Rivolte Rivoluzioni Proteste
«La rivoluzione non andrà in televisione» si cantava negli anni ’70. Oggi le rivolte esistono solo se hanno visibilità. Tre voci molto diverse – l’antropologo Alberto Salza, il rapper Ensi, il writer e calligrafo Luca Barcellona e il performer Matteo Alp King – si confrontano su quel complesso incastro di pulsioni e comportamenti che è la protesta. Modera Fabrizio Vespa.
Comunicato stampa
«La rivoluzione non andrà in televisione» si cantava negli anni ’70. Oggi le rivolte esistono solo se hanno visibilità. Tre voci molto diverse – l’antropologo Alberto Salza, il rapper Ensi, il writer e calligrafo Luca Barcellona e il performer Matteo Alp King – si confrontano su quel complesso incastro di pulsioni e comportamenti che è la protesta. Modera Fabrizio Vespa.
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Alberto Salza, antropologo, ha compiuto numerose missioni scientifiche sul campo, dal Sudafrica al Belize, dalle Montagne Rocciose canadesi allo stretto di Bering. Ha collaborato con università, organizzazioni umanitarie e istituzioni. Scrive su diverse riviste scientifiche e divulgative, fra cui “Le Scienze”, “D di Repubblica”, “Focus” e ha pubblicato, fra gli altri, Eliminazioni di massa. Tattiche di controgenocidio (con Elena Bissaca, Sperling & Kupfer,2012), Surviving. Istruzioni di sopravvivenza individuale e di gruppo (con Enzo Maolucci, Michele Dalla Palma, Hoepli, 2010), Niente. Come si vive quando manca tutto. Antropologia della povertà estrema (Sperling & Kupfer, 2009), Sudafrica (White Star, 2007) e Atlante delle popolazioni (UTET, 1997).
Ensi (all’anagrafe Jari Vella), rapper, si avvicina alla cultura hip-hop intorno al 2000, quando con il fratello Raige e alcuni amici passa i pomeriggi in un garage ad ascoltare un vecchio giradischi. Inizia così a scrivere i primi testi e a dedicarsi al freestyle. Nel 2004, a soli 16 anni, partecipa a una battle e arriva in finale facendosi un nome nella scena, tanto che il video della sua vittoria storica contro Kiffa conta centinaia di migliaia di view su Youtube. Quella stessa estate partecipa al Tecniche Perfette, tra le più importanti competizioni a livello nazionale, vincendo a pari merito con Mondo Marcio dopo un’incredibile sfida di oltre mezz’ora. Con il fratello Raige e l’amico Rayden forma il trio ONEMIC, con cui, insieme al collettivo Dynamite Soul, compone il primo lavoro discografico, un promo di cinque tracce. Nel 2005 esce il primo disco ufficiale dei ONEMIC Sotto la cintura. Nello stesso anno, vince il 2THEBEAT, campionato italiano di Freestyle.
Le battle nelle serate bolognesi e le finalissime in Salento hanno consacrato ENSI come una delle realtà più importanti della nuova generazione e sono entrate nella leggenda del movimento hip-hop italiano. Dopo un anno di pausa per motivi familiari, nel 2008 pubblica lo street-album album Vendetta, il primo disco solista autoprodotto. Parallelamente alle numerose date live, Ensi inizia a collaborare con Big Fish e il suo collettivo/etichetta Doner Music, con cui escono diversi progetti: Vendetta Reloaded, Donercore, Terrone eD Equilibrio. Nel 2011 esce l’attesissimo secondo album dei ONEMIC Commerciale, che porta il gruppo agli Mtv Days.
Nel 2012, Ensi entra ufficialmente a far parte di Tanta roba, etichetta indipendente fondata da Guè Pequeno dei Club Dogo e DJ Harsh. Nell’attesa del primo disco ufficiale e della partecipazione a MTV SPIT (programma dedicato alle battle di freestyle e presentato da Marracash), Ensi è impegnato nel progetto Freestyle Roulette, una serie di video dedicati all’improvvisazione.
