Per chi suona il paesaggio
Un incontro – promosso dalla sponda italiana del Forum Klanglandschaft – per fare il punto sulle riflessioni e le pratiche artistiche orbitanti intorno al paesaggio sonoro.
Comunicato stampa
Torna a Firenze, dal 2 al 4 maggio 2014, PER CHI SUONA IL PAESAGGIO, un incontro - promosso dalla sponda italiana del Forum Klanglandschaft - per fare il punto sulle riflessioni e le pratiche artistiche orbitanti intorno al paesaggio sonoro.
È un calendario fitto quello di quest'anno, aperto ai contributi di discipline e ambiti di ricerca non immediatamente riconducibili agli studi sul suono, sull'acustica o sull'ecologia sonora.
Radio Papesse, MEDIA PARTNER della tre giorni fiorentina, ha in serbo una PROGRAMMAZIONE STREAMING LIVE dedicata, DA VENERDÌ A DOMENICA MATTINA: un'eterogenea selezione dal calendario di lezioni e le sessioni di ascolto serali saranno a vostra disposizione, in ASCOLTO ONLINE.
Vi riporteremo i suoni delle sfere celesti con Antonello Colimberti; il suono nel cinema, con una lezione di Andrea Laquidara sul rumore fuori campo e la dispersione sonora; il suono come arma, grazie a Massimo Liverani che parlerà di armi acustiche e del suono come elemento di offesa e prevaricazione.
Vi porteremo dove letteratura e suono si incontrano con un focus di Alessandra Calanchi, Luca Ambrogiani e Massimiliano Greghini che ri-mapperanno il canone letterario americano da una prospettiva acustica; e ancora si discuterà di fonosimbolismo con Sergio Vitale e delle origine novecentesche della teorizzazione del paesaggio sonoro con Margherita Costanza Baldini.
Il calendario di PER CHI SUONA IL PAESAGGIO è ancora più vasto e vi invitiamo a visitare il sito paesaggiosonoro.it per tutti gli appuntamenti in programma. Venite in bicicletta, quest'anno siamo alle Murate ma anche al Vivaio del Malcantone e alla Corte Arte Contemporanea.
Ma non è finita qui! in concomitanza con il Forum FKL, sabato 3 maggio lo streaming di Radio Papesse sarà invaso dai suoni del 'risveglio del mondo' con REVEIL un progetto a cura di Maria Papadomanolaki e Grant Smith.
Buoni ascolti.