Walter Genua – Oltre la realtà
Il pittore molisano, storico esponente del gruppo di artisti campobassani, sempre in prima linea in lotte e scontri per l’affermazione di un’arte libera da dilettantismi e stereotipi, per l’occasione presenterà un ciclo con le nuove pitture di carattere metafisico.
Comunicato stampa
Torna ad esporre a Campobasso, dopo due anni dall’ultima mostra, da venerdì 26 ottobre il maestro Walter Genua in una personale alla galleria Artes Contemporanea di Vincenzo Manocchio. Il pittore molisano, storico esponente del gruppo di artisti campobassani, sempre in prima linea in lotte e scontri per l’affermazione di un’arte libera da dilettantismi e stereotipi, per l’occasione presenterà un ciclo con le nuove pitture di carattere metafisico. Contemporaneamente sarà allestita anche una piccola retrospettiva di lavori storici che farà vedere inedite opere scultoree e del periodo pop. Il rapporto di Genua con la metafisica inizia negli anni Novanta e si sviluppa secondo indirizzi di originalità e individualità, con un’attenzione all’analisi e allo studio degli elementi della storia artistica locale. Affascinanti ed evocative le tele del maestro aprono a nascosti orizzonti di senso, in sospesi equilibri di tempo e di spazio. L’ignoto celato nell’accumulo e il mito che si veste delle fogge del contemporaneo per continuare a raccontare storie, come quelle di un’arte molisana che Genua ha sempre studiato per viverla appieno nel momento creativo. Come nel ciclo delle Allegorie di Guttuso le citazioni di opere diventano grammatica vivente, che pulsa nella raccolta e nella narrazione, nella geometria e nel perturbante, per mascherare i silenzi del passato. «Tutto ciò che può essere immaginato è reale» diceva Picasso. In questo caso tutto ciò che è riprodotto, accumulato, celato o nascosto, è l’autentico reale per Genua in questo periodo della sua esistenza. Lontano dall’azione, e dalla resistenza che metteva a fuoco le contraddizioni della società consumistica, scopertosi isolato e solo si è rivolto alla Metafisica sublimando la terra molisana in una scena di maniera che si giova del tempo per diventare reminiscenza. Dal campo e dalle gallerie alla scatola prospettica dechirichiana, antirinascimentale e assoluta nell’annichilimento dello spazio. E’ forse l’estrema riflessione di un grande artista molisano. In fin dei conti ogni lotta conduce prima o poi alla vertigine della lista. La mostra, curata dai critici e storici dell’arte Francesca Della Ventura e Tommaso Evangelista, sarà inaugurata da un convegno dove diverse personalità del mondo dell’arte e della cultura indagheranno la vicenda artistica e umana del pittore. Interverranno il prof. Augusto Massa, l’arch. Emilio Natarelli, il dott. Giuseppe Pittà, la prof.ssa Lucia Lagioia.