista italo-argentino, caratterizzato da un approccio antropologico alla sfera emozionale della nostra esistenza e da un incessante lavoro tassonomico, interpreta il tema dell’anima affrontando il rapporto con il diverso inteso come identità aliena, e con il simbolismo religioso. La serie degli Aliens, composta da piccole sculture sotto campana di vetro, narra di un fantastico arrivo di alieni nel nostro mondo, dove scoprono l’identità e la cultura umana attraverso immagini di vita quotidiana, tra le quali incontrano anche alcune divinità, dal Cristo in croce a Budda e Ganesh, una delle rappresentazioni di dio più conosciute e venerate nella religione induista. Questi insoliti incontri danno vita a una dialettica di universi e significati, a un intreccio sotteso di riferimenti in cui ritrovarsi e perdersi, a conferma che spesso nel diverso c’è una parte di noi.
L’ANIMA DEL SOLDATO
Questa mostra, resa possibile grazie alla collaborazione dei collezionisti Enzo Barazza, Renato Scuterini e Francesco Simoncini, apre per la prima volta, nell’ambito di una rassegna d’arte contemporanea, un capitolo dedicato al soldatino da collezione. Perché proprio nella storia di queste piccole sculture, realizzate a scopo ludico-culturale, emerge una svolta creativa e costruttiva votata alla rappresentazione dell’anima del soldato, non solo quindi del suo ruolo, bensì delle sue diverse emozioni.
Una svolta che risale agli anni Settanta del ‘900 con la comparsa dei Models, destinati a un pubblico adulto, prodotti in parte serialmente da ditte
specializzate, ma che speso sono pezzi unici autocostruiti da scultori di fama internazionale.
Connotati da un virtuosismo esecutivo capace di tracciare nelle miniature dei volti e nelle posture dei corpi i più diversi stati d’animo del soldato, questi Models mettono in scena tragici avvenimenti della Grande Guerra, la quotidianità della vita in trincea, uniformi indossate come simbolo della dignità e dell’onore, modi d’interpretare la gerarchia militare, sentimenti e caratteri di soldati semplici e personaggi famosi.
DIARIO DI UNA PRIGIONIA
Installazione ambientale di Belinda De Vito
A fiancheggiare la mostra L’anima del soldato, al piano terra del castello, interamente dedicato alla memoria della Grande Guerra, quest’installazione ambientale è una sorta di dedica a tutti i soldati che dal fronte o dalla prigionia pregavano per la pace, pur orgogliosi di battersi per la patria e, dai luoghi di battaglia, scrivevano ai familiari e attendevano con ansia le loro risposte. Una dedica che omaggia in particolare un nostro militare, Valentino Simonetti, avvocato di Moggio udinese che nell’ottobre 1917 si trovava nei pressi di Caporetto con i gradi di tenente del Regio Esercito Italiano e che poi, dal campo di prigionia di Plan, in Boemia, scrisse un diario rivolto alla sua amata. Ritrovato e fedelmente trascritto nell’antica casa di famiglia dal parente Valentino Missoni, verrà pubblicato nel 2014 dall’Editore Gaspari in un volume che affiancherà la scrittura alle immagini tratte dalla collezione di cartoline d’epoca pazientemente raccolte da Missoni.
Ammiccando alla spazialità della trincea, in tal caso costruita con sacchi di juta che ricordano quelli della posta in tempo di guerra, le pareti divengono luogo della memoria epistolare, delle drammatiche immagini di battaglia, poste a confronto con quelle attuali dei sentieri che furono di guerra e delle speranzose e colorate cartoline dedicate al credo religioso.
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CASTELLO DI SUSANS
EVENTI INAUGURALI
IL LUOGO DELL’ANIMA
Videomapping degli studenti del Liceo Artistico Sello di Udine
La facciata del castello verrà animata da un video mapping che attraverso la rielaborazione in chiave contemporanea di filmati storici della Prima Guerra Mondiale, forniti dalla Cineteca del Friuli e fotografie concesse dal Museo della Grande Guerra di Ragogna, offrirà al pubblico una preview concettuale ed emozionale dell’intera rassegna, mettendo in scena la tragedia del conflitto con la bellezza della spiritualità che abita l’animo umano così come il paesaggio montano, al fine di promuovere la memoria della Grande Guerra in direzione di operazioni culturali votate alla pace e alla convivenza tra i popoli.