Luca Barcellona lavora a Milano come grafico e calligrafo freelance. Le lettere sono la componente principale per delle sue creazioni. Insegna calligrafia con l’Associazione Calligrafica Italiana e tiene workshop in varie città europee. L’intento del suo lavoro è quello di far convivere la manualità di un’arte antica come la scrittura con i linguaggi e gli strumenti dell’era digitale. Nel 2003 fonda, assieme a Rae Martini e Marco Klefisch il collettivo Rebel Ink, con il quale dà vita a d un’esibizionie live di calligrafia, writing e illustrazione. Nel 2009 ha lavorato per il Museo Nazionale di Zurigo, assieme al calligrafo Klaus Peter Schaffel, per realizzare la riproduzione fedele di un mappamondo di grandi dimensioni risalente al 1569, utilizzando la calligrafia con materiali originali (penna d’oca e inchiostri naturali). Fra i brand che hanno richiesto i suoi lettering ci sono Carhartt, Nike, Mondadori, Zoo York, Dolce&Gabbana, Sony BMG, Seat, Volvo, Universal, Eni. Fra le sue ultime esposizioni le collettive “Oscuro Scrutare”, presso la Galleria Patricia Armocida di Milano, il progetto “Some Type of Wonderful” a (Melbourne/Sidney) e “Don’t Believe the Type” (Den Haag). Oltre ad aver preso parte a numerosi progetti indipendenti, i suoi lavori sono apparsi in svariate pubblicazioni.
Matteo Zulian, in arte “Alp King”, è un artista poliedrico. Nasce nel 1985 a Rovigo, ma cresce artisticamente nella provincia di Torino, dove all’età di 18 anni entra in contatto con la cultura Hip Hop, alla quale si lega attraverso la pratica della Breakdance e del Rap. Nel 2005 conquista il primo premio individuale della sezione danza di gruppo, nella performance preparata insieme alla scuola Danza Condove al Teatro Nuovo di Torino. Nello stesso anno si esibisce per MTV T.R.L con il gruppo Wild What Crew. Condividendo la passione Hip Hop nella scena Torinese, Matteo scopre lo human beat box, disciplina vocale che, dopo quattro anni di pratica, lo vede impegnato in molte performance, sia in apertura di concerto che in combo con artisti underground di fama internazionale tra cui: DJ Premier, Donald Dee, Colle Der Fomento, Assalti Frontali e molti altri. Dopo 5 anni dedicati ad esperienze turistiche, parte per Londra alla conquista delle strade di Camden, Soho e Covent Garden, dove intrattiene i passanti come artista di strada utilizzando la tecnica dello human beat box. Le sue influenze musicali più delineate sono dub, drum’n bass, rock, Militant Rap e poetry rap. L’approccio con le tecniche di mixaggio sui giradischi risale al 2004 nello storico locale della collina torinese; il Randevouz di Pecetto. Luogo in cui sperimenta la passione per la musica in tutti i suoi generi e culture. Da quel momento inizia un cammino che farà di Matteo non solo un dj, un beatboxer e un rapper, ma il performer comunicativo italiano dallo stile multiplo e versatile. Ora Matteo utilizza la loopstation costruendo ed improvvisando brani live. Ha portato questa tecnica in un importante iniziativa chiamata Controvento Music Tour che in collaborazione con l’associazione “Libera” lo ha visto impegnato contro le mafie in un viaggio in bicicletta che, tra sport e musica, ha coperto tutta la penisola.
Fabrizio Vespa, giornalista, dj e voce storica di programmi RAI come Suoni & ultrasuoni e Rai Stereonotte, è il fondatore dell’agenzia Globular Prossima Comunicazione. Ha pubblicato con Espress edizioni, Mal di Torino (2012), L’altra Torino (con Marco Magnone, Edoardo Bergamin, 2011) e Torino True (2011).