Annalisa Ramondino – Il resto di niente
Gli objets-trouvés, il ready-made, le cose che vengono buttate sono materia delle opere dell’artista che, affascinata dalle loro vecchie patine, dalla loro storia e dalla nostalgia del passato che raccontano, ricompone in nuove storie frammenti di vissuto e memorie di tecniche scomparse.
Comunicato stampa
Annalisa Ramondino, nata a Palma di Majorca (Spagna), vive e lavora a Roma. Dai suoi numerosi viaggi ha tratto ispirazione e materiali per la ricerca artistica che porta avanti da tempo. Fin dai primi anni ’90 utilizza esclusivamente materiali di recupero, vecchi legni, specchi, carte, stoffe, ferri, plastiche, lamiere e oggetti abbandonati. Gli objets-trouvés, il ready-made, le cose che vengono buttate sono materia delle opere dell'artista che, affascinata dalle loro vecchie patine, dalla loro storia e dalla nostalgia del passato che raccontano, ricompone in nuove storie frammenti di vissuto e memorie di tecniche scomparse. Le fabbriche, le periferie urbane, i borghi residuali di Annalisa Ramondino evocano le solitudini e i silenzi delle atmosfere metafisiche. Annalisa Ramondino ha tenuto numerose mostre personali pubbliche e private e creato installazioni per rassegne internazionali dedicate al confronto tra arte e gioco nelle diverse culture. In sedi museali a Napoli, Roma, Parma e Firenze ha esposto le proprie opere in dialogo con giocattoli creati da bambini africani. Recentemente ha creato su invito un'opera ambientata nell'antica stazione ferroviaria di Mergellina a Napoli, trasformata in luogo d'arte interattivo.