Turcato oltre lo spettro
Una giornata di studi dedicata all’artista con l’intento di approfondire sempre di più il lavoro di uno dei maestri dell’arte contemporanea.
Comunicato stampa
Dopo la mostra omaggio Giulio Turcato. Stellare (MACRO, ottobre 2012 – febbraio 2013), il MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma presenta giovedì 31 ottobre 2013, dalle ore 9.30 alle ore 14.00, Turcato “oltre lo spettro”, una giornata di studi dedicata all’artista con l’intento di approfondire sempre di più il lavoro di uno dei maestri dell’arte contemporanea.
La giornata di studi è pensata per dare una visione trasversale sulla sua opera: fermo sostenitore di un’astrazione basata su un colorismo emotivo, ha sempre sperimentato una tensione forma/colore protesa verso nuovi orizzonti spazio–temporali e come egli stesso affermava “la mia stesura del colore è istintiva, non razionale, non studiata: è forte la presenza dell’imprevisto, dell’incognito, dell’inconscio”.
In questa occasione sarà anche presentato il quaderno della mostra realizzata dal Museo in collaborazione con l’Archivio Giulio Turcato (collana MACRO-Quodlibet, doppia lingua italiano/inglese), che presenta, oltre a un ricco apparato iconografico, i testi di Benedetta Carpi De Resmini, Maria Grazia Messina, Giuseppe Di Natale, Martina Caruso.
Fino al 4 novembre 2013 nella Hall del Museo è inoltre visibile, per la prima volta a Roma, Meno tre, scultura realizzata da Turcato in occasione della Biennale di Venezia del 1986 e collocata lungo il bacino di San Marco. L’opera, alta più di dieci metri, contribuisce a una rilettura critica del lavoro dell’artista, sottolineando la sua capacità di inserirsi in un percorso di ricerca che, senza tradire la propria libertà d’espressione e di poetica, si è misurato con le tendenze di dialogo con l’ambiente, e in particolare con la spazialità urbana, affermatesi alla metà degli anni Ottanta.
Si ringrazia la RAI Direzione Teche per aver gentilmente concesso il materiale filmato.
PROGRAMMA
ore 9.45 | Giovanna Alberta Campitelli, introduzione alla Giornata di Studi
ore 10.00 | Achille Bonito Oliva, La Pittura come azione interiore
ore 10.30 | Maria Grazia Messina e Giuseppe di Natale, Giulio Turcato - Anni Cinquanta da Forma 1 ai Viaggi in Oriente
ore 11.30 | Laura Iamurri, Giulio Turcato parla con Carla Lonzi
ore 12.00 | coffee break
ore 12.15 | Laura Cherubini, La libertà espressiva nelle opere su carta
ore 12.45 | Matteo Boetti, Martina Caruso, Pietro Fortuna, Sandro Franchellucci, Giancarlo Limoni, Sabina Mirri, Arnaldo Romani Brizzi, Un ricordo di Giulio Turcato
ore 13.45 | Proiezione documentario Artisti d’oggi. Giulio Turcato, 1984 con intervista a cura di Franco Simongini (12 min.)
Modera: Bendetta Carpi De Resmini
Biografia
Giulio Turcato nato a Mantova nel 1912, veneziano e poi romano d’adozione, ha esercitato un’influenza determinante negli anni cruciali del dopoguerra.
Firmatario nel 1946 del manifesto della “Nuova secessione artistica italiana” e poi aderente al “Fronte nuovo delle arti”, a “Forma 1” e al “Gruppo degli Otto” nato intorno a Lionello Venturi, è tra i maggiori interpreti dell’apertura internazionale dell’arte italiana.
Nel 1964 sposa Vana Caruso e compie un viaggio in Egitto che sarà fonte di ispirazione per molte opere successive. Sempre negli anni Sessanta inizia la serie delle gommapiume/superfici lunari. Sono degli anni Settanta la serie Le Oceaniche, sagome dipinte che l’artista espone per la prima volta nella Biennale del 1972, come Le Libertà, forme di legno o di metallo che si elevano verso l’alto. Negli ultimi anni sperimenta varianti di luce con colori cangianti su opere di grande formato, lo scopo è quello di rendere visibile i quadri nell’oscurità. Una ricerca questa che porterà avanti fino alla sua morte avvenuta nel 1995. Nella primavera dello stesso anno la Galleria Nazionale d’Arte Moderna gli dedica un mostra omaggio curata da Giorgio De’ Marchis.
Roma, ottobre 2013