Arte totale: il Gruppo 63
Il progetto espositivo a cura di Achille Bonito Oliva pone l’attenzione sull’identità plurima del collettivo, sulla sua vocazione allo scambio e allo sconfinamento dei linguaggi.
Comunicato stampa
Per celebrare i 50 anni dalla nascita del Gruppo 63 l’Auditorium Parco della Musica presenta la mostra ARTE TOTALE: IL GRUPPO 63. Il progetto espositivo a cura di Achille Bonito Oliva pone l’attenzione sull’identità plurima del collettivo, sulla sua vocazione allo scambio e allo sconfinamento dei linguaggi. Vocazione ispirata all'idea, ereditata dalle Avanguardie storiche del primo 900, di un’ “arte totale”, ossia capace di legare in maniera inedita e feconda le modalità comunicative delle diverse singole arti, al fine di riformare insieme con i codici espressivi lo stile di vita e il modo di pensare. La stessa nascita del Gruppo 63, in occasione della Settimana Internazionale di Nuova Musica, avviene all’insegna del connubio tra letteratura e musica e prelude all’intensa interdisciplinarietà che lo caratterizza fino al suo scioglimento nel 1969. Sebbene debitrice del baudleriano “deragliamento di tutti i sensi”, l’interazione tra le arti praticata da sodali ed esponenti del Gruppo non è un abbandono alla disposizione visionaria, quanto piuttosto un’esplorazione della sensibilità contemporanea intrapresa avendo come unico strumento la capacità di reagire «di fronte alla provocazione del Caso, dell’Indeterminato, del Probabile, dell’Ambiguo, del Plurivalente”, per rispondere “alle suggestioni della matematica, della biologia, della fisica, della psicologia, della logica e del nuovo orizzonte epistemologico che queste scienze hanno aperto», scrive nel 1962 Umberto Eco nell’introduzione alla prima edizione di Opera aperta. Libro ispiratore delle neoavanguardie degli anni 60, insieme con La fine dei modelli di Alberto Savinio (1947), che per primo aveva messo in guardia sulla necessità di smascherare le falsificazioni ideologiche, affrontare i cambiamenti antropologici attraversati ma anche subiti dalla società moderna, ampliare o capovolgere l’idea stessa di “forma” ereditata dalla tradizione e dalla storia.
Parallelamente alla mostra ARTE TOTALE: IL GRUPPO 63, che si terrà all’Auditorium di Roma dal 18 ottobre al 3 novembre 2013, la Fondazione Marconi di Milano organizza la collettiva ARTISTI. CON IL GRUPPO 63 (29 ottobre - 16 novembre 2013), volta a ripercorrere le personalità che del collettivo sono stati compagni di strada. Le due mostre saranno documentate nel numero speciale di “Alfabeta 2” di novembre-dicembre 2013.
La mostra dell’Auditorium, allestita nei foyer, si compone di circa 24 opere di 8 diversi artisti: Nanni Balestrini, Gianfranco Baruchello, Sylvano Bussotti, Giuseppe Chiari, Corrado Costa, Fabio Mauri, Mario Schifano, Adriano Spatola. Di ciascun artista sono esposte 3 opere selezionate tra quelle più rappresentative dei diversi linguaggi da loro con originalità sperimentati o attraversati: dalla musica alla letteratura, dalla pittura alla fotografia, dal cinema al teatro, alla performance. Nel curioso, rabdomantico esercizio di diverse forme d'arte questi autori non solo verificano la solidità della propria personale ricerca ma, a un livello più profondo, perseguono un ampio progetto di rinnovamento di contenuti, forme e stile. In linea di massima, le opere selezionate risalgono agli anni 60, in riferimento all’arco temporale di nascita e sviluppo del Gruppo 63, ma includono anche opere dei primi anni 70 significative per la compiuta maturazione delle ricerche avviate nel decennio precedente.
Avendo alle spalle l’esperienza de “il Verri” di Luciano Anceschi, molti tra gli artisti in mostra hanno dato vita a riviste culturali (si ricordano: "Malebolge", "Quindici" e "Grammatica") e pubblicato in prima persona saggi e opere letterarie, influenzando spesso anche le scelte di collane editoriali come "Materiali" di Feltrinelli o, più tardi, "La ricerca letteraria" di Einaudi. Per questo motivo la mostra prevede l’allestimento di una serie di bacheche dove esporre i volumi pubblicati dagli artisti e le riviste da questi fondate o alle quali hanno dato il loro contributo con interventi e testimonianze.
Contestualmente alla mostra sono previsti incontri, a cura di Nanni Balestrini, nella Sala Ospiti con la programmazione di 3 giornate dedicate agli ambiti disciplinari maggiormente sperimentati dagli esponenti del Gruppo 63, nello specifico, poesia, musica e teatro. Ed una programmazione di cinema sperimentale a cura di Paolo Bertetto.
In particolare il 19 ottobre alle ore 19 interverranno Achille Bonito Oliva, Gianfranco Baruchello, Andrea Cortellessa e Francesco Franco. L’incontro sarà preceduto da un seminario propedeutico, tenuto da Carla Subrizi, con il coinvolgimento degli studenti.