Roberto Pace – Lo studio in vacanza + Il paradiso

Informazioni Evento

Luogo
ISTITUTO DI SANT'ANTONIO DEI PORTOGHESI
Via Dei Portoghesi 6, Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

da martedì a domenica ore 17-20

Vernissage
05/02/2014

ore 18

Artisti
Roberto Pace
Curatori
Francisco de Almeida Dias
Generi
arte contemporanea, personale

Al piano stradale “lo studio in vacanza” composto di cinque gruppi di opere: Alba manifesto, due tramonti, Acquaforte/acquadebole, pala con predella, finestre; nei sotterranei “Il Paradiso” riunisce e articola un insieme d’immagi scelte da serie in lavorazione che ricreano la luce.

Comunicato stampa

Il Rettore dell’Istituto Portoghese di Sant'Antonio in Roma,
Mons. Agostinho da Costa Borges
sotto il patrocinio di
S.E. l’Ambasciatore del Portogallo presso la Santa Sede
Dott. António de Almeida Ribeiro,

ha il piacere di invitare la S. V.

all’inaugurazione della mostra personale
Roberto Pace
Lo studio in vacanza(piano stradale) + Il paradiso(sotterranei)
Inaugurazione mercoledì 5 febbraio 2014dalle ore 18 (fino al 23 febbraio 2014)
Istituto Portoghese di Sant'Antonio in Roma
Via dei Portoghesi 6, 00186 Roma

Da mercoledì 5 febbraio 2014 (fino al 23 febbraio 2014), nei due livelli dell’Istituto Portoghese di Sant’Antonio (IPSAR), nel centro storico capitolino, tra l’Ara Pacis, il Pantheon e Palazzo Madama, sarà ospitata la mostra personale di Roberto Pace.

La mostra all’IPSAR, presenta al piano stradale “lo studio in vacanza” composto di cinque gruppi di opere: Alba manifesto 2011/2014, due tramonti2011/2014, Acquaforte/acquadebole 2014, pala con predella 1998/2014, finestre 2014; nei sotterranei “Il Paradiso” riunisce e articola un insieme d’immagini scelte da serie in lavorazione che senza soluzione di continuità ricreano la luce e indirizzano i sensi partendo dal desiderio di trascendenza del visitatore.

"Nelle mie mostre la luce fa sorgere continuamente delle linee attive tra opere pittoriche e loro visione. Il lavoro nello studio si ricostruisce di volta in volta all'esterno prescindendo dai luoghi. I quadri, la loro posizione, l'illuminazione e il punto d'osservazione sono ripensati in modo visionario, forzando la semplificazione formale in maniera inedita. L'astrazione miscela il vedibile trasformandolo in un paradiso terreno"

Roberto Pace (1956) espone dagli anni settanta, di lui si ricordano le partecipazioni alle mostre storiche "Le alternative del nuovo" 1980, "Anniottanta" 1985, “ Arte e alchimia” Biennale di Venezia 1986.Negli anni 80' ha mostrato regolarmente le sue opere alle Gallerie Salvatore Ala di New York / Milano e Ugo Ferranti di Roma.Dagli anni 90' la riflessione sui capisaldi dell'astrazione genera una riforma nell'uso dell'immagine e della sua lettura; da quel momento un'ipotesi figurale occupa il centro del suo lavoro: la luce, il tempo e l’indescrivibilità sono ripensati come dati formali da mettere in equilibrio in una nuova cornice percettiva.Dal 2002, con la mostra “Doppio3verso” alle Scuderie Aldobrandini a frascati (con Roberto Rizzoli), ha inizio il progetto espositivo film con sottotitoli, dovefilmindica il sottile strato di pittura ed evoca lo svolgersi temporale dell’immagine, econ sottotitoli la teoria scaturita da descrizioni percettive e non da contenuti.Dal 2010 è titolare della cattedra di grafica d'arte all’Accademia di Belle Arti di Roma, dopo avere insegnato incisione in quella di Bologna, ed è attivo nell’associazione culturale onlus “la porta blu”.

Ingresso libero da martedì a domenica, dalle 17.00 alle 20.00. Chiuso il lunedì.
www.robertopace.it