Alessandro De Berti – Scarabocchi
L’arte torna ad essere protagonista di una nuova stagione di eventi presso l’Axel, la più grande pista di pattinaggio sul ghiaccio di Roma sita presso Piazza Mancini. Quest’anno la collaborazione creativa tra maniA_Factory e Bureau des Arts darà vita a un ciclo unico di mostre il cui obbiettivo sarà svelare lo “spirito” dell’uomo contemporaneo e al contempo renderlo intellegibile per un pubblico variegato.
Comunicato stampa
L'arte torna ad essere protagonista di una nuova stagione di eventi presso l'Axel, la più grande pista di pattinaggio sul ghiaccio di Roma sita presso Piazza Mancini. Quest'anno la collaborazione creativa tra maniA_Factory e Bureau des Arts darà vita a un ciclo unico di mostre il cui obbiettivo sarà svelare lo “spirito” dell'uomo contemporaneo e al contempo renderlo intellegibile per un pubblico variegato.
Questo processo di svelamento sarà inaugurato giovedì 24 ottobre con la mostra personale di Alessandro De Berti, dal titolo suggestivo “Scarabocchi”.
L'arte di De Berti spoglia la forma artistica delle sue convenzioni espressive per indugiare in un voluto primitivismo, l’unico in grado di rivelare la vera essenza emozionale e spirituale dell'espressività artistica.
Il corpus delle opere portate in mostra esibisce, senza fronzoli, un mondo fantastico fatto di linee irregolari, arabeschi sinuosi, cromatismi spinti e spesso incoerenti che si susseguono in un mastice caotico senza soluzione di continuità. È proprio in questo intricato geometrismo che si attua una presa di coscienza di un mondo fatto di simboli, forme surreali e ghirigori che fanno della creazione un momento magico ed imprevedibile, posto al di fuori di ogni genere di programmazione razionale. Inoltre, la volontà di rinnegare l'utilizzo di strumenti convenzionali – pennelli, tempera, olio, etc. – al fine di riscoprire mezzi creativi alternativi come l'Uni Posca, concretizza il desiderio di abbandonare per un attimo il ruolo di adulto e tutti i suoi preconcetti mentali e intellettivi, così da lasciarsi andare del tutto all'immediatezza infantile che segue solo i principi della necessità interiore. Chi parla, infatti, non usa assolutismi ma forme aperte e libere che includono in se stesse processi e immagini liberamente interpretabili e condivisibili dal pubblico.
Una fluidità di immagini e simboli che inondano le tele di colori e di emozioni, liberando l'arte dall'ansia per la forma così da ricondurre la ricerca artistica di De Berti alla stessa considerazione che Klee espresse a suo tempo: “L'arte non ripete le cose visibili, ma rende visibile”.
L'esposizione, dalla durata di circa un mese, prevede in data 14 Novembre 2013 un middle-event durante il quale l'artista plasmerà la tensione visiva della sua arte pittorica in metafore ritmiche. La performance musicale avrà il compito di rivelare il suo cuore emotivo mediante la sintesi tra pittura e musica.