Rizzi | Ferrero | Sanchez

Informazioni Evento

Luogo
GAGLIARDI E DOMKE
Via Cervino 16, Torino, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

mar-sab ore 15.30-19 e su appuntamento

Vernissage
09/11/2013

ore 21-24

Artisti
Richi Ferrero, Mario Rizzi, Justin Sanchez
Generi
arte contemporanea, collettiva

La Gagliardi Art System ospita i lavori di Mario Rizzi, Richi Ferrero e Justin Sanchez.

Comunicato stampa

Dal 9 novembre al 21 dicembre la Gagliardi Art System ospita i lavori di Mario Rizzi, Richi Ferrero e Justin Sanchez.
L'ultimo lavoro di Mario Rizzi che presenta Al Intithar (L’Attesa), un film di 30 minuti in concorso all’ultimo Festival del Cinema di Berlino e recentemente invitato al Dubai International Film Festival il prossimo dicembre. Il film girato per sette settimane, tra settembre e novembre 2012, nel campo profughi Zaatari, nel deserto giordano – racconta la storia di Ekhlas, una rifugiata siriana di Homs, e attraverso lei, la vita dei suoi figli e del campo, con le loro speranze, delusioni e lunghe attese. “Al Intithar” sarà in dialogo, con l’ installazione neon Al-Sha'b Yurid Isqat al-Nizam (Il popolo vuole la caduta del regime)", lo slogan associato con la Primavera Araba sin dal 2011.
Kazin Ayagi (Lucciole per lanterne) è il secondo film in mostra, realizzato ad Istanbul nel 2012. Il film utilizza il linguaggio del teatro delle ombre per riflettere sulla gentrificazione di stato e sul dislocamento coatto di intere popolazioni, in particolare Rom e Curdi, da interi quartieri della città. Il film documenta i tre spettacoli live avvenuti ad Istanbul nel 2011.
Richi Ferrero propone invece una serie di opere 70x100, i Tecnosapiens, che si distinguono per l’inserimento in ciascun pezzo di un cavo e una spina elettrica di colore diverso. L’inserimento del cavo elettrico e della spina luminosa, tenuta dalla mano bidimensionale del soggetto disegnato, evidenzia la condizione di estrema fragilità del nostro nuovo straordinario mondo elettronico-digitale che per esistere e funzionare non può prescindere, oggi, dall’energia elettrica, quella che vetustamente accende ancora le lampadine del mondo.
Infine, la mostra presenta Le hasard ne laisse pas de message la produzione di Justin Sanchez. Le opere si fondano allo stesso tempo sulle ricorrenze, che siano formali o fenomenologiche (l’ambiente un po’ oscuro e metallico, che allude sempre all’industria). Queste le costanti che attivano un fenomeno di feedback, da un’opera all’altra, le figure che ricorrono più spesso: la sparizione e l’apparizione, in cerca degli strumenti per una trasformazione perpetua. Con calchi, giochi di raddoppiamento o sostituzione, delocalizzazioni, capovolgimenti, le posizioni creatrici sono molteplici e feconde di apparizioni.