Marino Ficola – Polimorfi
Una selezionata mostra delle opere di Marino Ficola consente di rinnovare l’incontro con le originali sculture del giovane artista originario di Deruta.
Comunicato stampa
Venerdì 8 novembre alle ore 18:00, nella sede di via Maria Vittoria 20/A in Torino, una selezionata mostra delle opere di Marino Ficola consente di rinnovare l’incontro con le originali sculture del giovane artista originario di Deruta.
Il progetto espositivo, ordinato da Riccardo Zelatore in collaborazione con lo studio PAePA di Milano diretto da Giuliano Papalini, testimonia le più recenti fasi creative dell’artista umbro e presenta al pubblico le sue originali sculture in terracotta con “fascette” in plastica conosciute come “global mix” e “architetture cosmiche”.
Marino Ficola, artista visionario assolutamente fuori dagli schemi, ha un sogno ricorrente: riorganizzare il caos delle periferie estreme del mondo che è all’origine della miseria e dell’ingiustizia umana. Un’utopia assoluta in termini politici e sociali, ma concettualmente possibile per un artista che sa miscelare con maestria i linguaggi espressivi della contemporaneità. E così, con le sue fascette di plastica industriale, collega insieme minuscoli moduli di ceramica, quasi sempre monocroma, sapientemente manipolati con la bravura di chi ha respirato fin dalla nascita l’aria di Deruta. Una delle capitali mondiali della ceramica. Un lavoro ripetitivo, ossessionante, che potrebbe durare all’infinito. Proprio come infinita è la rassegnazione degli ultimi che affollano le periferie del Pianeta. Ma nelle sue “Architetture Cosmiche”, in queste strutture polimorfe, ordinate, compatte, solide, a volte anche un po’ prepotenti, c’è una volontà, una speranza di riscatto. Il desiderio visionario di un artista: che quelle piccole armate di ceramica possano finalmente sconfiggere l’esercito dell’ingiustizia.
La mostra sarà visitabile sino al 14 dicembre.
Marino Ficola nasce a Deruta, in provincia di Perugia, nel 1969. Già Maestro d’Arte, nel 1993 consegue il diploma di Scultore alla Accademia di Belli Arti “Pietro Vannucci” di Perugia, sotto la guida del Maestro Edgardo Abbozzo. Nel 1992 è collaboratore teatrale de la “Mama Umbra International” di Spoleto diretta dalla regista americana Ellen Stewart. Inizia la sua carriera artistica svolgendo il ruolo di assistente di studio per la scultrice americana Beverly Pepper. L’esperienza con Beverly gli consente di vivere per diverso tempo a New York ed entrare in contatto con le diverse realtà artistiche della città. Nel 1999 Ficola realizza il Manifesto del Festival d’Estate di Spoleto nell’ambito della manifestazione artistico-culturale Estate Spoletina. Nel 2001 è protagonista del video Madre Terra con la regia di Marco Agostinelli presentato al Festival del cinema sull’arte di Montreal. Il video venduto in America è prodotto dalla Maloch Rosso Productions. Nel 2008 partecipa a importanti eventi internazionali: da Concretamente, Mostra d’Arte Ceramica a Palazzo Venezia a Roma, a Migrazioni d’arte Contemporanea dall’Umbria, promossa dalla Regione dell’Umbria presso la Rain Gallery di Pechino. Nello stesso anno è chiamato a partecipare alla collettiva Art Contemporain, Dialogue Coreè & Europe, presso la Galleria d’Arte Deburaux Aponem. L’artista,da sempre impegnato nel sociale, ha partecipato nel Giugno 2011 alla “Charity Auction” del Gala Dinner per Haiti organizzata dalla Fondazione Rava a Roma, con l’opera “Tavolo dell’Arte”. Una sua opera, Angelo Blu, è presente nella collezione del Museo de Los Angeles de Turegano in Spagna diretto da Lucia Bosè. Con la scultura “Espressioni” rappresenta la città di Deruta per la guida Res Tipica delle 36 città italiane della ceramica. Nel Museo Regionale della Ceramica di Deruta, sezione contemporanea, è esposta una sua opera. Nel 2008 Marino Ficola è chiamato a partecipare ad importanti eventi di rilievo internazionale; tra gli altri “Concretamente”, mostra d’arte ceramica a Palazzo Venezia a Roma, Migrazioni d’Arte Contempornea dall’Umbria, promossa dalla Regione Umbria e dalla Provincia di Perugia presso la Rain Gallery di Pechino. Nello stesso anno partecipa alla collettiva Art Contemporain, Dialogue Coreè & Europe, presso la galleria d’Arte Deburaux Aponem. E’ presente nel catalogo “Novecento, Ceramiche Italiane” vol. 3, a cura di Emanuele Gaudenzi. Nel 2009 è impegnato in un grande evento espositivo che si snoda per tutto il circuito museale umbro; l’artista derutese è chiamato a partecipare alla collettiva/personale “Mea”, il nostro mondo adesso a cura di Maurizio Coccia, Mara Predicatore e Matilde Martinetti, presso il Museo Archeologico di Amelia. Nel 2011 è invitato alla 54° Biennale di Venezia Padiglione Italia: Umbria a cura di Gianluca Marziani e ideato da Vittorio Sgarbi, Palazzo Collicola Arti Visive Spoleto; partecipa anche alla mostra Burning New York ICE, a cura di Roberto Semeraro, Collegio Armeno, Palazzo Zenobio, Venezia. Nel novembre del 2011 si tiene a Milano la mostra di sculture “Equilibri” con testo critico di Marco Meneguzzo presso lo spazio PAePA Arte e Comunicazione. Vive e lavora a Deruta (PG). E’ il protagonista, con le sue piccole sculture in ceramica e plastica del Progetto Italcementi Arte 2012.