Simonetta Fontani – Anima e materia
Mostra personale “Anima e materia” – pittura e grafica – dell’artista fiorentina Simonetta Fontani.
Comunicato stampa
Nell'ambito di “Artisti e Autori alla Giubbe Rosse”, avrà luogo nello storico Caffè Giubbe Rosse di Firenze (Piazza della Repubblica 13/14) la mostra personale “Anima e materia” - pittura e grafica - dell'artista fiorentina Simonetta Fontani, dal 1 al 21 febbraio 2014.
Sarà inaugurata sabato 1 febbraio alle ore 17.00 con interventi di Jacopo Chiostri, giornalista e scrittore, Antonella De Pascale, arte terapeuta e scrittrice, Roberta Fiorini, critico d’arte e organizzatrice di eventi. Servizio fotografico di Irina Kosolova.
Simonetta Fontani è nata a Firenze,vive e lavora a Prato.
Dagli anni Duemila svolge un' intensa attività espositiva effettuando numerose personali in sedi pubbliche ed esponendo in rassegne e concorsi nazionali e internazionali, riscuotendo significativi riconoscimenti. Ha esposto a “Casa Italia” nel 2008 in occasione dei Giochi Olimpici di Pechino e nel 2010 per i giochi Olimpici invernali di Vancouver, ed è stata selezionata per una rassegna a Luxor (Egitto) nel 2013.
Ha partecipato alle fiere di Parma,Reggio Emilia, Longarone, Forli, Arezzo, Scandiano (Modena), Mischi in Bielorussia e Bratislava e più recentemente a quelle di Agrigento e di Palermo. I suoi lavori si trovano in collezioni private e pubbliche in Italia e in diversi Paesi stranieri (Brasile, Cina, Croazia, Francia, Marocco, Scozia, Stati Uniti) e in particolare a Roma nella sede del C.O.N.I. e delle Poste Italiane, nella Pinacoteca del Comune di Soliera, nella Chiesa S.Maria dell' Assunta a Scopoli (Perugia), nella Chiesa di S.Martino a Prato, alla Pro Loco di Sofignano (Prato), nelle sedi dei Comuni di Capraia e Limite, Capodimonte (Viterbo), Vaiano, Pontassieve e Campi Bisenzio; in Brasile nell' Ambasciata di Salvador e nella Chiesa di Rembepe.
Come ha scritto Roberta Fiorini: “Alla bellezza e luminosità dei nudi quanto dei ritratti si contrappongono fondi spesso bui, agitati da elementi di una narrazione che tocca anche i toni delle connessioni inconsce. Una pittura materica che predilige i contrasti forti anche nella tavolozza per accentuare quella che appare quasi una sorta di smarrimento della figura in rapporto al suo spazio scenico e a trasmettere dunque una sottile inquietudine. I suoi temi ci inducono a riflessioni sul disagio esistenziale anche se i loro protagonisti 'indossano' la disinvolta nudità di un corpo giovane esaltando l'armonia e la plasticità delle forme ma, di fatto, piegandone la versatilità ad interpretare nella tensione fisica di prospettive spesso coraggiose quella psicologica di equilibri 'spesso' difficili.”