Maurizio Pierfranceschi – Cartoni Animali

Informazioni Evento

Luogo
CENTRO FRAU
Corso Porta Mare 8° , Ferrara, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
08/02/2014

ore 18

Contatti
Sito web: http://www.mauriziopierfranceschi.com
Artisti
Maurizio Pierfranceschi
Curatori
Elena Bertelli
Generi
arte contemporanea, personale

A Ferrara Pierfranceschi inaugura una personale di opere pittoriche su cartone, carta e legno curata da Elena Bertelli del centro studi Dante Bighi e Fabio Cafagna, dell’Associazione Arteco di Torino.

Comunicato stampa

A Ferrara Pierfranceschi inaugura una personale di opere pittoriche su cartone, carta e legno curata da Elena Bertelli del centro studi Dante Bighi e Fabio Cafagna, dell'Associazione Arteco di Torino. L’artista romano arriverà in città dopo una tappa a Bologna dove apre in questi giorni Attorno a Vermeer. I volti, la luce, le cose, mostra che lo vede protagonista, assieme ai maggiori nomi della pittura italiana contemporanea scelti da Marco Goldin.
Cartoni Animali, questo il titolo della mostra, è stata allestita in due location, l'Hotel Annunziata e Spazio Frau, che rappresentano ormai punti di riferimento per le esposizioni d'arte contemporanea in città.
La personale di Pierfranceschi, visitabile negli orari di apertura dei due locali, fino al 31 marzo 2014, raccoglie opere realizzate dall’artista negli ultimi cinque anni: carte di medie e grandi dimensioni, sculture lignee e video. Opere in cui “gli animali, se così li vogliamo chiamare – spiega l’artista – occupano soltanto piccole porzioni, sono frammenti di un universo ben più complesso, in cui il mondo animale sfuma in quello vegetale, si confonde con quello minerale e si dispone secondo una geometria organica fatta di macchie e profili liquidi.” Un processo simile a quello che connota la letteratura di Carlo Emilio Gadda e la musica di Miles Davis, due maestri ispiratori dell’opera di Pierfranceschi. Alcune righe tratte dal testo in catalogo sintetizzano il procedimento compositivo alla base dei lavori: “il gioco di continui slittamenti di campo al quale lo scrittore [Gadda] sottopone la narrazione, non contrasta con il meccanismo di sguardi, alternativamente ravvicinati e distanziati che Pierfranceschi mette in azione nei suoi cartoni. In lontananza essi appaiono come un saldo reticolo, un paesaggio con qualche figura antropomorfa o una composizione vegetale, ma se ci avviciniamo rimaniamo intrappolati fra i rami e siamo rapiti dal tenero ammiccare di qualche stravagante figura.”