Alfredo Anfossi – Veglie e disincanto

Informazioni Evento

Luogo
LUCIDOPACO
via Aldo Moro n. 26, Celico, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
08/03/2014

ore 18

Contatti
Email: chroma@tiscali.it
Artisti
Alfredo Anfossi
Generi
fotografia, personale

Apre lucidOpaco, idee in movimento, uno spazio per l’arte contemporanea nella presila cosentina. Il primo artista ad inaugurare lo spazio è Alfredo Anfossi con una mostra fotografica dal titolo: “Veglie e disincanto”. E’, quindi, un viaggio poetico-esistenziale che lascia spazio all’immaginazione e alla concretezza delle cose.

Comunicato stampa

Apre lucidOpaco, idee in movimento, uno spazio per l'arte contemporanea nella presila cosentina. Il primo artista ad inaugurare lo spazio è Alfredo Anfossi con una mostra fotografica dal titolo: “Veglie e disincanto”. E', quindi, un viaggio poetico-esistenziale che lascia spazio all'immaginazione e alla concretezza delle cose.

E' il dentro e il fuori di sé. Anima e paesaggio. L'io del soggetto proponente, con i suoi sogni e le sue visioni, e la corporeità , con i suoi luoghi di abituale frequenza e degli sguardi che fissano il vuoto. Disincanto che non si oppone, però, alla speranza, in quanto si presenta come una sorta di elevazione della coscienza, anche se la perdita delle illusioni sembra emergere nella resa generale del contesto. Perciò, resta fondamentale il vigilare, il formulare riti di attenzione e di veglia.

Come singoli e come moltitudine, bisogna stare all'erta, tra ruderi o prati, nella propria camera da letto o presso i muri roventi, all'alba del mondo o alla luce fioca di una candela. Forse, invano, alle cose conferiamo nomi, e anche se fatalismo e scetticismo sembrano prevalere, il nostro compito sarà sempre quello di porci in ricerca, per scovare nuove meraviglie, per inventare nuove ragioni di vita. La mostra si sviluppa su due pareti dove il bianco e il nero della serie “Ithaca” si contrappone al colore di “Patria Mia”. Due racconti, due universi distinti ma figli di un solo padre, che ci riconducono, attraverso la loro attenta lettura, a quella impronta primordiale che li ha generati attraverso la luce. La distanza di forma e di stile delle immagini è, qui, solo apparente, poiché ci proiettano al medesimo sentire di chi le ha catturate dal mondo che lo circonda.

“Ithaca” è un lavoro autobiografico in itere, iniziato nel 2012, in cui le immagini in bianco e nero, vengono presentate sotto forma di dittici. Il racconto fotografico vuole raffigurare un percorso interiore tra sentimenti e desideri contrapposti che, man mano, si svelano e si materializzano in una narrazione che vede prevalere, alla fine, la luce sulle tenebre; e come nella vita reale il bene ed il male, l'amore e l'odio coesistono e appaiono -spesso- inscindibili, così, in ogni tavola vi sono due immagini che vanno però viste nella loro unitarietà.

“Patria Mia” -Sud America-Venezuela, Estado Guarico. Situazioni e ambienti di un paese, di un popolo, con le immagini a colori a registrare una storia tra le tante di una comunità variegata, di una terra ricca di tradizioni. Un territorio caratterizzato da pianure sterminate e da immensi pascoli, prevalentemente, abitato da gente semplice ed umile ma dalla grande ospitalità e socievolezza. Non mancano i “nullatenenti” che si lasciano sopraffare, con storica rassegnazione, in egual modo, sia dal calore del clima tropicale, sia da uno Stato autoritario, con un governo che esercita il proprio potere tramite la corruzione e l'assistenzialismo.

Ma chi è Alfredo Anfossi?

Nasce a Walenstadt (Svizzera) nel 1971, si laurea in Architettura nel 2002 presso la Facoltà̀ di Architettura dellʼUniversità̀ “FEDERICO II” di Napoli.
Dal 2003 affianca l'attività di libera professione con quella di collaborazione presso uno studio professionale di Architettura in Benevento. Da sempre appassionato di arte ed in particolar modo di pittura segue con curiosità la fotografia fin dagli anni universitari. Nel 2010 partecipa ad un corso base di fotografia digitale, dopo aver per anni praticato in modo amatoriale e discontinuo la fotografia analogica. Scopre cosi una profonda affinità per tale disciplina e successivamente vi si dedica con sempre maggiore costanza e passione. Grazie dunque alle potenzialità e all'immediatezza del mezzo digitale riesce ad avere un approccio completamente nuovo alla fotografia. Partecipa dunque dal 2010 in poi a diversi Workshop e concorsi fotografici nazionali, in cui viene selezionato e premiato. In particolare nel 2012 vince il secondo premio al II° Concorso Nazionale Città di Nettuno con la fotografia “Figli di un calcio minore”. Partecipa mediante selezione a diverse mostre collettive nelle città di: Lucca,Nettuno,Gaeta e Benevento. Suoi lavori sono pubblicati su siti nazionali ed internazionali quali VOGUE e Art&Commerce e Leica Talent, nonché numerosi portali di fotografia. Attualmente la sua esplorazione fotografica è divisa tra il classico reportage, frutto di viaggi ed osservazioni della vita quotidiana, ed una ricerca più intima volta a scrutare la natura dei sentimenti umani.

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