Pascal Bernier – Animals
Una prassi curatoriale innovativa e forte progettata da Patrizia Bottallo si assume l’incarico di dare sede alla mostra personale di Pascal Bernier nelle sale di Palazzo Saluzzo Paesana di Torino.
Comunicato stampa
In mostra ci saranno alcune delle opere più significative dell’artista belga, noto per l’utilizzo dimezzi espressivi come video, fotografia, pittura scultura, e delle opere inedite realizzate appositamente su degli esemplari del Museo di Scienze Naturali di Torino.
L’originalità dell’esposizione prende forma dall’idea che l’artista crei una installazione con animali imbalsamati, alcuni video e piccoli quadri; un’opera temporanea, di grande impatto scenico ma pernulla dannosa per gli animali, o definitiva, tranne forse per la forza di scalfire le uguali percezioni delle cose.
L’installazione è ispirata ad una ricerca di Bernier iniziata già nel 2000, che ha avuto molto successo in gallerie private e al Museo di Scienze Naturali di Bruxelles.
Le opere sono realizzate con esemplari di animali imbalsamati: tigri, pantere, tassi, leopardi, orsiad altezza naturale.
L’intervento sugli esemplari contiene qualcosa di sorprendente e salvifico, una sorta di pietas, percui gli animai sembrano ritornare in salute, scampati e poi curati da incidenti di caccia e riportati ad una nuova dimensione di bellezza priva di ogni decorativismo di maniera.
Un senso d’immediata empatia scatena nel visitatore la trasformazione degli animali in opere d’arte contemporanea, la percezione viene di fatto capovolta, mutata radicalmente. Non ci si trova più di fronte a muti esemplari imbalsamati ma a nuovi, risvegliati soggetti non privi di umorismo; liberati per via di cupa raffinata ilarità dallo status di trofei.
Il progetto artistico conferma la stretta collaborazione con il museo, il quale metterà a disposizione alcuni suoi esemplari di animali imbalsamati.
La mostra desidera essere uno spunto e un appello affinché il Museo di Scienze Naturali riapra quanto prima e possa proseguire la propria attività.
Gli animali metaforicamente “feriti” dall’esplosione, avvenuta qualche mese fa, sono “curati” dall’artista che, attraverso l’apposizione di bende li vivifica.
Un messaggio di speranza, per la natura e per l’atteggiamento dell’uomo nei suoi confronti.
In una recente intervista Pascal Bernier sottolinea: “La dimensione morale delle opere è un effetto secondario che non ho pianificato; Quello che m’interessa è il rapporto dell’essere umano alla realtà. Cos’è la realtà? (e dunque la verità?)
Sono gli argomenti più basici (in rapporto alla morte, alla natura, al desiderio, alla paura…) da sempre, sembrano portare le risposte più interessanti. Il mondo cambia, ma non gli argomenti di base.
Nel mondo attuale, emergono nuove e terrificante minacce che sembrano mettere in pericolo la sopravvivenza, a breve termine, della nostra specie, è normale che i miei lavori siano delle “superficie di proiezione” d’interrogazioni etiche e morale generate dal nostro mondo in cattivo stato.
Non ho nessun messaggio moralistico da dare, preferisco piuttosto l’umorismo come via di liberazione mentale in un ambiente sempre più soffocante…”