Vittorio Buratti – La Natura in Casa
“Una casa e’ una casa, e’ una casa, e’ una casa. Identità, passato, memoria presente, evoluzione nei tempi. Carattere dell’individuo, di un insieme, figlia del pensiero dell’architettura di chiunque, dove anche la più piccola e voluta presenza diventa una storia. Un gesto.
Comunicato stampa
Sabato 25 gennaio dalle ore 19.00, presso lo showroom SPACEinteriors di Bologna, in collaborazione con la Galleria 42 Contemporaneo di Modena, inaugura la mostra personale di VITTORIO BURATTI intitolata "La natura in casa" a cura di Massimo Cotto e Marco Mango. "Una casa e' una casa, e' una casa, e' una casa. Identità, passato, memoria presente, evoluzione nei tempi. Carattere dell'individuo, di un insieme, figlia del pensiero dell'architettura di chiunque, dove anche la più piccola e voluta presenza diventa una storia. Un gesto. Tutto ciò che occupa uno spazio all'interno di essa, sia una misura di progettazione consapevole e funzionale o solamente emozionale da una diversa direzione al suo contenuto, per un altrove che come le betulle di Buratti si interrogano sul ritmo della natura portando l'ambiente domestico a riflettere sulla sofferenza dell'ambiente natura per un amore sempre più lontano. Un quadro, una sedia, un tavolo, un divano, un vaso, una lampada, sono una presenza da vivere, da osservare, da dimenticare per poi ritornare attraverso il loro spirito che ci e' stato trasmesso ad essere qualcosa di unico e irripetibile". (Marco Mango). Vittorio Buratti è un prodigio di innocenza. Si avvicina alle tele come un bambino alla vita. Le sue opere non conoscono corruzione, come se l’artista centese vivesse in un universo a parte, dove le uniche storture accettate sono quelle dei chiodi che reggono il quadro, perché a volte è una lieve imperfezione a dare il tocco finale. La natura che anima i suoi quadri è restituita al suo antico e primigenio splendore ed è per questo che i lavori di Buratti sono guidati da una forza invincibile, sono luce e suono, sono il mondo che canta. È bello sapere che esistono persone come lui, che vivono dentro un quadro e che non hanno altra cornice che quella della purezza, della musica che non si arresta e si moltiplica all’infinito, come una nenia perfetta, come un canto circolare che lega indissolubilmente il Creato e il Creatore, nel senso sia di artista che di Dio". (Massimo Cotto - it.wikipedia.org/wiki/Massimo_Cotto)