Una guerra epocale
Le 54 foto in esposizione non mirano a raccontare dal punto di vista storico e accademico come si svolsero gli eventi della prima guerra mondiale tra il 1914 e il 1918. Certo, dei riferimenti ai fatti più importanti ci sono (Verdun, Gallipoli, etc). Ma l’obiettivo è un altro: immergere lo spettatore nell’atmosfera tragica, incredibile ed epocale di quella guerra.
Comunicato stampa
L’EVENTO – Nel centenario dello scoppio della prima Prima Guerra Mondiale, in anteprima per l’Italia a La Casa di Vetro di via Luisa Sanfelice 3 a Milano, si inaugura il 1° marzo 2014 dalle 15.00 alle 19.00 (ingresso libero) la mostra “Una guerra epocale. Il primo conflitto mondiale nelle immagini degli archivi inglesi, francesi e tedeschi gestiti in Italia da Tips Images”. Aperta fino al 18 aprile 2014, curata da Alessandro Luigi Perna per il progetto History & Photography 2014 e prodotta in collaborazione con EFF&CI – Facciamo Cose, l’esposizione è composta di 54 foto provenienti dalle collezioni degli archivi inglesi Heritage, Topfoto, Mary Evans, Science and Society Picture Library – Musei di Londra, degli archivi francesi Rue des Archives, e degli archivi tedeschi del quotidiano Süddeutsche Zeitung. A distribuirli in Italia in esclusiva è Tips Images, agenzia milanese che fa della fotografia storica proveniente dagli archivi internazionali uno dei suoi punti di forza con oltre 1 milione di immagini d’epoca on-line sul suo sito www.tipsimages.it. L’esposizione ha come partner l’Associazione La Casa di Vetro e come sponsor tecnico la scuola Sistema Counseling.
LA MOSTRA - Le 54 foto in esposizione non mirano a raccontare dal punto di vista storico e accademico come si svolsero gli eventi della prima guerra mondiale tra il 1914 e il 1918. Certo, dei riferimenti ai fatti più importanti ci sono (Verdun, Gallipoli, etc). Ma l’obiettivo è un altro: immergere lo spettatore nell’atmosfera tragica, incredibile ed epocale di quella guerra. Tragica: perché costò la morte di milioni e milioni di uomini - un’intera generazione fu spazzata via da mitragliatrici e bombe in folli assalti frontali. Incredibile: perché fu una guerra senza senso in cui di fatto non solo gli imperi centrali perdenti (quello tedesco e austriaco) ma anche le potenze europee vincitrici si suicidarono nel momento di massimo splendore, facendo coincidere con la fine del conflitto l’inizio del loro declino. Epocale: perché la Grande Guerra chiuse un’epoca, quella moderna, e ne aprì una completamente nuova, quella contemporanea. Dopo il primo conflitto mondiale, infatti, il mondo non sarà mai più lo stesso.
LE IMMAGINI – La Prima Guerra Mondiale, momento di passaggio nella storia, ha qualcosa di magico dal punto di vista iconografico ed estetico. Alle suggestioni ottocentesche classiche della Belle Époque, si sommano quelle del novecento tutte proiettate verso il futurismo e il futuribile più che verso il futuro. La sintesi è un miscela estetica di rara potenza iconografica colta perfettamente dallo strumento della fotografia. Che dalla sua nascita a metà ottocento ha fatto passi da gigante sia dal punto di vista tecnico che artistico. Non solo all’epoca della Prima Guerra Mondiale il fotoreportage si è già affermato ma ha raggiunto notevoli livelli di professionalità. I giornali illustrati infatti se ne servono ampiamente dalla fine dell’800. In tutti i paesi occidentali si sviluppano peculiari stili fotografici e diverse modalità di sfruttamento editoriale delle immagini. Ma sebbene la qualità delle foto in circolazione è indubbiamente notevole, sono pochi gli autori di cui si conosce il nome. La mostra vuole rendere omaggio anche a loro, anonimi e talentuosi cronisti della storia di tutti.
HISTORY & PHOTOGRAPHY - La fotografia ritrae e racconta la realtà ormai da quasi due secoli. È partendo da questo presupposto che nasce History & Photography, un progetto che si pone 3 obiettivi principali. Il primo è quello di realizzare e promuovere esposizioni e iniziative editoriali che raccontino con la fotografia e con testi giornalistici le storie delle società contemporanee, esaltando non solo la funzione narrativa e documentale delle immagini ma anche il loro valore estetico. Il secondo è quello di valorizzare e rendere fruibili al grande pubblico i tantissimi archivi fotografici storici spesso sconosciuti o frequentati solo dagli addetti ai lavori. Il terzo obiettivo è quello, quando archivi e autori lo consentono, di offrire agli appassionati la possibilità di acquistare come gadget le immagini che vedono in mostra (e non solo come di consueto i poster) con l’idea che la fotografia debba e possa essere una forma d’arte accessibile a tutti e non solo ai collezionisti.
