Ego Bianchi – L’Arcadia figurata

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA D'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA SKEMA5
Via XX Settembre, 10 , Cuneo, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
26/04/2014

ore 18. Fondazione Casa Delfino Onlus, domenica 27 aprile, ore 11.

Artisti
Ego Bianchi
Generi
personale, disegno e grafica

La mostra Ego Bianchi 1914 – 1957. L’Arcadia figurata. Disegni di un egiziano moderno è incentrata sull’esposizione completa delle sorprendenti opere grafiche dell’artista di Castel Boglione d’Asti, che sono servite da cartoni preparatori per i dipinti murali realizzati nel 1956 nell’ex Sala Contrattazioni della Camera di Commercio in Via Roma a Cuneo.

Comunicato stampa

In concomitanza con la ricorrenza del Centenario della nascita di Ego Bianchi, la Galleria Skema 5, in collaborazione con la Fondazione Casa Delfino Onlus, l’Associazione d’Arte e Cultura Beppe Morino, l’Associazione Culturale L’Onda, l’Associazione Culturale “Ego Bianchi” e con il patrocinio della Regione Piemonte, della Provincia di Cuneo e della Città di Cuneo, intende rendere omaggio alla figura storica di un artista piemontese che merita una giusta rivalutazione critica nell’ambito della storia dell’arte del Novecento in Italia, senza più indugi nel favorire una pronta e ampia ricezione delle sue opere ai nostri giorni.

La mostra Ego Bianchi 1914 - 1957. L’Arcadia figurata. Disegni di un egiziano moderno è incentrata sull’esposizione completa delle sorprendenti opere grafiche dell’artista di Castel Boglione d’Asti, che sono servite da cartoni preparatori per i dipinti murali realizzati nel 1956 nell’ex Sala Contrattazioni della Camera di Commercio in Via Roma a Cuneo.

Lo stile figurativo di Bianchi raggiunge in questi lavori un esito espressivo maturo, inconfondibile, che lo ha contraddistinto fino alle ultime prove pittoriche e ceramiche realizzate. A questi risultati, Ego è pervenuto attraverso una ricerca instancabile, sempre in continua evoluzione: dalle prime istanze espressionistiche, all’essenzialità compositiva e coloristica dei paesaggi ispirati ai dipinti di Modigliani all’asciutta arcaicità di Carrà e Morandi, dal colorismo astratto degli artisti di Corrente al postcubismo dei primi anni Cinquanta. Le figure, progressivamente, si semplificano in continuum dinamico di forme puramente lineari, in una liberazione dionisiaca di segni e azioni che fluiscono e rifluiscono in uno spazio indefinito senza tempo e senza soluzione di continuità. Nell’importante produzione ceramica coeva, si manifestano a pieno i tratti distintivi più recenti del linguaggio neoprimitivista di Bianchi. Domina uno stile calligrafico sintetico e si afferma un’idea postmoderna ante litteram dell’arte, che ricerca ed esalta le fonti originarie della cultura dell’uomo, a partire da quella degli antichi Egizi e dei Greci arcaici, ma anche di quella dei Maya, degli Aztechi, oltre che dei popoli dell’estremo Oriente, dall’India al Giappone, a cui farà seguito l’invenzione enigmatica e surreale delle Navi, simboli fantastici del viaggio dell’uomo nel mare oscuro dell’esistenza, fino all’approdo estremo nella dimensione della luce e della trascendenza.

Progetto di un Catalogo Ragionato delle Opere di Ego Bianchi
La Galleria Skema 5 comunica l’intento di fondare un’Associazione Culturale, presieduta dal prof. Enrico Perotto e composta da un Comitato Scientifico di esperti e professionisti del mondo dell’arte contemporanea, con il compito di avviare un censimento delle opere generali di Ego Bianchi, presenti in collezioni private o conservate in istituzioni museali o in specifici luoghi pubblici, in vista della pubblicazione di un Catalogo Ragionato della sua produzione pittorica, grafica e ceramica complessiva.

Cenni biografici
Ego Bianchi nacque a Castel Boglione d’Asti il 18 gennaio 1914. Si formò all’Accademia Albertina di Belle Arti a Torino e venne premiato nel 1945 con il Premio Arbarello per il paesaggio alla Promotrice delle Belle Arti. Fu costretto a passare diversi anni della sua giovinezza nell’Istituto Climatico di Robilante in provincia di Cuneo, perché affetto da tubercolosi, fino a prendere dimora con la moglie, la pittrice Maddalena (Dada) Rolandone, prima a Mondovì e poi a Cuneo, dove morirà il 19 novembre 1957 per una sopraggiunta complicanza polmonare, prima di poter vedere inaugurata la sua personale alla Galleria Montenapoleone di Milano, tutta dedicata all’originale serie dei Bateaux, che avrebbe segnato finalmente l’inizio di un sicuro riconoscimento pubblico dei suoi sforzi creativi.

Cuneo, 24 marzo 2014 Enrico Perotto