Italo Zetti – Presenze d’arte a Sestri Levante 1913-2013
La citta’ ricorda Italo Zetti nel centenario della sua nascita. In mostra una collezione di ex-libris e tavole didattiche su xilografia. Sono presentanti alla Torre dei Doganieri gli esiti di un dialogo mai interrotto tra la ricerca di Alfredo Gioventu’ e il lavoro di Zetti.
Comunicato stampa
1913 - 2013 la citta' ricorda Italo Zetti nel centenario della sua nascita
Italo Zetti _ Ex – libris _ Musel, corso Colombo
Italo Zetti e Alfredo Gioventù _ di sasso in sasso _ Torre dei Doganieri, vico Macelli 3
Nell'intento di riscoprire e rafforzare il legame di Sestri Levante con gli artisti che l'hanno frequentata, amata e valorizzata con la loro opera, la Città di Sestri Levante, con il patrocinio della Fondazione Italo Zetti e la collaborazione di Bianca Maria Zetti Ugolotti, nel centenario della nascita ricorda l'artista Italo Zetti proponendo due mostre ed un incontro sulla sua figura e sul suo rapporto con la città.
Italo Zetti, fiorentino, dal 1937 ha vissuto a Milano, con lunghe permanenze a Casore del Monte e a Sestri Levante dove costruì tra il 1959 e il '61, con l'aiuto dell'amico architetto Mantero, una casa dedicata agli spazi ed alla luce del mare e della costa ligure. L'amore per il mare e l'interesse estetico per l'ambiente marino di Sestri Levante sono testimoniati dalla serie di xilografie “Sassi di Liguria” e di acquerelli dedicati alla Baia del Silenzio ma anche da numerosi ex – libris, tempere e schizzi.
Ex – libris e opere raccontano inoltre dei rapporti di amicizia e cordialità che seppe intrattenere con molti artisti e cittadini di Sestri Levante. Ricordiamo l'amicizia e la profonda stima artistica che lo legava allo xilografo sestrese Eugenio Mario Raffo.
Il rapporto con Sestri Levante non è venuto a mancare nemmeno dopo la sua scomparsa, avendo la Fondazione e Bianca Maria Zetti Ugolotti dedicato numerose attività all'opera di Italo Zetti in relazione a Sestri Levante, tra cui l'esposizione di “Sassi di Liguria” organizzata dal dott. Francesco Prete, in qualità di presidente dell'Azienda Autonoma di Soggiorno, in collaborazione con il Cral - lavoratori della FIT Ferrotubi, le pubblicazioni (Taccuini di lavoro n°14 “Buste paga d'autore E.M. Raffo” , 2008, “Italo Zetti, i colori del mare e il segreto dell'isola” ed. Gammarò, 2013) e la mostra “Lavora il mare nel mio silenzio” presso la galleria Il Vicolo di Genova, un dialogo tra “Sassi di Liguria” e le opere di Alfredo Gioventù 2006.
Scrive Alberto Longatti a proposito del rapporto di Italo Zetti col lavoro: “La sua è una generazione che ha reso l'impegno professionale un presupposto di moralità, (...) credendo nel lavoro come in un personale sforzo di imprigionare il tempo. Nella xilografia non si possono cancellare le disattenzioni, mascherare l'imperizia; si esigono sincerità, sicurezza di mano, progettazione rigorosa ed esecuzione attenta”.
Il 27 dicembre alle 16.00, in sala Bo si aprirà la manifestazione con un incontro per approfondire la conoscenza di Italo Zetti e la riflessione sul valore dello sguardo dell'artista su Sestri L. con la presenza di Bianca Maria Zetti Ugolotti che ha mantenuto vivo, in questi anni, il rapporto con Sestri levante ed ha dedicato l'attività della Fondazione alla divulgazione del valore artistico ed artigianale della xilografia ma anche al ricordo ed alla valorizzazione del lavoro del marito a Sestri L. con l'intreccio di rapporti personali ed artistici. Il contributo di Anty Pansera, critico d'arte e del design, conoscitrice esperta di arti applicate, legata da rapporti professionali e di amicizia a Bianca Maria Zetti Ugolotti, Alfredo Gioventù e Bruno Munari accomunati dall'attenzione e dalla passione per i sassi della spiaggia di Riva Trigoso, sarà affiancato dal direttore scientifico del Musel Fabrizio Benente, dall'artista Alfredo Gioventù e dal sindaco di Sestri L. Valentina Ghio.
In mostra al terzo piano di Palazzo Fascie una collezione di ex – libris preceduti da tavole didattiche su xilografia e storia dell'ex – libris provenienti dalle esposizioni al Museo del Paesaggio di Maenza ed alla Galleria della Bibliotheca Angelica di Roma. La varietà di temi, dovuta alla committenza di bibliofili è accomunata dalla preziosità tecnica della composizione e dell'esecuzione tecnica che si potrà apprezzare anche grazie alla proiezione di ingrandimenti sullo schermo adiacente. Alberto Longotti sottolinea così la preziosità degli ex – libris di Zetti: “Astrale, dicevamo, la sensazione che emana da questi piccoli rettangoli di carta, in cui l'autore si è divertito a incorniciare quello che è già in cornice, o ad impaginare le figure con consumata perizia. E ovunque, sempre, decorativo, nel senso alto del termine: ogni sua raffigurazione è come un emblema araldico”.
