Secondome è lieta di partecipare a Onwards, mostra collettiva curata da Raffaella Guidobono e dal nostro art director Claudia Pignatale.
Comunicato stampa
Secondome è lieta di partecipare a Onwards, mostra collettiva curata da Raffaella
Guidobono e dal nostro art director Claudia Pignatale.
Secondome presenta la nuova collezione di vetri 2014, disegnata da
Lanzavecchia+Wai, Matteo Cibic, Faton Gjoni ed Emmanuel Babled.
La collezione CIRCUS lascia immaginare una particolare e magica esperienza; la
traiettoria invisibile del lancio di un trapezista,un agile elefante che si tiene in
equilibrio sulla sua palla, una divertentissima scimmia che si dondola allegra, tutti i
protagonisti di una compagnia errante di un circo del ventunesimo secolo.
Realizzati in vetro borosilicato, disegnati da Lanzavecchia + Wai.
Rocker n ° 1 & Rocker n ° 2. Con questi Rockers, Lanzavecchia + Wai dimostrano
come giochi per bambini, attraverso un sofisticato processo di design, possano
essere trasformati in raffinati oggetti, con un proprio significato ed un proprio
scopo.
Questi due oggetti combinano sapiente la maestria dell’artigiano-artista con la
produzione di serie ed evidenziano la passione e l’interesse che anima il lavoro dei
due designer.
UZITO, che in lingua Swahili significa peso, è un progetto volto alla rielaborazione
della forma dei pesi dell’antica bilancia classica, solitamente realizzati in ottone.
Matteo Cibic riproduce quei pesi in vetro soffiato a mano, in una collezione di 4
cupole in vetro con una serigrafia in oro e con il quinto elemento in ottone dorato.
1888 è una collezione di candelabri in vetro soffiato a mano, disegnata da Faton
Gjoni per Secondome. Nel nome 1888 sta tutta l’ispirazione vittoriana da cui è
tratta. Una collezione con un approccio tradizionale ma forme contemporanee.
Il supporto della candela racchiude in sé molto di più della sua funzione originale,
le forme tradizionali classiche dell’epoca vittoriana rimandano alle curve
femminili, trasformate con maestria in geometria contemporanea.
TITLED è una collezione di 9 cloches in vetro e ottone dorato a cera persa, in
edizione limitata di 30 pezzi firmati e numerati, disegnata da Emmanuele Babled
per Secondome. La combinazione dei due materiali rende questa collezione
particolare, insolita e brillante. Il titolo esprime in pieno il concetto stesso della
collezione. Happy end, Top, Picnic, Last Meal, Fly in the Butter,
Fragrance un pezzo scultoreo che invita a mettere il naso all’interno della cloche,
per sentirne l’odore. Emmanuel Babeld per Secondome.
Lanzavecchia+Wai
Lo studio Lanzavecchia+Wai è stato fondato nel 2009 a seguito della vittoria del
Time to Design - New Talent Award conferito da Ministero della Cultura Danese.
Questo riconoscimento ha permesso al duo di partecipare a una residenza presso il
Danish Art Workshop di Copenaghen durante la quale Francesca e Hunn hanno
realizzato la loro collezione di debutto The Spaziale Series. Le produzioni di
Lanzavecchia+Wai fanno parte di prestigiose collezioni internazionali quali il
Rhode Island School of Design Museum che ha acquisito Space Qulit e un busto di
Proaesthetics. Selezionati per diversi premi, il suo ha attenuto vari riconoscimenti
tra cui nel 2013 la nomination per il Life-Enhancer of the Year, Wallpaper* Design,
nel 2011 il premio OpenDesignItalia, Wonder Design Award, il Rima Editrice Young
Design. Sempre nel 2011 la coppia è stata finalista all’Elita Fuorisalone Award, ha
partecipato al Talents - Tendence Fair di Francoforte. Nel 2009 ha ottenuto il TIME
TO DESIGN – New Talent Award e nel 2008 si è posizionata al quarto posto nella
rassegna Ossigeno Italiano organizzata dalla rivista Abitare.
Matteo Cibic giovane talento italiano, inaugura la nuova linea CODE di Calligaris.
