Solares Alejandrina – Memento mori
Solares Alejandrina espone una nuova serie di opere dal titolo “New balloonhandwritting blue” opere che sviluppano le mie ultime ricerche pittoriche tra segno grafico e poesia visiva.
Comunicato stampa
Solares Alejandrina espone una nuova serie di opere dal titolo “New balloonhandwritting blue” opere che sviluppano le mie ultime ricerche pittoriche tra segno grafico e poesia visiva. La serie pittorica è composta da otto opere, a completamento del percorso espositivo sono state scelte ed inserite altre due opere”: un libro d’artista/libro oggetto dal titolo “ho scritto più volte io morirò” e una video performance dal titolo “ANXIETY”.
Il percorso espositivo sviluppa e indaga la frase “io morirò” dal quale nasce l’idea del titolo della mostra.
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Inaugurazione della mostra Domenica 26 Gennaio 2014 ore 18.
Opere in mostra dal 26 Gennaio 2014 al 4 Febbraio 2014
Presso Circuiti Dinamici, via Antonio Giovanola, 19c Milano.
Il lavoro esposto è parte di un percorso di ricerca che coinvolge l’esplorazione e l’indagine di aspetti legati al corpo malato, alla sofferenza e alla minaccia di morte. Oltre alle opere della serie pittorica “New balloonhandwritting blue” il visitatore troverà esposto un libro d’artista e una video performance. Concettualmente questi lavori sono in relazione con la lunga catena di esperienze che troviamo nella storia sotto la definizione di "Memento Mori".
L’artista Solares Alejandrina nel suo lavoro crea opere astratte e concettuali. I suoi lavori sondano la vita, la esplorano in modo ambiguo insieme ai confini invisibili del corpo, analizzano la precarietà della vita perché è una qualità universale della natura umana, attraverso il confronto con argomenti come; la morte, la sofferenza, la malattia e il dolore fisico.
I suoi ultimi quadri combinano la densità concettuale di una forza narrativa iconica sottile con la scrittura, nelle sue opere compare la presenza simultanea di scrittura e d’immagine, su un'unica superficie. Segni calligrafici si intrecciano con immagini, entrambi hanno un valore di simbolo occulto o di frammenti testuali arcani, l'immagine appare come un groviglio ma potrebbe anche essere letta come un tessuto o una serie di canali / filamenti. Le sue opere evocano l'impressione e la reminiscenza dei graffiti e delle iscrizioni come le epigrafi.
Nelle opere “new balloonhandwritting blue” la frase “io morirò”, in lingua italiana, fluisce attraverso la superficie della tela e crea una sorta di cartografia di segni, il lavoro è basato su una scrittura magica che aspira a mettere lo spettatore di fronte all'importanza del suo essere qui e ora (hic et nunc). La frase appare come un ripetersi ovvio del fatto che un giorno la nostra vita avrà fine, comparendo con forme ossessive e ripetitive dando l'impressione che sia l'unico modo per l'artista di lenire l'angoscia del confronto con la vita, la modalità della frase scritta ripetutamente assume in queste opere la funzione di una "sorta di meditazione" ed di una "sorta di anestesia".
Solares definisce queste opere in questi termini:
“Penso che oggi il confronto con la precarietà del corpo sia sempre più difficile soprattutto ora che siamo immersi nella tecnica e non c’è un confine tra naturale e artificiale; attualmente la morte è divenuta un tabù e siamo angosciati dal confronto con il dolore fisico, la sofferenza, i patimenti e la malattia. Nel mio lavoro sono questi argomenti che costituiscono il tema centrale delle mie opere perche penso che affrontare queste tematiche contribuisca in modo determinante nella crescita dell'individuo e nella sua felicità; in tal senso le mie opere sono un modo per trovare coraggio ed una reazione per non svuotare la vita, che è sempre una cosa grandiosa”.
“Penso che le persone, attraverso le esperienze positive o negative e l'ambiente circostante creino la loro vita; le mie opere ricordano che senza nessuna eccezione la morte arriverà, senza differenza di sesso o colore della pelle, di nazionalità e di classe sociale, ricordando l’uguaglianza tra uomini, il mio lavoro sottolinea quanto sia importante rispettare e riconoscere il valore della vita. Ballonhandwritting blue rammenta che moriremo e nel farlo evidenzia che siamo vivi, prospettandoci la possibilità di fare qualcosa di bello oggi con la nostra vita, per noi e per gli altri”.
