Incontro con Piero Gilardi
Roberto Vidali, direttore editoriale della rivista “Juliet” presenterà il lavoro di Piero Gilardi. L’incontro verterà sul tema caro all’autore e da lui teorizzato anche in un libro: “Dall’arte alla vita, dalla vita all’arte”.
Comunicato stampa
Giovedì 20 febbraio 2014, alle ore 20.00, nella sede della Scuola del Vedere / Libera Accademia di Belle Arti, via Rittmeyer n 18, a Trieste, I piano, Roberto Vidali, direttore editoriale della rivista “Juliet” presenterà il lavoro di Piero Gilardi. L’incontro verterà sul tema caro all’autore e da lui teorizzato anche in un libro: “Dall’arte alla vita, dalla vita all’arte”. È prevista una proiezione commentata di diapositive e la proiezione di un videodocumentario sul PAV di Torino.
Seguirà una discussione aperta sugli argomenti toccati nella serata con la possibilità di chiedere ulteriori approfondimenti. Ad apertura di serata il brindisi sarà offerto da Girardi Spumanti.
Per ulteriori info: [email protected]
PIERO GILARDI Il termine “tappeto natura” viene usato dall’autore, per la prima volta, nel 1966, in una scheda di presentazione per la mostra da Sperone, a Torino. A partire dal 1985 affronta il problema delle nuove tecnologie e dei nuovi media con delle motivazioni sostanzialmente politiche-ideologiche, fino ad affrontare, poco dopo i postulalti dell’arte relazionale. Dal 2002 Piero Gilardi è ideatore, promotore e presidente dell’AcPav, struttura che dal 2008 ha aperto i battenti in via Giordano Bruno, a Torino. Questa fetta di natura, circondata dalla città, rappresenta il coronamento di quasi cinquant’anni di lavoro dell’artista, e nasce con l’intento di trasformare un luogo “inattivo e degradato” in un parco d’ecologia ambientale, sociale e mentale, capace di coinvolgere gli artisti contemporanei attraverso il suo funzionamento e il sostegno alle loro ricerche di forme innovative, in tutti i campi. Lo si potrebbe definire una modello di sviluppo sostenibile e durevole.
ROBERTO VIDALI è nato a Capodistria nel 1953, sotto il segno del Sagittario; dal 1955 risiede a Trieste. Dopo aver compiuto gli studi presso l’Accademia di BB.AA. di Napoli si è dedicato alla promozione dell’arte contemporanea. Dal 1975 al 1987 è stato direttore esecutivo per la sezione arti figurative del Centro La Cappella di Trieste, dove ha curato quarantaquattro mostre, tra le quali ricordiamo quelle di Riccardo Dalisi, Giuseppe Desiato, Stefano Di Stasio, Silvio Merlino, Zivko Marusic. Dal 1979 al 1985 ha collaborato alla pagina culturale del quotidiano “Il Piccolo” e dal 1980 è direttore editoriale della rivista Juliet. Ha inoltre firmato svariate pubblicazioni; tra le altre: “L’uva di Giuseppe” (1986), “Uhei, uistitì” (1988), “Sul Filomarino slittando” (1990), “Bestio!” (1993), “Massini, énkaustos” (1994), “Sofianopulo, quadros” (1994), “Oreste Zevola, rosso tango” (1994), “Mondino, tauromania” (1995), “Barzagli, impressos” (1995), “Libellule” (1995), “Mamma, vogghiu fa’ l’artista” (2007), “Otto fratto tre” (2010), “El Papin di Giacomino Pixi” (2013).