Paesaggi mai visti
Dalla pittura all’istallazione al video all’arte pubblica al disegno alla performance, la riflessione contemporanea dell’arte morde il terreno fragile e drammatico del discorso sul paesaggio, connessione di natura e architettura, territo-rio e ambiente, vera emergenza del pianeta.
Comunicato stampa
La mostra di Vibra – Spazio contemporaneo di idee - in Ravenna presenta un frammento molto significativo
dell’attenzione per il paesaggio attivata dagli artisti delle ultime generazioni.
Dalla pittura all’istallazione al video all’arte pubblica al disegno alla performance, la riflessione contemporanea dell’arte morde il terreno fragile e drammatico del discorso sul paesaggio, connessione di natura e architettura, territo-rio e ambiente, vera emergenza del pianeta.
Una convivenza curiosa si fa spazio nelle sue stanze, dove Giulia Dall’Olio e Domenico Grenci espongono quadri eseguiti appositamente per questa mostra. Opere animate da sguardi opposti, convergenti su di un unico intendimento, rappresentare il paesaggio per mezzo della pittura e attraverso di essa esprimere forse anche un disagio, certo con sfumature diverse, come se la Natura in cui esso è compreso fosse guardata da entrambi attraverso la lente di un occhiale malinconico. Paesaggi di emozioni e sentimenti, cercati e visitati all’origine per fame di vita, in un corpo a corpo di ansia tensione nervi, incisi dipinti da Giulia. Paesaggi mai visti davvero o dal vero, esemplati da altre rappresentazioni e narrazioni (fotografie da riviste, da libri, fotografie antiche e contemporanee) durante il suo quotidiano voyage autour de chambre, appaiono affiorano slontananti, eppure a noi prossime, nelle trame di tela di Domenico.
Tra i propri dipinti e quelli di Giulia, Grenci colloca teste di donne ritratte dal retro, di nuca e capelli, intervalli incantati, eroine romantiche sull’orlo del nulla. Capi, teste, volti voltati, in silenzio scandiscono un dialogo, un discorso con conversazione, tra le opere esposte, che procede di sguardo in sguardo, di tavola in tela, di nero disegno labile pastoso sfuocato in colore innervato carezzato velato inciso. Le tele orizzontali quasi monocrome di Domenico Grenci collocate a due a due, come unità di una serie, rappresentazioni di rappresentazioni, soggetti di un archivio immaginale che campiona, inventaria, memorie visive tratte da un indeterminato altrove.
Vibra– Spazio contemporaneo di Idee – accoglie l’operato artistico contemporaneo come un fanciullo, carezzandolo di passionale premura e curandolo abilmente nella speranza che cresca sano e forte sotto gli occhi di chi lo vuole ammirare.