Henry Hargreaves – No Seconds
Henry Hargreaves (1979), giovane artista-fotografo neozelandese ma newyorkese d’adozione, dopo aver raggiunto la fama sulle passerelle dell’alta moda internazionale decide di passare dall’altra parte dell’obiettivo creando, grazie a una capacità tecnica ineccepibile, un provocatorio gioco di contaminazioni con il cibo-cultura.
Comunicato stampa
Henry Hargreaves (1979), giovane artista-fotografo neozelandese ma newyorkese d’adozione, dopo aver raggiunto la fama sulle passerelle dell’alta moda internazionale decide di passare dall’altra parte dell’obiettivo creando, grazie a una capacità tecnica ineccepibile, un provocatorio gioco di contaminazioni con il cibo-cultura.
“E’ un viaggio che parte dalla quotidianità, dove la velocità nelle relazioni e nel nutrimento è indice di un’attenzione estetica che prevale su tutto, che ci identifica come soggetti dal pathos fragile e dalle facili consolazioni, dove il cibo può diventare vero strumento di conforto o segnale utile all’interpretazione di una psiche” dice Chiara Casarin, curatore della suggestiva mostra al Museo della Follia sull’Isola di San Servolo a Venezia, che ha inaugurato, nel 2013, il progetto europeo.
Dopo Treviso, Venezia e Remagen, arriva a Genova la serie No Seconds, dedicata ai piatti “ultimo desiderio” di famosi condannati a morte americani, progetto già famoso nel web ma mai visto in grande formato, abbinata per la prima volta a Frosted Dic Cakes: i volti dei grandi dittatori in uno dei nuovi progetti di contaminazione, anche politica, fra cibo e cultura di massa (Frosted Dic-Cakes commissioned by Vice by Henry Hargreaves and Amirah Kassem).
La visione della serie No Seconds è arricchita da un’installazione sonora 3D di Giuseppe Gavazza, musicista e sperimentatore attualmente impegnato in un dottorato di ricerca all’ Ecole Doctorale Ingénierie pour la Santé , la Cognition et l’Environnement – Grenoble e, nello sviluppo del concept ideato da Mauro Zardetto, nel suo percorso di ricerca e produzione di eventi dedicati al cibo-cultura, dal materializzarsi del “comfort food” con una degustazione curata da Pietro Leemann, chef svizzero e titolare del ristorante vegetariano Joia di Milano, che da anni si occupa dell’intima relazione esistente tra cibo, psiche e spirito.
“Quando mi è stata presentata la mostra No Seconds” spiega Pietro Leemann “ho subito pensato che l'argomento fosse molto delicato e difficile, trattando soprattutto della relazione del cibo con le persone condannate a morte. La mia paura era che si strumentalizzasse un argomento così delicato e di grande impatto emotivo per tutti. La mia partecipazione all'evento, attraverso il cibo, offrirà il mio vissuto e il mio personale punto di vista sul tema, senza mai dare giudizi”.
Ma Henry Hargreaves, No Seconds – Comfort Food e Fotografia si propone anche al pubblico della rete con un movie contest dal titolo “L'Ultimo Desiderio” il cui obiettivo sarà quello di spingere i partecipanti a trovare e presentare, scavando nella memoria, il proprio piatto “ultimo desiderio”. Una commissione sceglierà fra i più votati dalla rete i tre food videomaker che hanno meglio interpretato il tema e che saranno chiamati a partecipare ai prossimi eventi dove, assistiti da un team di chef professionisti e mentre scorrono le immagini dei loro video, potranno far degustare al pubblico il loro “piatto dell’anima” in un mix esperienziale coinvolgente.
Henry Hargreaves è nato e cresciuto a Christchurch, in Nuova Zelanda. Ha lavorato come modello per le più prestigiose case di moda di tutto il mondo, collaborando con icone della fotografia come Stephen Meisel, Mario Testino e Richard Avedon. I lunghi viaggi e una full immersion nel mondo della moda hanno alimentato la sua passione per la fotografia fino al trasferimento a New York, dove lavora ancora oggi. Da allora si è affermato come fotografo grazie alle sue immagini divertenti, creative, provocatorie e memorabili. Ha lavorato per clienti come Ralph Lauren, Sagmeister e Walsh, GQ, V, New York Times, Vice e su progetti personali come il best-seller 3DD - la celebrazione dei seni in 3D e le foto della serie No Seconds, Band Riders, Deep Fried Gadgets. Nel 2012 la serie Food of the Rainbow si è posizionata al sesto posto nella Top Ten Most Viral Web Content su Trendland.com. Gli elementi che contraddistinguono il suo lavoro sono una mente inquieta e curiosa, il fascino per l'insolito o eccentrico, e il desiderio di scoprire come la fotografia possa illuminare il mondo e far discutere. Sito web: http://henryhargreaves.com/
Il vernissage, previsto per giovedì 10 aprile, alle ore 19.30, è arricchito da un cocktail realizzato in collaborazione con Cambi Cafè di Genova.
La mostra, un progetto di Mauro Zardetto, è stata realizzato in collaborazione con Boris Brollo, Giorgia Zardetto, AIAP – UNESCO, Comitato Italiano e Trieste Fotografia