Eclettico nel suo percorso di designer, si autodefinisce un problem solver e in
questa sua caratteristica sta il suo essere smart. Appartenente ad una famiglia di
forte connotazione design (nipote di Aldo Cibic), conosce e frequenta questo
mondo con semplice naturalezza, con un carattere estremamente aperto e fuori
dalle righe riesce a essere in sintonia e a mettere a a proprio agio tutti. È ritenuto
un giovane trendsetter (è stato chiamato da Beatrice Trussardi, Global Leader di
Milano, a far parte del Global Shaper del WEF).
Faton Gjoni è nato a Pristina, in Kosovo nel 1984. Cresciuto in un ambiente
familiare con una forte impronta artistica, artigiani e designer, a soli 20 anni ha
progettato in toto la sua prima una casa. Laureato in Interior Design in Evolucion
Academy, dopo la laurea ha frequentato la scuola di Architettura di AAB
all’università di Pristina. Le sue opere sono sempre caratterizzate dal lato poetico
della geometria e della vita, sviluppando così uno stile unico, per cui la funzionalità
dell’oggetto si spiega attraverso la bellezza. Oggi il suo lavoro ha un raggio
d’applicazione molto amplio e in continua espansione, dalla progettazione del
prodotto ai disegni architettonici. Faton collabora inoltre con molti designer
internazionali, architetti e artigiani.
Emmanuel Babled è nato in Francia nel 1967. Ha studiato Disegno Industriale
all’Istituto Europeo di Design a Milano, diplomato nel 1989, apre il suo studio di
design nel 1992. Dopo molti anni in Italia, nel 2010, Emmanuel Babled sposta la sua
sede ad Amsterdam. Sin dall’inizio, realizza numerosi pezzi unici ed edizioni
limitate, sia in autoproduzione che per prestigiosi marchi produttori. Il suo lavoro è
diventato parte di numerose collezioni private e pubbliche.
Il suo approccio al design si basa sull’idea che, un buon progetto, nasce grazie al
diretto contatto e alla presenza fisica nel territorio di produzione. Osservare
materiali e tecniche nel loro contesto originale, immergersi in un luogo e nelle
diverse realtà sociali, sono diventate componenti fondamentale del suo metodo di
lavoro. Maestrie territoriali e il fattore umano sono elementi che ne determinano il
risultato. Emmanuel Babled lavora con il vetro, a Murano, da circa 20 anni, una
lunga e fruttuosa collaborazione. Lavora anche con il marmo di Carrara e continua
ad esplorare differenti tipi di tecniche locali, in Europa, come in altre parti del
mondo.
Lontano dalla semplice celebrazione della tradizione, è più interessato alla sfida di
usare metodi tradizionali, con lo scopo di ottenere risultati significativi ed
innovativi. Il suo lavoro spesso unisce conoscenze storiche dell’artigianato,
combinate con processi digitalizzati e una composizione originale.
Secondome è una galleria di design in cui gli oggetti sono gli unici protagonisti.
La Galleria è dedicata alla ricerca, ai designer ed ai progetti più innovativi.
Nel 2008 Secondome Edizioni diviene un marchio con una propria collezione di
oggetti in vetro, ceramica e legno che Secondome produce, promuove ed esporta in
tutto il mondo, progettati da alcuni dei più noti designer, come Sam Baron, Nigel
Coates, Alfredo Häberli, Kiki van Eijk, Joost Van Bleijswik, FX Ballery, Zaven. La
missione di Secondome Edizioni è di creare e offrire collezioni di oggetti con spirito
nuovo ma soprattutto innovativo. I pezzi di Secondome sono stati esposti in alcuni
tra i più importanti musei del mondo come La Triennale di Milano, il New Museum
di New York, The Grand Hornu in Belgio, il Museo Vitra in Germania e il Museo del
Vetro di Shangai. Tutti gli oggetti sono realizzati a mano in Italia da esperti
artigiani.
Claudia Pignatale, architetto, è una giovane imprenditrice appassionata d’arte e di
design che ha voluto rendere concreta e reale questa sua passione. Molto attiva
nella ricerca di nuovi talenti, ha attivato diverse collaborazioni con giovani
designer internazionali under 40, oltre a essere nota come animatore di numerose
manifestazioni del settore. L’obiettivo di Claudia: trasformare Secondome in un
centro di attrazione e di attenzione per il design per l'Italia centrale e portare Roma
sulla scena del design, esportandolo il Design Made in Italy in tutto il mondo.