Ideato, progettato e realizzato dagli studenti delle classi 5° del Liceo Artistico Sello di Udine, questo video rappresenta anche la speranza in un futuro di pace delle e nelle nuove generazioni.
ANIMA BELLI
Performance sonora di e con Rita Maffei, Emanuele Carucci Viterbi e Franco Feruglio.
Ad aprire la serata inaugurale, dopo il videomapping, sarà la performance Anima belli, con la drammaturgia e la voce dell’attrice e regista teatrale Rita Maffei, in duetto vocale con l’attore romano Emanuele Carucci Viterbi e l’accompagnamento musicale di Franco Feruglio. Un dialogo frontale tra Anima e Guerra, con testi tratti, fra gli altri, da "Gli ultimi giorni dell'umanità" di Karl Kraus e Rilke, che condurrà il pubblico nel cuore della rassegna fra tensioni drammatiche e liriche.
IL COSTO DELL’ANIMA
Performance itinerante di danza contemporanea.
Di e con Marta Bevilacqua e Valentina Saggin – Compagnia Arearea
Nel salone al primo piano del castello, nell’ambito della serata inaugurale, si terrà una performance di danza contemporanea il cui progetto coreografico nasce da un’approfondita ricerca e riflessione di natura filosofica. Fondata sull’idea che l’anima si vende a caro prezzo, da sempre, nelle diverse religioni, così come nelle nuove religioni – la psicologia e la psichiatria, dove l’anima viene fatta a pezzi e monetizzata – la performance suggerirà la salvezza del nostro “vento interiore” proprio all’interno della casa dell’arte.
LA GUERRA DEL POETA
Azione teatrale vocale e mimica di e con Claudia Contin, regia e drammaturgia di Ferruccio Merisi.
Ad animare il piano terra del castello, dedicato alla memoria della Grande Guerra, nell’ambito della mostra intitolata L’anima del soldato, si terrà la breve ma intensa performance che fonde la poesia di guerra di Ungaretti con i gesti umani del pittore Egon Schiele, due grandi artisti-soldati in un dialogo entro e oltre la trincea, creato seguendo un percorso di libere associazioni che scompone e ri-monta voci e comportamenti, poesie e interviste, urla e silenzi, momenti d’immobilità e drammatiche gesticolazioni. Un omaggio a due grandi, che combattevano su fronti opposti, complementari protagonisti di un’incessante ricerca di una nuova coscienza umana. A rappresentare, quale contraltare del soldato che ha un’anima, il poeta e il pittore che sono anche soldati.
SPIRITUAL FOOD
Anche quest’anno Maravee propone il Food Design, ma lo fa nell’ambito di due mostre personali, quelle di Brigitte Niedermayr e di Sebastiano Mauri. Nel primo caso creando un tavolo da convivio quale scenografia da non toccare; nel secondo con un paesaggio alieno da mangiare! Spiritual Food, che dalle salette espositive si sposterà su vassoi itineranti, è realizzato grazie alla collaborazione degli studenti del Civiform di Cividale, della Friultrota di San Daniele e di Vicentini-Orgnani, che insieme offriranno una degustazione bella da guardare e buona da mangiare.
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OBALNE GALERIJE
MOSTRE
ANIMA MUNDI
Mirjana Batinic e Sanja Kuveljic / Elio Caredda / Elio Ciol
Mostra di fotografia, video e installazione che dispiega la dimensione interiore dell’anima come un poetico e a tratti drammatico viaggio in bianco e nero, dove le immagini di paesaggio antropizzato dal credo religioso di Elio Ciol, votate alla luce che mette in scena la dimensione spirituale nell’incontro fra uomo, natura e architettura, dialogano con l’opera di sonorizzazione video delle artiste slovene. Un interno abbandonato diviene luogo di passaggio delle anime, dell’altrove o di ciò che abita dentro di noi, come allude l’installazione di Caredda, con i vestitini immacolati e le colline di zucchero.