21!12 Extra-Ordinary Day

Informazioni Evento

Un nuovo appuntamento che il Museo dell’Altro e dell’Altrove di Metropoliz_città meticcia dedica all’arte contemporanea, con oltre 50 nuove opere, più mostre, installazioni, performance, film e musica.

Comunicato stampa

[Giornata organizzata dal MAAM in occasione del Rebirth-day¬].
Evento a cura di Giorgio de Finis in collaborazione con i Blocchi Precari Metropolitani e gli abitanti di Metropoliz.

Roma, 21 dicembre 2013
Metropoliz, via Prenestina 913

Il MAAM, accogliendo l’invito di Michelangelo Pistoletto, partecipa alla seconda edizione del “Rebirth-day” con “21!12_EXTRA-ORDINARY DAY”. Un nuovo appuntamento che il Museo dell’Altro e dell’Altrove di Metropoliz_città meticcia dedica all’arte contemporanea, con oltre 50 nuove opere, più mostre, installazioni, performance, film e musica.

Nato nel 2012, al termine del cantiere etnografico, cinematografico e d’arte “Space Metropoliz” (cfr.www.spacemetropoliz.com), il MAAM è un progetto di Giorgio de Finis.
Contro-dipositivo e opera situazionista e relazionale, il MAAM si pone in concorrenza con le grandi istituzioni museali italiane e della capitale (il MAXXI e il MACRO), facendo della sua perifericità, della sua totale assenza di fondi, della sua non asetticità (il MAAM è un museo abitato, “reale” per utilizzare l’espressione di Cesare Pietroiusti) il suo punto di forza. Avviando un nuovo virtuoso rapporto tra arte e città e tra arte e vita, il Metropoliz si sta dotando, grazie al MAAM, di una pelle preziosa e di una collezione, che l’aiuteranno a proteggersi dalla minaccia sempre incombente dello sgombero coatto. Il MAAM si prefigge di trasformare l’intera fabbrica occupata in un super-oggetto e in un soggetto d’arte collettiva. Gli artisti sono invitati a dare il loro contributo gratuitamente, interagendo con lo spazio, con gli abitanti, e tra di loro.

Gli artisti presenti il 21 dicembre:

Interventi site specific e nuove acquisizioni a cura del MAAM: Aladin Hussain Al Baraduni, Giovanni Albanese, Pasquale Altieri, Karin Andersen, Massimo Attardi, aves/bikkio, Sara Bernabucci, Giorgio Bevignani, Danilo Bucchi, Paolo Buggiani, Marco Casolino, Paolo Consorti, Corn79, Mauro Cuppone, Diamond, Santino Drago, EPVS, Nicola Evangelisti, Stefania Fabrizi, Alessandro Ferraro, Massimo Festi, Giovanni Gaggia, James Graham, hope/gig, Massimo Iezzi, Susanne Kessler, Francesca Mariani, Millo, Veronica Montanino, Mrfijodor, Mr. Klevra, Lara Pacillo, Gregorio Pampinella, Matteo Peretti, Francesco Petrone, Francesca Romana Pinzari, Navid Azimi Sajadi, Germano Serafini, Giulio Vesprini, Antonello Viola.

Interventi nell’ambito di “Play On”, opere e interventi per il MAAM a cura di 100% Periferia: Paolo Aita, Edoardo Aruta, Paolo Assenza, Adam BagiŃski, Oreste Casalini, Bruno Ceccobelli, Giorgio Coen Cagli, Federica Di Carlo, Felice Levini, Claudia Quintieri, Simone Pappalardo e Alberto Timossi, Fiorella Rizzo, Guendalina Salini, Maurizio Savini, Ottavio Celestini, Riikka Vainio, Lisa Wade, Luana Perilli, Daniele Villa Zorn.

E ancora:
Max Ciogli (a cura di Gianluca Marziani), Pablo Echaurren, Riccardo Caporossi, Paola Romoli Venturi (a cura di ARIA_Rivista d’artisti), Davide D’Elia (a cura di Silvia Litardi).

Cos’e’ il MAAM?

