Bios Vincent – Ma-Donne
Una mostra che mette al centro la sacralità della donna violata dalle violenze.
Comunicato stampa
Milano, ottobre 2013 - Inaugura sabato 30 novembre allo Spazio Culturale Ratti di Como la personale di BIOS Vincent MA-DONNE, una mostra che mette al centro la sacralità della donna violata dalle violenze.
Da sempre attento nella propria ricerca artistica alle tematiche sociali più importanti, BIOS Vincent torna a Como dopo essere stato invitato lo scorso anno proprio a proposito di un progetto legato alla violenza sulle donne, tema particolarmente caro al comune lariano.
Protagonista della mostra, che presenterà 3 installazioni e 12 pale d’altare dell’artista BIOS Vincent, sarà proprio l’installazione MA-DONNE: un esercito di 169 Madonne trafitte da chiodi, come martiri, che si pongono allo spettatore come l’evidenza di una violenza identica e perpetrata nel tempo. Sono le donne che ogni giorno subiscono violenze dai propri uomini, mariti, amanti, padri e fidanzati, ma anche nei luoghi di lavoro, a scuola e più in generale nelle proprie città d’origine. Ma che comunque rimangono fiere e pure nel loro essere Madonne. Al centro una Madonna rossa e senza alcun segno di violenza sembra chiedere risposte allo spettatore. Uno stuolo di farfalle sorvola questo esercito femminile: l’opera dell’artista cinese Wang Pan, invitata da Bios Vincent, vuole essere un richiamo a quel processo di trasformazione che porta alla bellezza intesa come purezza, alla leggerezza e al pensiero. Un confronto tra culture diverse ma soprattutto il segno di un dialogo possibile tra uomo e donna.
L’opera MA-DONNE
non vuole essere un’installazione fine a se stessa, ma il punto di partenza per una riflessione aperta a tutti, dai semplici spettatori alle associazioni che operano per la difesa delle donne. E saranno le donne comuni le co-protagoniste della performance MA-DONNE. A partire dal giorno dell’inaugurazione, BIOS Vincent raccoglierà le foto di 169 donne che creeranno un esercito di Madonne in dialogo con quelle in gesso, fatte però di volti veri, segno di una società femminile che vuole mettere il proprio volto nella lotta contro la violenza. Sarà poi l’artista a intervenire su queste foto con degli spari: un gesto che vuole essere crudo e violento, di quella stessa violenza subìta dalle donne. Allo stesso tempo su queste immagini si poserà una farfalla come simbolo di cambiamento culturale e di speranza.
La mostra ha il patrocinio del Comune di Como.
Si ringraziano gli sponsor e i partner culturali: Animamente, Bel – Real Estate Group, Luz, Masnada, OFFBRERA, Vertical Line.