Fabio Colussi – Luce. Marine e lagune
In esposizione 25 raffinati dipinti realizzati a olio su tela negli anni 2012 e 2013 e dedicati al tema della veduta marina di Trieste e della laguna.
Comunicato stampa
S’inaugura sabato 30 novembre 2013 alle ore 18.00 al Salone d’Arte Contemporanea di Trieste (via della Zonta 2) la mostra personale del pittore Fabio Colussi, intitolata “Luce. Marine e lagune”, che sarà introdotta sul piano critico dalla curatrice arch. Marianna Accerboni. In esposizione 25 raffinati dipinti realizzati a olio su tela negli anni 2012 e 2013 e dedicati al tema della veduta marina di Trieste e della laguna. Nell’occasione sarà presentato il nuovo catalogo delle opere dell’artista. Fino al 31 dicembre (orario: lun - sab 10 · 12 / 17 · 19/ dom su appuntamento/ 3488965899).
Partendo da una visione quasi neoclassica della città e della natura - scrive Marianna Accerboni - Colussi ricostruisce con delicata vena poetica l’immagine dei luoghi, raffinando con equilibrio e perizia nel corso del tempo il suo luminoso e vivido linguaggio attraverso un colorismo avvincente e reale, che lascia tuttavia spazio anche al sogno. Proseguendo in modo del tutto personale l’antica tradizione di pittori e vedutisti quali Giuseppe Barison, Giovanni Zangrando, Ugo Flumiani e Guido Grimani, l’artista, oggi cinquantacinquenne, è riuscito nel corso del tempo a comporre, nel delineare la veduta, una propria maniera intensa e precisa, ma nel contempo sobria ed essenziale. Che fa vivere il paesaggio soprattutto della luce (diurna o notturna che essa sia), ottenuta attraverso ripetute e raffinate velature e un cromatismo deciso ma morbido.
Equilibrio e sensibilità caratterizzano i suoi dipinti, nei quali Colussi sa intrecciare molto armoniosamente il linguaggio del passato con le esigenze di linearità di quello moderno. Ne esce una Trieste luminosa e storica, nel cui golfo le severe ed eleganti architetture di un tempo si fondono con un cielo e un mare straordinariamente azzurri o squarciati da tramonti infuocati, che prendono spunto da quelli veri, ma - conclude Accerboni - risultano lievemente idealizzati grazie all’intuito poetico dell’artista, le cui note cromatiche potrebbero essere equiparate a quelle del musicista ungherese Franz Listz.
Le lagune riflettono invece, sempre attraverso la luce, la pace e il silenzio dei luoghi. E così l’aria frizzante di Trieste si stempera in un paesaggio, di cui Colussi sa abilmente rendere l’atmosfera d’immobile bellezza, che caratterizza le acque di Grado, Marano e Fossalon.
Fabio Colussi nasce a Trieste nel 1957, dove vive e opera. È in un certo senso autodidatta, poiché si è formato studiando i grandi pittori artisti triestini quali Barison, Zangrando, Flumiani e Grimani. Dipinge i primi acquerelli a 4 anni, i temi sono paesaggi, boschi e figure realizzati anche a pastelli a cera; più tardi approccia la tempera e l’acrilico, per poi passare nei primi anni novanta all’olio su tela e su tavola, tecnica ora prediletta, che non ha più abbandonato. Per realizzare i suoi dipinti, trae spunto dagli schizzi annotati su un taccuino che porta sempre con sé e che talvolta sono implementati, per quanto riguarda le architetture, da appunti fotografici.
Colussi è presente con le sue opere in collezioni private in Italia e all'estero (Stati Uniti, Germania e Australia). Ha esposto a livello nazionale ed europeo.