Tra gli interventi sino ad ora realizzati al MAAM e/o in collezione:

i “relitti” di Space Metropoliz (il telescopio di Gian Maria Tosatti, i muri dipinti di Sten & Lex, Lucamaleonte, Mr. Klevra, Hogre, la bandiera di Paolo Assenza, l’orto lunare di Fabio Pennacchia, il grande razzo costruito dagli abitanti della fabbrica occupata con l’aiuto di Stalker):
la Pinacoteca Domestica Diffusa, oltre venti opere di arte contemporanea collocate nelle case degli abitanti di Metropoliz e fotografata da Carlo Gianferro (le foto presentate nell’ambito di FotoGrafia, Festival Internazionale di Roma). Gli artisti in collezione: Paolo Angelosanto, Edoardo Aruta, Paolo Assenza, Angelo Bellobono, Eugenio Corsetti, Giorgio de Finis, Mariano Filippetta, Carlo Gianferro, Francesca Romana Guarnaschelli, Aladin Hussain Al Baraduni, Alfonso Maria Isonzo, Lucamaleonte, Martina Magno, Salvatore Mauro, Fabio Meschini, Veronica Montanino, Mr. Klevra, Cristiana Pacchiarotti, Danilo Torre, Nicola Valentino, David Diavù Vecchiato, Antonello Viola;
la “Stanza dei Giochi” (intervento site specific per la ludoteca di Metropoliz ad opera di Veronica Montanino e Alice Pasquini, a cui si sono aggiunti di recente gli interventi di Santino Drago, Paolo Dore, David Pompili, Paolo Assenza);
“Cattedralehouse_room#2” (opere di Cristiano Petrucci, Gianni Asdrubali, Veronica Montanino con un intervento di Santino Drago. A cui si sono aggiunti i lavori di Franco Losvizzero realizzati negli 11 giorni di autoreclusione e “Gaia e Urano”, l’opera di 4x3 m. realizzata in comunione da Franco Losvizzero, e Veronica Montanino);
“Windows M” di Maddalena Mauri, intervento murario in polvere di grafite realizzato per il nuovo spazio galleria di Metropoliz (WM_ Weekend only contemporary art gallery Metropoliz);
”Where have the flowers gone” di Micaela Lattanzio, uno spazio intimo, un invito alla “meditazione”, un’oasi di pace confezionato con oltre 6mila fiori di carta;
L.U.N.A. la nuova piazza realizzata da Massimo De Giovanni che ha incastrato una enorme sfera di ferro e legno tra le travi di un tetto crollato, che lo stesso De Giovanni ha restaurato e messo in sicurezza);
Focolare nome di cosa che suona come un verbo, realizzato in terra cruda da Collettiva GeologiKa.
Tra gli interventi di street art realizzati a Metropoliz: il grande muro d’ingresso sulla via Prenstina, firmato Borondo (e realizzato in collaborazione con la 999 Contemporary), la meridiana di Rub Kendy (.R.E.V.O.L.U.T.I.O.N.), allo stencil di Lucamaleonte che riproduce, sulla facciata dell’ex-salumificio che guarda ai recenti scavi archeologici del lotto di fronte, il bassorilievo dei Musei Capitolini raffigurante la caccia al cinghiale. E ancora Alice Pasquini, Solo (con “Plan D, last level”), Diamond (con la porta “Welcome to Metropoliz”), Opiemme (“Questo muro ha un nuovo messaggio”). E ancora Giulio Vesprini, Gio Pistone, Cancelletto, omino71.
Tra le nuove opere acquisite dal MAAM segnaliamo quelle di Pablo Echaurren (“Suburbano disumano”), a cura di ARIA [rivista d’artista], Massimo Attardi (“Lang”, un omaggio all’autore di “Metropolis”), Guendalina Salini (che ripropone in collezione permanente l’installazione “Dove comincia il lontano” e un nuovo intervento murario a tema), gli interventi di Seboo Migone, Paolo Assenza, David Pompili, l’opera di Germano Serafini ”Composizione M”, quella di Michela de Mattei “Metropolitz. Pianoterra / piano, Terra” (a cura di Silvia Litardi), il lightbox di Salvatore Mauro “Pianeta dei Naufraghi”, i nuovi interventi di Santino Drago (”Sangue versato in mostra” e “Asilo politico”), Massimo Iezzi (Aton, a cura di M. Gargiulo).