TIPS IMAGES - Tips Images viene fondata da Guido Alberto Rossi nel 2004, dopo una lunga esperienza di 25 anni come agente italiano di una delle più grandi case fornitrici di stock statunitensi. L'esordio contava 20 mila foto, una decina di fotografi, 15 tra collaboratori e dipendenti. Oggi ha un archivio di oltre cinque milioni e mezzo di immagini tra contemporanee e storiche, con 60 collezioni RF e 57 agenzie fotografiche RM, di alto contenuto creativo e sopratutto con look europeo. Tips è anche specializzata in video footage e musica grazie alla partnership con Flippermusic. Oggi la sezione video rappresenta 11 collezioni footage RF e altri 22 marchi RM in Tips Video. Il tutto su www.tipsimages.it
IL CURATORE - Alessandro Luigi Perna (www.alessandroluigiperna.com) è un giornalista pubblicista e curatore di eventi, festival, iniziative culturali ed editoriali che dedica molta della sua attività professionale alla fotografia storica e contemporanea. È specializzato nella valorizzazione e promozione di archivi di fotografi, agenzie, case editrici, musei, aziende. In curriculum ha numerose iniziative per comuni, province e regioni (Milano, Bologna, ecc.). È co-ideatore di Memorandum – Festival della Fotografia Storica di Torino, Biella e Roma e ideatore di All you need is photography! Unlimited Edition Photo Festival di Milano. Con il progetto History & Photography approfondisce le sue ricerche sulla storia della fotografia (in particolare di photoreportage) e delle società contemporanee.
EFF&CI – FACCIAMO COSE – “Siamo un gruppo di persone che pensa al lavoro come ad un momento di condivisione di idee e di energie. Abbiamo creato Eff&Ci per realizzare uno spazio dove sia possibile a tanti crescere e sperimentare. La nostra attività ha una forte connotazione etica che ci guida nella ricerca delle collaborazioni: in un mondo dove forse le speranze si sono attenuate, vogliamo far partire nuove scintille”. Così Federica Candela presenta la sua EFF&CI – Facciamo Cose, società che fornisce servizi a chi opera nella cultura e nel sociale come enti pubblici e associazioni e propone agli artisti emergenti, che cercano luoghi per farsi conoscere, dal semplice supporto alle loro esigenze espositive fino alla progettazione, cura, allestimento, esposizione e promozione delle loro mostre.
LA CASA DI VETRO - La Casa di Vetro - www.lacasadivetro.com - è nello stesso tempo un luogo, un concept e un’associazione culturale che ha come obiettivo fare cultura e conoscenza nella trasparenza. Contribuiscono o hanno contribuito alla ricchezza d'esperienze della Casa di Vetro società, associazioni e istituzioni: La Casa della Carità, Risfor, Assoetica e l'AIF - Associazione Italiana Formatori, S.I.Co. Lombardia, Donnesenzaguscio, il Piccolo Teatro, CNA, Fondazione A. Petrov, Affaritaliani.it, etc. A La Casa di Vetro sono stati presentati libri, è stato dimostrato perché “Per le donne il lavoro è un'arte”, sono state vissute storie d'adozione e realizzati incontri sul tema della qabbalah, sono stati fatti reading e seminari, è stata incontrata la figlia più giovane di Gregory Bateson, è stata raccontata l'epopea del Bosone di Higgs e la storia dell'Albero della Vita, si è parlato di Giorgio Gaber, è stato intervistato Gherardo Colombo, etc.
SISTEMA COUNSELING – Sistema, sponsor tecnico della mostra per la cui realizzazione concede i propri spazi, non è solo una scuola di counseling ma un vero e proprio insieme di opportunità di aggiornamento. Le lezioni della scuola sono infatti affiancate dalle proposte de La Casa di Vetro: incontri culturali di vario genere, mostre, seminari, presentazioni di modelli e esperienze innovative. Collabora nella stessa sede con EFF&Ci – Facciamo Cose, Assoetica, AIF, e molte altre associazioni culturali e sociali. Proprietaria della scuola è Maria Cristina Koch, epistemologa, psicoterapeuta, saggista che opera a Milano nell'ambito della relazione umana da più di quarant'anni con un'attenzione particolare ai diversi registri della comunicazione e al loro intrecciarsi. È oggi referente lombarda di S.I.Co - Società Italiana di Counseling, la cui sede regionale è ospitata all’interno degli stessi spazi della scuola in via Luisa Sanfelice 3 a Milano.