Auditorium Fotografia – Edoardo Boncinelli
Edoardo Boncinelli è la persona ideale per cominciare questa serie di incontri. Scienziato rispettatissimo, grandissimo divulgatore scientifico, umanista, traduttore dei lirici greci.
Comunicato stampa
Al via l’11 marzo, nell’ambito di Auditorium Fotografia, il ciclo Incontri con la fotografia progettati e condotti da Ferdinando Scianna presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma. Quattro appuntamenti d’eccezione, a cadenza mensile (da marzo a luglio), per esplorare i ricchissimi e complessi rapporti che - dalla sua nascita - la fotografia intrattiene con tutte le altre forme della ricerca e della creazione.
Arte, scienza, cinema, letteratura, storia, attualità: la fotografia è entrata ormai in molti aspetti della nostra vita sociale e della comunicazione cambiando di fatto il nostro modo di pensare al passato, di raccontare il presente, di immaginare il futuro. Partendo da questa considerazione, Ferdinando Scianna, fotografo, giornalista, scrittore, intellettuale e teorico della fotografia, incontrerà una serie di amici intellettuali – registi, attori, biologi, storici... – per conversare con loro intorno a come, appunto, la fotografia abbia cambiato la sfera di attività e il lavoro di ognuno.
Edoardo Boncinelli è la persona ideale per cominciare questa serie di incontri. Scienziato rispettatissimo, grandissimo divulgatore scientifico, umanista, traduttore dei lirici greci. Di recente ha offerto anche la sorpresa di presentarsi con un importante libro di poesie. Il dialogo con Ferdinando Scianna sui rapporti scienza-fotografia riguarderà certamente i parallelismi, le differenze anche, tra la visione biologica e la visione fotografica. La maniera in cui le immagini si depositano nella nostra coscienza e la costruiscono. Le strutture della memoria, che tanto hanno a che fare con la fotografia e sui cui meccanismi le neuroscienze hanno fatto di recente sbalorditive scoperte. Le differenze tra la memoria registrata dalla macchina e quella costruita, “inventata” dalla nostra coscienza; come cambiano e modificano-arricchiscono l’uso della nostra memoria, vita, identità, le nuove protesi per ricordare di cui si è dotato l’uomo, tra le quali scrittura, fotografia e cinema sono tra i più imponenti.
Auditorium Fotografia è una iniziativa organizzata da Fondazione Forma per la Fotografia e Contrasto in collaborazione con la Fondazione Musica per Roma, avviata a dicembre 2013 con la mostra In piena luce. Fotografie di Herb Ritts, esposta presso l’AuditoriumExpo fino al 30 marzo 2014.
Calendario incontri:
11 marzo con Edoardo Boncinelli Teatro Studio ore 21
4 aprile con Goffredo Fofi Teatro Studio ore 21
26 maggio con Francesco Merlo Teatro Studio ore 21
24 giugno con Toni Servillo Teatro Studio ore 21
Ferdinando Scianna nasce a Bagheria in Sicilia, nel 1943. Comincia a fotografare negli anni '60, mentre frequenta la facolta di Lettere e Filosofia all' Universita di Palermo. In questo periodo fotografa, in modo sistematico, la sua terra, la sua gente, le sue feste. Nel 1965 esce il volume Feste Religiose in Sicilia, con un saggio di Leonardo Sciascia: ha così inizio una lunga collaborazione e amicizia tra Scianna e lo scrittore siciliano. Pochi anni piu tardi, nel 1967, si trasferisce a Milano, lavora per L'Europeo, e poi come corrispondente da Parigi, citta in cui vivrà per dieci anni. Nel 1977 pubblica in Francia Les Siciliens (Denoel), con testi di Domenique Fernandez e Leonardo Sciascia, e in Italia La villa dei mostri, sempre con un'introduzione di Sciascia. A Parigi scrive per Le Monde Diplomatique e La Quinzaine Litteraire e soprattutto conosce Henri Cartier-Bresson, Ie cui opere lo avevano influenzato fin dalla gioventù. Il grande fotografo lo introdurrà nel 1982, come primo italiano, nella prestigiosa agenzia Magnum. Dal 1987 alterna al reportage la fotografia di moda riscuotendo un successo internazionale. É autore di numerosi libri fotografici e svolge da anni un'attivita critica e giornalistica; ha pubblicato moltissimi articoli su temi relativi alIa fotografia e alla comunicazione per immagini in generale. Il suo ultimo è Ti mangio con gli occhi, pubblicato da Contrasto.
Edoardo Boncinelli insegna nella Facoltà di Filosofia dell’Università Vita-Salute di Milano. E’ stato Direttore della SISSA, la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste, dopo essere stato Capo del Laboratorio di Biologia Molecolare dello Sviluppo presso il Dipartimento di Ricerca Biologica e Tecnologica dell’Istituto Scientifico H San Raffaele di Milano. Fisico di formazione, si è dedicato allo studio della genetica e della biologia molecolare degli animali superiori e dell'uomo prima a Napoli, e poi a Milano. E’ membro dell’Academia Europaea e dell’EMBO, l’Organizzazione Europea per la Biologia Molecolare, ed è stato Presidente della Società Italiana di Biofisica e Biologia Molecolare. Ha dato contributi fondamentali alla comprensione dei meccanismi biologici dello sviluppo embrionale degli animali superiori e dell’uomo, individuando e caratterizzando una famiglia di geni, detti omeogèni, che controllano il corretto sviluppo del corpo, dalla testa al coccige. Queste scoperte sono riconosciute come una pietra miliare della biologia del XX secolo, se non della biologia di tutti i tempi. A partire dal 1991 si è poi dedicato alla studio del cervello e della corteccia cerebrale individuando altre due famiglie geniche che giocano un ruolo cruciale in questi processi. Ha scritto numerosi libri tra cui: “I nostri geni” (Einaudi), “Il cervello, la mente e l’anima” (Mondadori), “Le Forme della Vita” (Einaudi), “Genoma: il grande libro dell’uomo” (Mondadori), “Io sono tu sei” (Mondadori), “Verso l’immortalità?” con G Sciarretta (Raffaello Cortina), “Prima lezione di biologia” (Laterza), “L’anima della tecnica” (Rizzoli), “Il male” (Mondadori), “L’etica della vita” (Rizzoli), “Cos’è il tempo” (Luca Sossella), “Come nascono le idee” (Laterza), “Lo scimmione intelligente” con Giulio Giorello (Rizzoli), “Perché non possiamo non dirci darwinisti” (Rizzoli), “I miei lirici greci” (Editrice San Raffaele), “Mi ritorno in mente” (Longanesi), “Lettera a un bambino che vivrà 100 anni” (Rizzoli), “La vita della nostra mente” (Laterza), “Il mondo è una mia creazione” (Liguori), “La scienza non ha bisogno di Dio” (Rizzoli), “Cosa resta dell’anima” (Rizzoli) e “Vita” (Bollati Boringhieri). Scrive regolarmente su Le Scienze e sul Corriere della Sera.