Leonida De Filippi – Exoskeleton

Informazioni Evento

Luogo
A2 GALLERY
Via Dell'edilizia 56, Vicenza, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

sab e dom 16-19, chiuso il 4 e 5 gennaio 2014, tutti gli altri giorni su appuntamento

Vernissage
23/11/2013

ore 18,30

Artisti
Leonida De Filippi
Generi
arte contemporanea, personale

Un progetto durato un anno quello che ha visto il Gruppo Vignato affiancare la sua immagine ai “Paesaggi urbani” di Leonida De Filippi e che ora chiude con una personale che presenta gli ultimi lavori dell’artista, di cui due sono dedicati alla città di Vicenza.

Comunicato stampa

mostra personale di Leonida De Filippi che conclude il Progetto Artista 2013

Un progetto durato un anno quello che ha visto il Gruppo Vignato affiancare la sua immagine ai “Paesaggi urbani” di Leonida De Filippi e che ora chiude con una personale che presenta gli ultimi lavori dell’artista, di cui due sono dedicati alla città di Vicenza.

EXOSKELETON è una mostra ricca e potente che parla di guerra in cui le immagini belliche sono sovrapposte a una realtà urbana colta nella sua quotidianità, riuscendo a restituire una rappresentazione di coesistenze opposte in una contemporaneità complessa e articolata come quella odierna.

La guerra si propone, dunque, come presenza attiva e costante della nostra società.

Nelle opere le immagini reali e fantastiche (città e materia) si associano in un processo di contaminazione ideologica che rende drammatici i due momenti del vivere quotidiano e dello scontro estremo, della città e dei luoghi della battaglia, proponendo un parallelo esistenziale tra la quotidianità (micro) e la guerra (macro).

Se nei grandi dipinti – in cui De Filippi descrive un paesaggio urbano con gli occhi disincantati di chi non intende assorbire passivamente una quotidianità alterata e filtrata dai media – ora si intravede un segno più compiuto che va oltre la parcellizzazione del pixel, nelle sculture l’artista affronta il concetto di relitto, di materia che sopravvive al processo della guerra per trasformarsi in un’iconica e crudele rappresentazione di ciò che è stato.

Sono sculture totemiche che ricordano grandi palazzi, relitti contemporanei di un paesaggio deturpato, elementi traslucenti che trasmettono il senso di ricchezza e di potere che sovrintende i calcoli della distruzione – o della costruzione – a seconda.

Il titolo EXOSKELETON suona dunque come un’icona che va oltre il semplice concetto di “corazza” naturale degli insetti per difendersi dall’esterno. “Esso assume un significato traslato che racchiude tutte le contraddizioni dell’epoca contemporanea che l’artista esprime in questi suoi nuovi paesaggi urbani” – scrive nel suo commento alla mostra la critica Rachele Ferrario – “Exoskeleton si trasforma in armatura contro ogni forma di oppressione, è un antidoto alla crisi economica”.

Le contraddizioni del reale e il tema della guerra, cari all’indagine di De Filippi, sono anche al centro del progetto collaterale LIVE#1 che vede il film-maker e artista Mitra Azar partecipare alla mostra con un lavoro fotografico e, in parallelo, un video che racconta l’ultimo viaggio che lo ha portato ad attraversare una moltitudine di confini di una delle aree più delicate del Medio Oriente, dove le guerre si svolgono davvero.

“Essere sul posto” è il modus operandi di Mitra: “Da circa 3 anni mi muovo costantemente tra alcuni paesi che attraversano i postumi della primavera araba e in diversi modi, prevalentemente attraverso l’uso delle immagini, cerco di capire cos’è accaduto e cosa sta succedendo. Da un anno svolgo una ricerca sulla relazione tra i concetti di confine e cicatrice, esploro alcuni dei confini politicamente più caldi al mondo, realizzo operazioni artistiche site-specific e ne documento l’esperienza”.

Nella mostra i diversi strumenti di rappresentazione impiegati perseguono simili finalità: la pittura e la scultura, da un lato, rappresentano il grande tema dell’esistenza quotidiana, il realismo crudo del documentario dall’altro testimonia una realtà apparentemente distante, che in fondo presenta lo stesso verso della medaglia.

EXOSKELETON esce dallo spazio espositivo e arriva anche sui muri della città dove, sui manifesti dell’evento, la Fondazione Vignato dichiara che “l’Arte è la sua seconda pelle”, con i committenti raffigurati in abiti da lavoro e tatuati dell’opera di De Filippi.

La mostra Exoskeleton, e il progetto LIVE#1, sono realizzati anche grazie al sostegno di Sam’s Spirit – Leather’s Mood ed Helen Telefonia.