Renato Guttuso – Pittura senza tempo
La Galleria de’ Bonis, punto di riferimento per lo studio e il mercato di Renato Guttuso (1911-1987), dopo il progetto monografico presentato sul palcoscenico internazionale di “ArteFiera” a Bologna, propone, nel suo spazio di Reggio Emilia (V.le dei Mille, 44/B), due ricche esposizioni dedicate al Maestro di Bagheria.
Comunicato stampa
La Galleria de’ Bonis, punto di riferimento per lo studio e il mercato di Renato Guttuso (1911-1987), dopo il progetto monografico presentato sul palcoscenico internazionale di “ArteFiera” a Bologna, propone, nel suo spazio di Reggio Emilia (V.le dei Mille, 44/B), due ricche esposizioni dedicate al Maestro di Bagheria.
Le mostre, in programma dal 1 febbraio al 20 febbraio 2014 e dal 22 febbraio al 13 marzo 2014, ripercorreranno la storia di Guttuso e, attraverso il suo sguardo, i cambiamenti della società italiana, della quale è stato interprete e poeta.
Opere scelte, fra cui pezzi rari e preziosi, per meglio conoscere le diverse fasi della sua ricerca e la ricchezza tematica della sua pittura.
In mostra, dipinti ad olio su tela rappresentativi di ogni decennio e di ogni soggetto caro all’artista: intense nature morte, figure, luoghi amati e moderne scene di genere. Ampio spazio sarà dedicato ad opere coeve ai grandi pezzi museali, come “La crocifissione” (Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma) e “La spiaggia” (Galleria Nazionale, Parma): non solo studi preparatori, ma anche opere finite, parte di un preciso percorso di studio ed approfondimento.
Non mancheranno, inoltre, chicche e perle curiose: un bozzetto per un costume teatrale con un campione di stoffa appuntato a fianco (nota per il costumista) ed un autoritratto ideale, nel quale compaiono solo una mano dell’artista, la sua tavolozza ed una rosa, enigmatico rebus della sua personalità. Per finire, quattro opere della serie originale dalla quale sono stati realizzati i suoi famosi Tarocchi ed una selezione di chine e disegni su carta, per analizzare i diversi approcci di Guttuso alla figura.