Carlo Cordua – Il silenzio della coscienza
Il “silenzio della coscienza” è il titolo della mostra del pittore napoletano Carlo Cordua dedicata al più grande disastro ambientale dei nostri tempi: l’avvelenamento di massa che ha colpito la sua terra la Campania.
Comunicato stampa
Il “silenzio della coscienza” è il titolo della mostra del pittore napoletano Carlo Cordua dedicata al più grande disastro ambientale dei nostri tempi: l’avvelenamento di massa che ha colpito la sua terra la Campania. Gli alberi di Cordua protestano contro l’indifferenza delle autorità verso una terra distrutta, inquinata, avvelenata, costretta a risucchiare rifiuti per anni e anni. dalla criminalità organizzata. Già nel 2010 gli alberi di Cordua, riuscirono a smuovere la coscienza degli italiani riguardo a un tema molto delicato: la prevenzione dell’AIDS nella mostra “Qualcosa in più della speranza” svoltasi alla Camera dei Deputati prima e poi al Grattacielo Pirelli di Milano. Quest’anno gli alberi del pittore napoletano tornano per rivolgere un appello diretto alla coscienza di politici, imprenditori cittadini e alle istituzioni che avrebbero dovuto monitorare, proteggere e garantire la salute pubblica, e la salute di una terra che ha accumulato per anni indifferenza e crudeltà. Tutti i quadri esposti aprono uno squarcio di solare e arcaica bellezza in questa visione, angosciosamente riduttiva. L'uomo non vi compare se non indirettamente, attraverso la presenza di campi seminati. «Mi ha colpito molto una frase del grande filosofo e poeta Henry Thoureau spiega l’artista: Grazie a Dio gli uomini non possono ancora volare e sporcare i cieli così come fanno con la terra!»