Federico Fusi – A nudo
Federico Fusi percorre la sua traccia artistica in un sottile e impalpabile equilibrio tra tecnica e intento, che fonde e non sovrappone.
Comunicato stampa
Il lavoro artistico di Federico Fusi è concepito come un itinerario alla ricerca del senso profondo delle cose e del mondo, condotto attraverso materie e linguaggi sempre diversi per cogliere l’origine del tutto: il Verbo, la parola come flusso della creazione palpita in relazione intrinseca con il fluire della vita. Le sue sculture marmoree invitano ad avanzare nella ricerca di infinite significanze, nel richiamo a valori universali archetipici, come sospese al di là di ogni determinazione temporale sia nelle forme in cui si imprimono i segni biblici, che consentono di impostare un dialogo aperto ad una vastità di inferenze, sia nelle soluzioni volumetriche pigmentate e più libere da ogni pretesa d’immediatezza comunicativa per scavare a fondo verso l’essenza.
A. Scappini
Federico Fusi percorre la sua traccia artistica in un sottile e impalpabile equilibrio tra tecnica e intento, che fonde e non sovrappone. Sculture fatte di parole scolpite e il non fermarsi al valore letterale, ma contestualizzare i contenuti, anche biblici, è odierna ermeneutica. Tuttavia le parole hanno anche un valore intrinseco che prescindono dalla storicizzazione e richiamano valori universali e atemporali. Il considerare questi differenti piani di lettura è già una “liberazione” per l’uomo moderno ostaggio del dubbio relativistico e del sospetto di uno storicismo che lo allontana dalla verità.
Dr. Romeo Giuli.
Guardare …in silenzio . ., è un imperativo, una necessità, è uno stato di estasi che avviene, forse non provocato, ma delicatamente suggerito quando ci avviciniamo a una opera di Federico.
E’ nel passare il nostro sguardo sulla immagine, che l’intensità manifestata dal materiale e la tenue espressione della forma, per osmosi ci trasportano nei cultural e suntuosamente ricchi ambienti della nostra memoria storica, che prendono autorevolmente posto, ma, così come lo farebbero ugualmente in un grande spazio bianco e vuoto. Nell’uno o nell'altro sono una presenza assoluta, in loro regna il mistero della rievocazione, di passaggi letti o immaginati, riallacciandoci all'immaginazione di allora e trovando in loro la concretezza delineata.
R.D.