Presepio del Settecento Bolognese
Il gruppo è composto da pezzi di epoche e mani diverse, come appare dalla differenza dei formati e della qualità esecutiva. Tutte le statue sono realizzate secondo la tradizione bolognese del presepe, che impiega l’umile creta e dota le figure ottenute di una vivace policromia.
Comunicato stampa
Il gruppo è composto da pezzi di epoche e mani diverse, come appare dalla differenza dei formati e della qualità esecutiva. Tutte le statue sono realizzate secondo la tradizione bolognese del presepe, che impiega l'umile creta e dota le figure ottenute di una vivace policromia. Si tratta di uno dei rari esempi superstiti dei grandi presepi destinati a luoghi di culto e a committenti aristocratici, prodotti a Bologna durante il Settecento.
Opera di veri e propri artisti, spesso gli stessi che realizzavano le decorazioni in stucco degli scaloni gentilizi e degli altari delle chiese, i presepi di grande formato sono stati attribuiti ai maggiori maestri della scultura locale: Giuseppe Maria Mazza, Angelo Piò e suo figlio Domenico, Filippo Scandellari, Clarice Vasini, Giacomo De Maria, Giovanni Putti e Pietro Righi. A questi autori sono stati ricondotti con certezza alcuni pezzi, ancora pochi purtroppo, a causa della rarità delle firme e dello stile volutamente dimesso di oggetti come questi, intesi probabilmente più come divertissement che come vere prove d’arte.
Numerose statue di questo presepe possono essere riferite alla mano di Giacomo De Maria, Professore di Scultura presso l'Accademia di Belle Arti, primo artista bolognese a frequentare lo studio romano di Antonio Canova. Sono sue le figure monumentali sedute, che inquadrano la scena come delle quinte: alcuni pastori dalle anatomie particolarmente accurate, lo splendido angelo inginocchiato, con le ali semiaperte che ancora conservano una raffinata policromia e la figura della Madonna, ripiegata sul Bambino deposto nella mangiatoia, come a circoscriverlo in un tutto unico, tipico della tradizione del presepe bolognese.
Al vertice della composizione - ricca pastori e zampognari, contadine, donne e uomini che accorrono con sporte di giunchi intrecciati piene di frutta, pollame e uova, giovani alla moda, uomini dagli sguardi semplici che affogano la fatica quotidiana nel vino e si addormentano al margine della strada, Magi dall'abbigliamento esotico e colorato - spicca la Sacra Famiglia. La Madonna fa gruppo con il Bambino posto nella mangiatoia; San Giuseppe, maturo, ma vigoroso, è commosso davanti a quella nascita straordinaria, si pone la mano sul petto ed esprime la sua adorazione. Si inginocchiano nel gesto dell'Adorazione gli umili pastori che portano anche loro la mano al petto, altri, poveri e semplici, avanzano togliendosi il cappello di fronte al bambino.