MAD Lillabox – Angela Maria Antuono

Informazioni Evento

Luogo
JOLLY BAR
Piazza della Libertà, 49 - 04100 Latina, Latina, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

tutti i giorni (tranne domenica mattina) ore 9,30 – 23,00.

Vernissage
21/02/2014

ore 19

Artisti
Angela Maria Antuono
Curatori
Fabio D’Achille
Generi
fotografia, personale

Dopo la pittura e i collages di Tatiana Lapteva, questa volta protagnista della rassegna sarà l’arte fotografica di Angela Maria Antuono, esplicitamente dedicata al tema del caffè, in perfetto connubio con la location.

Comunicato stampa

Venerdì 21 febbraio alle 19,00 nuovo appuntamento con MAD Lillabox, rassegna d’arte contemporanea al femminile ospitata all’interno del raccolto ma accogliente Jolly bar. Dopo la pittura e i collages di Tatiana Lapteva, questa volta protagnista della rassegna sarà l’arte fotografica di Angela Maria Antuono, esplicitamente dedicata al tema del caffè, in perfetto connubio con la location. Angela Maria risiede a Caianello, piccolo paese in provincia di Caserta da cui ogni giorno si sposta per raggiungere la scuola di Latina dove insegna. Ha esposto la scorsa estate nella rassegna PierMAD con “La Repubblica di Caianello”, progetto che illustra la quotidianità e gli abitanti di una piccola realtà che sembra rimasta agli albori del tempo.
Scrive sull’esposizione Francesca Palombi: “Pausa caffè è il titolo della mostra fotografica della fotografa Angela Maria Antuono; immagini nate dall’obiettivo dell’artista professoressa che, come pagine di poesia, trasforma la quotidianità in momenti di sublime condivisione. Così la tazzina di caffè nella sua semplicità, diventa un oggetto “magico”, perché capace di rendere unico un incontro, perché evoca ricordi e ancora perché riesce a restituire il gusto di una familiarità vissuta nell’intimità della casa o di chi fa del proprio lavoro un’arte del servire…
Sarà per questo che l’artista ama collezionare tazzine da caffè”?...

“Amo i miei amici, voglio che stiano a proprio agio davanti ad una tazzina da caffè..”
(Angela Maria Antuono)