Leitmotiv

  • VISIVA

Informazioni Evento

Luogo
VISIVA
Via Assisi 117, Roma (zona San Giovanni) 00181, Roma, Italia
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Date
Dal al
Vernissage
11/01/2014

ore 18.30

Generi
arte contemporanea, collettiva

La mostra, organizzata da Orizzonte contemporaneO, ha origine dall’assunto che il leitmotiv, derivante dal mondo musicale ma successivamente mutuato ed esteso ad altre discipline artistiche quali il cinema o la letteratura, possa avere valenza ed esistenza anche nelle arti visive.

Comunicato stampa

Sabato 11 gennaio alle ore 18,30 si inaugura la collettiva Leitmotiv, che proseguirà fino al 17 gennaio, presso lo spazio espositivo Visiva – La città dell’immagine, nel quartiere Tuscolano di Roma, in un’ex zona industriale recentemente riqualificata e divenuta una vera e propria fabbrica della cultura contemporanea in piena fase di incremento.
La mostra, organizzata da Orizzonte contemporaneO, ha origine dall’assunto che il leitmotiv, derivante dal mondo musicale ma successivamente mutuato ed esteso ad altre discipline artistiche quali il cinema o la letteratura, possa avere valenza ed esistenza anche nelle arti visive.
Nella carriera di un artista non è difficile - anzi è pressoché certo -, che vi sia un leitmotiv che si può identificare con un segno grafico, gestuale, una tematica, una simbologia, una tecnica, un elemento compositivo, un oggetto che concorre alla microstruttura interna dell’opera. Ma il leitmotiv, ragionando su una struttura generale, è in grado di rivelare l’autore stesso. Il leitmotiv “visivo” difatti enuncia l’artista stesso, che al pari di ogni personaggio narrativo, ha un potenziale di universalità e dichiara motivi che ricorrono nella sua poetica, o ancor meglio, il leitmotiv è la manifestazione della poetica stessa.
Ogni autore, in mostra presso gli spazi di Visiva, esibirà il proprio Leitmotiv. E così, Filippo Canesi esporrà le sue ripetizioni consistenti in linee curve, superfici levigate, facendo tornare più volte il motivo dell’inarcatura iperbolica, perché la materia non vuole capitolare all’immobilità. Le striature sul marmo e i legni, denunciano la ricerca di movimento indotto che Canesi insegue fin dagli inizi della sua ricerca artistica, che è il leitmotiv principe di tutti i suoi lavori.
Il motivo ricorrente del collettivo Chomsky_4 sta innanzitutto nello stesso modus operandi, una ritualità che si fa presente ad ogni nuova creazione: un membro del gruppo inizia l’opera, e man mano, a turno, gli altri componenti del collettivo innestano il loro frammento pittorico, dando così vita ad un’unica opera, che è la risultante delle loro diverse, ma affini creatività. Leitmotiv è al contempo la gestualità tramutata in segno fitomorfo e pulsionale, commisto agli elementi pop e metropolitani.
Franco Cisternino raffigura la sua personale poetica del fanciullino riportando alla coscienza l’epoca dell’infanzia, spesso caduta in oblio in età adulta. Il bianco e nero degli infanti, nei dipinti di Cisternino, colloquia costantemente con un mondo esterno a colori, e talvolta è il colore stesso che è spalmato sulla pelle e sulla superficie del piano pittorico quasi fosse, quest’ultimo, un vetro a separare il nostro mondo e quello della rappresentazione.
L’elemento tecnico che maggiormente contraddistingue Margherita Saccà è la sabbia, più che ricorrente onnipresente, ed ha la stessa valenza e funzione della firma, dell’autoaffermazione, dell’ “io sono qui”. Le figure femminili in pose raccolte, il vetro, il vortice, l’albero spoglio, gli oggetti inanimati istoriati ad un palmo di naso, sono tutti elementi che cooperano ad enunciare la poetica di Saccà.
In Mario Tricomi il rosso ha una ripetizione costante, come anche le tematiche, anzi la tematica dell’individuo versus se stesso e la società vista nelle sue sfaccettature.