Perugia Social Photo Fest
Alla sua seconda edizione, il PSPF rafforza la sua specificità nel caratterizzarsi come l’unico evento di fotografia sociale e di fotografia terapeutica in Europa.
Comunicato stampa
Con il sostegno della Regione Umbria, della Provincia di Perugia e del Comune di Perugia, organizzato dalla Associazione LuceGrigia, si inaugura il 15 novembre 2013 la seconda edizione del Perugia Social Photo Fest, il primo Festival di fotografia sociale e terapeutica in Europa.
Alla sua seconda edizione, il PSPF rafforza la sua specificità nel caratterizzarsi come l’unico evento di fotografia sociale e di fotografia terapeutica in Europa. Fotografia sociale, di denuncia e riflessione, di riscatto di identità individuali e collettive, mezzo per dar voce agli “esclusi” e quindi strumento di inclusione sociale; fotografia terapeutica, ovvero mezzo di riattivazione della percezione e di uno stimolo interiore personale, soprattutto laddove c’è una difficoltà di comunicazione, per attivare quindi un processo di autocoscienza e di esplorazione del sé.
L’edizione 2013 del PSPF ruoterà intorno al concetto Dis-Umano dove, sebbene il prefisso Dis rimandi a concetti come DISuguaglianza, DISfunzione, DISabilità, DISinformazione, DISinteresse, DISobbedienza, DISillusione, il termine Umano vuole invece riportare l’attenzione su quelle realtà “ai margini” e ricollocarle all’interno d un contesto sociale, quotidiano, che ne permetta la comprensione e la fruizione, indagando quindi rapporto fra l’ Io umano e il territorio Umano.
Sono previste 30 mostre fotografiche (tra cui Fausto Podavini, Shoot4Change, Erik Messori, Collettivo Synap(see), PhotoVoice, Alessandro Imbriaco, Maurizio Gijivoich); workshop di fotografia sociale e fotografia terapeutica; incontri con gli artisti, presentazione di libri; giornate di studio.
Il PSPF ospiterà inoltre il reportage vincitore dell’edizione 2013 del Word Report Award, sezione Spot Light Award, organizzato dal Festival della Fotografia Etica di Lodi.
Il carattere di eccellenza dell’edizione 2013 è rappresentato dal progetto “Cosmorama – paesaggi da un mondo plurale” che vede coinvolte quattro città italiane (Perugia, Modena, Catania, Pesaro) nella creazione di un progetto di fotografia sociale volto ad indagare la relazione tra l’uomo e il suo paesaggio, come l’uno influisca e generi l’altro. I lavori prodotti all’interno del Progetto Cosmorama confluiranno del Festival 2013 in una mostra itinerante nel 2014 nelle città che hanno preso parte al progetto.
Con questa edizione il PSPF sancisce la collaborazione con il Photo Therapy Centre di Vancouver (Canada) fondato e diretto da Judy Weiser, ospite del Festival con la presentazione, in anteprima nazionale, del libro PhotoTherapy Techniques: Exploring the Secrets of Personal Snapshots and Family Albums (F. Angeli Ed) e con un workshop esperienziale su tecniche di fotografia terapeutica il 23-24 novembre.
Gli altri workshop del festival: Francesca Belgioioso e Sara Guerrini con L’identità’ del fotografo tra confronto e individuazione (16 novembre); Sara Lusini con Mostri Squisiti (17 novembre, workshop per bambini); Fausto Podavini con Reportage: come raccontare con le fotografie (23-24 novembre).
Il programma completo del PSPF al seguente link: http://www.perugiasocialphotofest.org/programma/
Perché un Festival di fotografia sociale e fotografia terapeutica
Crediamo che in una società come quella attuale, definita appunto società dell’immagine, ci sia una profonda esigenza di creare o forse ricreare una cultura dell’immagine. La fotografia può essere uno strumento fondamentale di comunicazione, di riattivazione della percezione, di riattivazione di una spinta interiore personale soprattutto laddove c’è una difficoltà di comunicazione. La fotografia può essere anche strumento di inclusione sociale soprattutto in quelle persone che “non hanno voce”. Raccontare, denunciare, aprire le coscienze tramite una immagine, un dettaglio: è questo che rende la fotografia sociale uno straordinario mezzo di comunicazione.
Obiettivo del Festival è l’interazione tra le diverse realtà territoriali e lo scambio di esperienze per favorire la costruzione di una rete che abbia come motore comune l’azione e l’integrazione sociale, valorizzando allo stesso tempo il territorio e il capitale umano.
Il Festival vuole essere punto di riferimento, a livello nazionale e internazionale, nel settore della fotografia sociale e terapeutica, ma anche un punto di dialogo ed apprendimento di una materia in continua evoluzione. Un’occasione imperdibile per gli esperti o per chi si avvicina per la prima volta a questo ambito per condividere esperienze, fare formazione, conoscersi ed elaborare strategie di lavoro condivise.