Solares Alejandrina Josefina, Libro d’Artista “Ho scritto più volte …. io morirò”, 2006-12, Unico esemplare, Argilla cruda, tessuto e tecnica mista, dimensioni variabili (libro aperto cm) (Chiuso cm 35 x 30 x 70h), Peso 2kg .
Questo è un libro scultura, composto da più pezzi unici che potremmo definire come “pagine”.
Si tratta di un oggetto tridimensionale che non si presta alla manipolazione. L’artista affida il proprio messaggio scritto a una superficie precaria, una frase scritta con il carbone su una superficie simile alla terra.
Il lavoro assume una riflessione sul nostro stesso esistere, la vita umana si presenta fatta di poesia e di piacere, ma anche di pericolo, di costante precarietà, di mancanza di pace. L'unico modo per lenire l'angoscia della lucidità nel confronto con la vita, anche in questo lavoro le viene concesso dall'agire, nell'applicazione al fare artistico, è in queste condizioni che si svolge il lavoro, la modalità di una frase ripetutamente scritta le serve a creare “come” una sorta di meditazione e, al contempo, una anestesia.
Solares Alejandrina, Video performance “Anxiety”, 2008-2013 (riprese e montaggio video del 2008/2011- elaborazioni audio del 2013), videoinstallazione in loop, video, colore, sonoro, rumori, durata 1minuto 30 secondi. Montaggio realizzato con windows movie marke, power director e media show. Presentazione: proiezione in scala reale, Documentazione video.
Un tentativo di materializzare una realtà interiore come l’angoscia, la disperazione, la minaccia, l’inquietudine e il turbamento, operata attraverso la manipolazione del video. L'artista si autoriprende con una videocamera, realizza una videoperformance, l’opera si inserisce nella tematica dell’autoritratto. Il video è trattato con distorsioni, ibridazioni e mutazioni. Le immagini provengono dalle riprese fatte direttamente dall’artista nella sua abitazione. Il sonoro è frutto di collage musicali prodotti con un organo insieme a rumori registrati con il cellulare e rielaborati al computer. Il lavoro è frutto di una commistioni di linguaggi.
Sinosi: Il video pone l’osservatore davanti al mistero e alla paura di un evento, attraverso una miscela di realtà e fantasia.
Attraverso questa opera Solares tenta di far emergere una realtà-mondo interiore connotata da inquietudine, turbamento e disperazione, condizione intensa emozionale che in determinate condizioni e situazioni entra a far parte della vita delle persone. Il video crea nell’osservatore attraverso la manipolazione dell’immagine e l’atmosfera che evoca insieme al suono una situazione di coinvolgimento, l’osservatore si interroga e nello stesso tempo percepisce l’inquietudine, l’ansia e l’attesa di un evento temibile. Il video si chiude senza colpi di scena e senza risolvere il dilemma.
In questo lavoro Solares riprende il tema dell’Autoritratto ma mostra perdita d’interesse nella rappresentazione del soggetto, perchè entrano in campo parole come morte, dolore, sofferenza, malattia, sopravvivenza, tempo. Durante tutta l’opera l’artista mette in scena l’inquietudine e la sofferenza umana, utilizzando l’immagine manipolata tenta di dar vita a forti stati esistenziale che sembrano sfociare nella disperazione, nell’opera la protagonista compie gesti ripetitivi e ossessivi che sembrano essere dei tentativi di modifica del suo spazio esterno/interno, tutti i movimenti ed i gesti che compie cercano di far emergere i bisogni profondi che il dolore mette in campo; di autocorrogersi, di crescere e di trasformare il rapporto percettivo con gli eventi stessi che producono la loro sofferenza.
In questo video l’artista sviluppa un suo forte interesse per la parte emozionale del suono, il desiderio è quello di trasformare il suono in immagine, con sperimentazioni sul suono e sulla capacità del suono di illustrare l'immagine e viceversa.
Le opere che troverete esposte in questa mostra si basano su queste ultime ricerche personali.