Jessica Stewart – Erasure
Dopo aver raccontato il lavoro di moltissimi artisti Jessica Stewart, con “Erasure”, mette in scena la loro scomparsa, la loro cancellazione o il semplice deterioramento.
Comunicato stampa
“ Ho pensato a questo progetto sulla cancellazione per scoprire l’altro lato della street art e dei graffiti che fotografo da tempo.
Volevo documentare il deterioramento e la trasformazione dei muri per capire il processo continuo di cambiamento della città: vedere che ne è stato di un pezzo dipinto tempo fa, ritrarre quegli spazi che, appena puliti, si riempono di tag, o ancora seguire l’attività delle squadre di pulizia del Comune. Ho conosciuto le donne e gli uomini del decoro urbano, che si occupano delle scritte e dei manifesti abusivi, volevo raccontare il loro lavoro, il loro essere parte di questa storia.
Nelle varie uscite, da Portuense a Acqua Bullicante fino ad Ostia, abbiamo parlato di murales, street art, tag e molto altro. Sono rimasta colpita dal fatto che apprezzano il valore artistico dell’arte in strada, a volte anche senza conoscere il mondo della street art e dei graffiti, o le motivazioni e significati che si celano dietro un murales o una tag. In fondo, spesso, il primo gradino da superare per capire e giudicare le cose, è avere la forza e la pazienza di osservarle; poi starà ad ognuno decidere se quel muro appena dipinto è una cancellazione di quello che c’era sotto o il ripristino dell’ordine o semplicemente una nuova, provvisoria, pelle della città”.
J. S.
Dal 2008 Jessica Stewart ha dato vita a un blog fotografico, diventato in breve un punto di referimento per la scena della street art a roma. RomePhotoBlog è un luogo di scoperta sia per chi vive la città che di proiezione internazionale, capace di documentare le trasformazioni del panorama visivo artistico e contemporaneo.
Dopo aver raccontato il lavoro di moltissimi artisti Jessica Stewart, con “Erasure”, mette in scena la loro scomparsa, la loro cancellazione o il semplice deterioramento.
Costruisce un’archeologia della pelle della città; torna sui luoghi e nelle strade dove un tempo erano presenti delle opere o dove se ne sono stratificate altre ancora; ritrae il lavoro delle squadre comunali del decoro urbano; fino a inquadrare, proprio nella sua perdita, uno dei caratteri tipici della street art: il suo essere priva di mediazione e distanza, costitutivamente soggetta al tempo.