Robert Capa – Una vita leggermente fuori fuoco

Informazioni Evento

Luogo
MAN - MUSEO D'ARTE DELLA PROVINCIA DI NUORO
Via Sebastiano Satta 27 - 08100 , Nuoro, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

10:00 - 13:00 / 15:00 - 19:00 (Lunedì chiuso)

Vernissage
07/03/2014

ore 19

Biglietti

Intero 3,00 euro Ridotto 2,00 euro (dai 18 ai 25 anni) Gratuito under 18 e over 65 Gratuito ultime domeniche del mese

Artisti
Robert Capa
Uffici stampa
STUDIO ESSECI
Generi
fotografia, personale

Con quasi cento scatti tra i più significativi dell’’intera produzione di Capa, la mostra, realizzata in collaborazione con Magnum Photos e Contrasto, ripercorre le tappe fondamentali del percorso umano, professionale e artistico del grande fotoreporter, spentosi sessant’anni fa.

Comunicato stampa

Robert Capa. Una vita leggermente fuori fuoco è il titolo della retrospettiva dedicata dal Museo MAN di Nuoro a uno dei più importanti maestri della fotografia del xx secolo. Con quasi cento scatti tra i più significativi dell’intera produzione di Capa, la mostra, realizzata in collaborazione con Magnum Photos e Contrasto, ripercorre le tappe fondamentali del percorso umano, professionale e artistico del grande fotoreporter, spentosi sessant’anni fa.
In programma dal 7 marzo al 18 maggio 2014, la mostra di Capa, dopo quelle di Henri Cartier-Bresson e Werner Bischof, chiude il ciclo di eventi espositivi, iniziato nel 2011, dedicati dal museo nuorese ai fotografi dell’agenzia Magnum.
Nato in Ungheria nel 1913 con il nome di Endre Friedmann, emigrato a Berlino e poi a Parigi, Capa è considerato il padre del fotogiornalismo. Figlio di una famiglia ebrea ed esule egli stesso, non smise mai di documentare il mondo dei diseredati e dei profughi, utilizzando la macchina fotografica come strumento di testimonianza e di denuncia. I suoi reportage, pubblicati su importanti riviste internazionali, tra le quali “Life” e “Picture Post”, costituiscono un documento storico di indiscusso valore, oltre che uno straordinario e affascinante archivio di immagini, talvolta immediate ed esplicite, talvolta sottili e ironiche.
Il percorso della mostra ha inizio con le celebri istantanee di Leon Trotsky, realizzate senza autorizzazione a Copenaghen nel 1932. Nel 1931 Capa si era trasferito a Berlino, da dove sarebbe fuggito all’avvento del Nazismo per recarsi a Parigi. È qui che nel 1936 fotografa i tumulti delle lotte operaie e del fronte popolare.
Ancora nel 1936 Capa è in Spagna, per documentare la guerra civile. A Cerro Muriano, nel mese di agosto, realizza lo scatto che lo renderà celebre in tutto il mondo, “Morte di un miliziano lealista”, una delle più famose immagini della storia del Novecento, presente in mostra insieme ad altre fotografie del periodo.

Nel percorso al MAN, oltre a una decina di fotografie del conflitto cinese-giapponese, realizzate nel 1938, anche una selezione delle immagini realizzate da Capa in Gran Bretagna e in Italia durante la seconda guerra mondiale, tra le quali il “Contadino siciliano che indica all’ufficiale americano la presenza di un convoglio tedesco”, “L’uomo con in braccio la bimba ferita”, “Il funerale delle giovani vittime partigiane delle Quattro giornate di Napoli”.
Un’altra sezione è dedicata alla documentazione dello sbarco degli alleati in Normandia. È in questa occasione che Capa realizza i celebri fotogrammi da lui stesso definiti “leggermente fuori fuoco”, a causa di un errore tecnico nella fase di sviluppo. In mostra sono presentati i principali, insieme ad altre fotografie realizzate in diverse parti della Francia nel 1944.
Completano il percorso espositivo le fotografie delle macerie tedesche dopo la fine della guerra, le immagini scattate in Ucraina nel 1947, dove Capa documenta la vita nelle fattorie collettive, gli scatti del conflitto israeliano e quelli dell’ultimo reportage in Indocina, dove Capa troverà la morte sul campo, a causa di una mina anti-uomo.
Chiude la mostra un’ampia sezione dedicata ai ritratti realizzati da Capa nel corso della sua carriera, da Gary Cooper a Ingrid Bergman, sua amante, da Truman Capote a John Huston, fino alle celebri immagini di Matisse e dell’amico Pablo Picasso.