A sette anni dalla mostra “Lavora il mare nel mio silenzio” si presentano, alla Torre dei Doganieri con “Italo Zetti e Alfredo Gioventù _ di sasso in sasso”, gli esiti di un dialogo mai interrotto tra la ricerca di Alfredo Gioventù ed il lavoro di Italo Zetti.
Vicinanza riconosciuta molti anni addietro da Bianca Maria Zetti Ugolotti che vide nell'opera di Gioventù una continuità con l'opera del marito, une sensibilità affine per il valore simbolico del sasso, per la ricerca grafica e materica “artigianale” per il bisogno di “togliere peso alla gravità della pietra”. I pensieri di Vanni Scheiwiller e Roberto Sanesi sulla ricerca di Italo Zetti riguardo i “Sassi di Liguria” ci introducono alle similitudini nel lavoro dei due artisti: “Nelle Schegge e nei Sassi di Liguria ci sono, è vero, un'essenzialità, una corposità, una razionalità geometrica esemplari: un ricercatore in perenne evoluzione, un artigiano rinascimentale partecipe insieme di avanguardia e tradizione” “Infine il ritorno a forme stabili i sassi, (…) ma sempre domina l'ansia di definire un non definibile, di togliere peso alla gravità della pietra. Zetti vi riesce non sciogliendo in materia informe il suo soggetto ma per via di trasparenza ed esattezza”. In mostra grandi xilografie a colori della serie “Sassi di Liguria” ed opere di Alfredo Gioventù dedicate al rapporto grafico e coloristico tra i sassi delle nostre spiagge.
Breve biografia di Italo Zetti
Italo Zetti nasce a Firenze nel 1913 e frequenta l'Istituto d'Arte; nel 1929 inizia l'attività professionale come xilografo e frequenta circoli artistico letterari fra cui il gruppo futurista di Thayaht. Nel 1937 si trasferisce a Milano nell'edificio di via Rugabella 9 dove vivono e lavorano molti artisti ed intellettuali quali Marini, Sinisgalli, Bottoni, Cantatore. Nel dopoguerra è tra i fondatori della rivista “La giostra” con Giorgio Strehler ed altri. Nel 1951 inizia una lunga collaborazione con la Triennale di Milano e sperimenta, in questi anni, vari settori delle arti applicate ma la sua attività preminente rimarrà sempre la xilografia. Del 1960 le prime xilo a colori, in tirature limitate su pregiate carte giapponesi. Nel 1967 inizia l'illustrazione dell'opera omnia di Macchiavelli e si allontana sempre più frequentemente da Milano prediligendo Sestri Levante e Casore del Monte. Nel 1970 inizia la serie di grandi xilo “sassi di Liguria”, tema che diventa oggetto quasi esclusivo della sua ricerca, anche nell'intensificata attività pittorica, per gli anni successivi e che presenta la prima volta alla Biennale Internazionale della Grafica di Firenze.
Muore nel 1978 a Casore, lì è sepolto e lì sono conservati l'archivio, la biblioteca e le molte memorie della sua vita.
Oggi la Fondazione Italo Zetti continua ad avere la sede legale e amministrativa a Milano, ma opera principalmente in due sezioni distaccate: la prima è a Parma, nello stabile della famiglia Ugolotti dove si trovano, debitamente catalogati, l’archivio di Italo Zetti e un consistente patrimonio librario e documentale su ex libris e stampe d’arte. La seconda è a Casore del Monte (Pistoia), paese d’origine della famiglia materna dell’artista, dove l’antica Cappellania, oltre a molte opere sue, ospita una raccolta di oggetti d’artigianato moderno e della civiltà contadina assemblati negli anni dai coniugi Zetti con vera passione collezionistica, tanto da meritare il nome di “Casa della xilografia e della memoria artigiana”.
Programma del 27 dicembre 2013
- ore 16.00, sala Bo: incontro sulla figura di Italo Zetti e sul suo rapporto con Sestri Levante, con:
Bianca Maria Zetti Ugolotti (presidente della Fondazione Italo Zetti),
Anty Pansera (critico d’arte, presidente Dcomedonna ed Isia di Faenza),
Fabrizio Benente (direttore scientifico del Musel),
Alfredo Gioventù (artista, progetto ArTura _ Territori tra Arte e Natura),
Valentina Ghio (sindaco di Sestri Levante);
- ore 17.15, Musel: apertura della mostra Italo Zetti _ Ex –libris
- ore 18.00, apertura mostra Italo Zetti e Alfredo Gioventù _ di sasso in sasso, Torre dei Doganieri _ aperitivo