Marisa Coppiano
Una personale dell’artista torinese dalle tonalità apparentemente leggere e primaverili, ma insieme sottilmente inquietanti.
Comunicato stampa
Da Mercoledì 15 Aprile il Chiostro del Bramante ospita 12 opere di Marisa Coppiano, vere e proprie 'finestre' su un mondo onirico per ricordare al visitatore che "Niente è come sembra".
Una personale dell'artista torinese dalle tonalità apparentemente leggere e primaverili, ma insieme sottilmente inquietanti.
Piccole, colorate partiture su carta per dare vita a un inno alla femminilità, descritta nelle sue diverse sfaccettature.
L'universo pittorico di Marisa Coppiano attinge alle cronache distillate da riviste e quotidiani, da cui minuziosamente ritaglia personaggi, oggetti o semplici colori.
Teso a raccontare pensieri ed emozioni più che situazioni reali il suo è un linguaggio costruito utilizzando con attenzione le possibilità espressive del collage, e fiocalizzando l'attenzione su un personaggio perlopiù femminile.
Il risultato avvicina il fruitore a un'esperienza onirica dove uomini e donne, alberi e altre creature fluttuano in atmosfere capaci di ricreare situazioni e sensazioni vissute.
Nei suoi collage l'artista si riappropria della cultura figurativa contemporanea a cui si ispira per decodificarla e trasporla sul foglio con una nuova grammatica di segni e di stereotipi, interpretando il mondo femminile o riscoprendo nei nuovi ritratti un alter ego alla propria immagine.
Il Chiostro costruito verso la fine del 1.400 da Donato Bramante -primo architetto di Papa Giulio II- fa parte del complesso che comprende anche l'attigua Chiesa di Santa Maria della Pace in cui si trovano le famose Sibille di Raffaello.
Caffetteria Chiostro del Bramante (Arco della Pace, 5 Roma)
Ingresso gratuito Lun-Ven 10-20, Sab-Dom 10-21
Informazioni: Tel. 335-6230817
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Marisa Coppiano, vive e lavora a Torino. Dopo un master alla Domus Academy con Gaetano Pesce, è stata per dieci anni responsabile dell'attività espositiva della Regione Piemonte. In questi anni come architetto e concept designer ha progettato gli spazi deputati agli exhibit e l'allestimento di più e più mostre in Italia e all'estero. Nei suoi collage, carte strappate da riviste e giornali, l'artista si riappropria della cultura figurativa contemporanea a cui si ispira per decodificarla e trasporla sul foglio con una nuova grammatica di segni e di stereotipi, interpretando con immagini oniriche il mondo femminile o riscoprendo nei nuovi ritratti un alter ego alla propria immagine.