Montserrat. Opere maggiori dell’Abbazia
Il progetto presenta per la prima volta raccolte in un unico evento, le opere dal grande valore storico-artistico provenienti dal Monastero benedettino di Montserrat, località a pochi chilometri da Barcellona, in Catalogna.
Comunicato stampa
Montserrat. Opere maggiori dell’Abbazia è il titolo della grande mostra che il Forte di Bard, principale polo culturale e turistico della Valle d’Aosta, ospiterà dal 31 gennaio al 2 giugno 2014. Il progetto presenta per la prima volta raccolte in un unico evento, le opere dal grande valore storico-artistico provenienti dal Monastero benedettino di Montserrat, località a pochi chilometri da Barcellona, in Catalogna.
In mostra cento capolavori, dal Romanico al Barocco, dall’Impressionismo all’Avanguardia, con omaggi particolari all’arte italiana e alla pittura antica spagnola. Tra le opere esposte spiccano il San Gerolamo di Caravaggio, le tele di Gianbattista Tiepolo, Luca Giordano, Francesco Solimena, Andrea da Salerno, Pedro Berruguete, Marià Fortuny, Rembrandt e due capricci di Luigi Rossini mai esposti. A questi si aggiungono altri grandi maestri della storia dell’arte: Monet, Degas, Pisarro, Sisley, Rouault, Chagall, Braque, Marini, Hartung, Rusiñol, Picasso, Dalì, Tàpies, Poliakoff, Chanko, Le Corbusier e Subirachs.
La mostra vede il prezioso contributo oltre che dei curatori, Josep de C. Laplana e Gabriele Accornero, e degli assistenti alla curatela, Raul Magi e Chantal Cerise, anche del Priore della Comunità Monastica di Bose, Enzo Bianchi, e dell’Abate di Montserrat, Dom Josep Maria Soler. Il progetto riveste accanto alla rilevanza artistica e culturale anche un pregnante significato in relazione alla vicinanza tra le regioni autonome della Catalogna e della Valle d’Aosta e tra Spagna e Italia.
Il Monastero
Il Monastero benedettino di Montserrat (letteralmente Monte Seghettato) è situato a venti chilometri ad est di Barcellona ad un’altitudine di 720 metri. Fondato nel 1025 per commemorare l’apparizione della Madonna sul monte omonimo, fu distrutto dalle truppe napoleoniche nel 1811 e ricostruito una trentina di anni dopo, esattamente come avvenne per il Forte di Bard. Attualmente ospita una comunità di monaci ed è meta di pellegrinaggi per venerare la Moroneta (la Madonna Nera), una scultura romanica in legno del XII secolo, protettrice della Provincia della Catalogna.
Nel Medioevo (marzo 1522), San Ignazio di Loyola, cavaliere convertito, venne a Montserrat per deporre la sua spada ai piedi della Vergine, passarvi una veglia d'armi e cominciarvi la sua nuova vita. Nel 1811, con la "guerra del Francese", chiesa e monastero furono completamente distrutti dai soldati di Napoleone, e i monaci costretti a fuggire; durante la guerra civile spagnola (1936-1939), 23 monaci furono massacrati. Oggi il santuario, ricostruito sontuosamente e attorniato da un vastissimo complesso di edifici in gran parte adibiti per l'alloggio dei pellegrini, è conosciuto in tutte le parti del mondo e secondo le ultime statistiche, ogni anno pellegrini e turisti superano il milione.
Uno degli edifici del vastissimo complesso ospita il Museo di Interesse Nazionale di Montserrat, il cui principale compito è quello di esporre e divulgare il patrimonio artistico e archeologico catalano e di molte altre scuole giunte fino qui grazie alle diverse donazioni private avvenute negli anni.
La mostra
Il percorso espositivo si snoda nelle sette sale delle Cannoniere del Forte e presenta vari ambiti e aspetti della Storia dell’Arte, dal Medioevo fino ad arrivare ai giorni nostri.
Sala 1. Dal Romanico al Barocco
La sala è essenzialmente dedicata all’arte italiana con i capolavori di Andrea da Salerno, Caravaggio con il “San Gerolamo”, Luca Giordano, Francesco Solimena, Giambattista Tiepolo e due capricci di Luigi Rossini mai esposti all’estero fin ora.
Sala 2. Montserrat e la Pittura antica spagnola
La sala è dedicata in parte alla Madonna di Montserrat con una statue di origine romanica e due oli su tela. Uno spazio audiovisivo sarà interamente dedicato alla conoscenza del Monastero. Inoltre la sala ospiterà il capolavoro di Pedro Berruguete “La nascita della Vergine” e un meraviglioso frammento di affresco con “L’allenamento dei cavalieri”.
Sala 3. Realismo, Impressionismo e Naturalismo
In questa sala si potranno ammirare le opere di pittori importanti spagnoli come Ramon Altì Alsina, Joaquim Vayreda, Romà Ribera e Francesi come Claude Monet, Alfred Sisley, Camille Pissarro ed Edgar Degas.
Sala 4. Arte moderna
La sala ospita i capolavori degli Spagnoli Santiago Rusinol, Ramon Casas, Julio Romero de Torres e dionis Baixeras.
Sala 5. Arte post moderna
Ancora una sala con i famosi quadri di Joaquim Mir, Isidre nonell, Hermen Anglada-Camarasa, Ricard Canals.
Sala 6. Dal novecento all’Avanguardia
In questa sezione i primi capolavori di Pablo Picasso, le opere di Joaquim Sunyer, un grande quadro di Salvador Dalì e le opere di George Rouault, Serge Poliakoff e Sean Scully.
Sala 7. Disegni moderni e contemporanei
I disegni appartengono ai pittori già incontrati lungo il percorso consentendo al visitatore un ulteriore approfondimento dei contenuti. Le opere appartengono a Canals, Casas, Nonell, Picasso, Juan Gris, Dalì, Joan Mirò e Antoni Tàpies.