Fausto Pirandello – Il tempo della guerra (1939-1945)
A documentare per la prima volta in modo puntuale uno degli snodi più rilevanti della ricerca dellartista saranno circa sessanta opere. Agli oltre trenta dipinti provenienti da istituzioni e musei pubblici e da gelose collezioni private, in particolare romane, milanesi e siciliane, fra i quali alcuni del tutto inediti saffianca ad Agrigento una larga scelta di opere su carta (sanguigne, pastelli, acquarelli), anchesse per lo più inedite, provenienti dalla collezione degli eredi di Antonio Pirandello.
Comunicato stampa
Dal 23 novembre 2013 al 25 febbraio 2014 le Fabbriche Chiaramontane di Agrigento ospitano la mostra Fausto Pirandello. Il tempo della guerra (1939 1945). La mostra, curata da Fabrizio D'Amico e Paola Bonani, è promossa dalle Fabbriche Chiaramontane e realizzata con il contributo dellAFP - Associazione Fausto Pirandello.
A documentare per la prima volta in modo puntuale uno degli snodi più rilevanti della ricerca dellartista saranno circa sessanta opere. Agli oltre trenta dipinti provenienti da istituzioni e musei pubblici e da gelose collezioni private, in particolare romane, milanesi e siciliane, fra i quali alcuni del tutto inediti saffianca ad Agrigento una larga scelta di opere su carta (sanguigne, pastelli, acquarelli), anchesse per lo più inedite, provenienti dalla collezione degli eredi di Antonio Pirandello.
A introdurre questo periodo delloperosità di Pirandello, saranno inoltre esposti alcuni esempi della precedente stagione, spesa dal pittore fra Roma e Parigi: dalla Scena campestre del 1926 alla Donna con bambino del 1929 al misterioso Testa di bambola, fra gli altri.
Allindomani della morte del padre (occorsa nel dicembre del 1936), si chiude il periodo più interrogante e sospeso di Pirandello, influenzato insieme dallarte etrusca, dalla metafisica dechirichiana, dallesempio di Picasso e di Braque e dal surrealismo - avvicinati questi ultimi direttamente nei tardi anni Venti trascorsi dallartista a Parigi, ove il pittore terrà anche la sua prima personale. E sapre un tempo coeso, caratterizzato dal senso dun oscuro dolore e da una intensa drammaticità: tempo nel quale limmagine accede ad un dilacerato espressionismo, che si pone in sintonia con le punte più avanzate della coeva ricerca romana (di Mafai e del giovane Guttuso), quasi avvertendo in anticipo il dramma della guerra.
Fausto Pirandello (1899-1975) è autore votato ad unaspra visione della realtà, e insieme ad un sogno capace di trasfigurarla, trasportandola in una dimensione ove albergano il rito, il mito, lallucinazione. La sua figura, dopo la frequente e rilevante attività espositiva (alla Biennale di Venezia, in particolare, e alla Quadriennale di Roma) che ne ha contrassegnato tutta lesistenza, e dopo il tempestivo riconoscimento dellampia antologica che, subito dopo la morte, gli ha destinato la Galleria Nazionale dArte Moderna (1976), è stata rivisitata da importanti studi recenti che hanno tra laltro condotto alla pubblicazione del catalogo generale (Electa, a cura di Claudia Gian Ferrari, 2009) e ad una mostra incentrata sugli anni della sua prima maturità allestita dalla Galleria Nazionale di Roma (2010).
Ora, nel momento in cui nasce lAssociazione Fausto Pirandello (AFP) promossa dagli eredi Dora, Fausto e Silvio Pirandello, le Fabbriche Chiaramontane di Agrigento promuovono questa rara mostra incentrata in special modo sul tempo della seconda guerra mondiale e sulloperosità densa, e spesso segnata dal dolore, di Pirandello in quegli anni.