Fiamma Dinelli – Armoniche dissonanze visive
Fiamma Dinelli, visual artist dedita ormai da anni alla ricerca mediale per una nuova consonanza figurale delle immagini, presenta una serie di opere recenti, più alcuni inediti.
Comunicato stampa
All’interno del MEDIAMUSEUM di Pescara, spazio espositivo di grande impatto strutturale, Fiamma Dinelli, visual artist dedita ormai da anni alla ricerca mediale per una nuova consonanza figurale delle immagini, presenta una serie di opere recenti, più alcuni inediti.
Spazi di vita e di mente, percorsi geografici e culturali rivisitati da un processo creativo che la Dinelli fa partire dalla fotografia, quasi sempre un suo scatto originale, da una immagine che le suscita suggestioni, ispirazioni, collegamenti mentali e concettuali ricercati e vissuti durante i suoi viaggi intorno al mondo, dal Botswana al deserto del Sahara, dalla Namibia alla Nuova Zelanda, passando per Roma, Venezia, Parigi, ecc .
Dal punto di vista tecnico, dall’immagine originale scatta il confronto/raffronto con altre immagini da lei selezionate, tenendo fermo un punto preciso della rappresentazione, la valorizzazione dei caratteri dell'oggetto nella foto, «magari – come la stessa artista afferma – integrandola con elementi tratti da altre foto dello stesso luogo che portino ad accentuarne l'espressività e ad essere in qualche modo evocativi del luogo stesso».
Si tratta di un nuovo metodo creativo, mediale, con al centro le suggestioni e le visioni avute durante i viaggi della Dinelli, generanti opere che, nello spettatore, diventano però nuove immagini rispetto agli originali, insolite, progressioni visuali. Al di la dell’immagine scelta.
Molteplici sono però i metodi creativi e “costruttivi” messi in atto dall’artista, la quale, infatti, procede anche per contrasto, «inserendo elementi di provenienza e carattere totalmente diversi, con delle contaminazioni che creano una realtà altra e una forte suggestione», in una vera e propria manipolazione delle immagini, ma anche del colore, deformato tramite “pennellate” virtuali, delle prospettive, dei tagli visivi, così come degli effetti mediali di volta in volta da lei messi in atto.
In questo viaggio visuale la Dinelli, per la prima volta nella sua attività artistica, “raggiunge” il MEDIAMUSEUM di Pescara, un nuovo tassello creativo, sostanziato da un allestimento minimale che bene estrinseca la costruzione mentale delle sue immagini e dei relativi percorsi visivi e quindi sensoriali.
La mostra è resa possibile anche grazie alla collaborazione con Vagabondo.net, PLAT Studio e Lebok.
NOTIZIE BIOGRAFICHE
Fiamma Dinelli nasce, vive e lavora a Roma. Si laurea presso la Facoltà di Architettura “La Sapienza” di Roma, frequentando per quattro anni la scuola di pittura di Lea Reviglio Andreis.
Per dieci anni collabora con gli architetti Valter Bordini, Carlo Chiarini e Marcello Vittorini. Successivamente apre con Valter Bordini uno studio di architettura dove si dedica alla progettazione di opere di grandi dimensioni, sia pubbliche che private. Fra le realizzazioni più importanti si ricordano l’Ospedale Regionale dell'Aquila, l’edificio polifunzionale GARDA a Roma, il Centro Elaborazione Dati della BNA (Roma), oltre a vari edifici abitativi sempre nella capitale.
Dal 1985 al 1995, sempre con Valter Bordini, progetta e dirige la ricostruzione integrale, dal progetto urbanistico alla progettazione di molti edifici pubblici e privati fino all'arredo urbano, in una diversa località, del paese di Irpino di Conza della Campania, totalmente distrutto dal sisma del 1981.
Parallelamente all'attività di architettura Fiamma Dinelli si dedica alle arti visive, elaborando immagini frammentate attraverso un linguaggio che si estende alle tecniche miste, fra cui, l’acrilico, il collage e lo spruzzo. Sono anni operativi molto creativi durante i quali plasmerà quello che poi diventerà il suo personale approccio formale all’arte.
La grande passione per il viaggio la porta a fondare nel 1999 “Vagabondo.net”, un sito web, una piazza virtuale dove le persone che amano viaggiare e vedono il viaggio come esperienza di vita e strumento di conoscenza più che come turismo, possono incontrarsi, scambiare idee e suggerimenti, raccontare e raccontarsi trovando risorse selezionate in uno spazio virtuale.
Nel 2007 scopre le potenzialità che possono offrire la fotografia digitale e l'elaborazione delle immagini al computer, estendendo così verso nuovi orizzonti, la sua poetica artistica che, l’anno successivo, le farà realizzare la doppia personale con Laura D'Andrea Petrantoni dal titolo La forma del colore – il colore della materia, negli spazi della Libreria/Galleria d’arte Èstile di Roma.
Nel 2009, sempre presso la Libreria/Galleria d’arte Èstile, realizza la personale intitolata Astrazioni progressive. Nel 2011 viene invitata a partecipare alla mostra-eventi internazionali Jazz-art, Pittura, Scultura e Musica Jazz, presso l’Accademia di Romania in Roma. In questo stesso anno è organizzata una sua nuova personale, L'illusorietà della materia, presso la Facoltà di Architettura “La Sapienza” di Roma.
Nel 2012 partecipa a Inside looking out nell'ambito dell'iniziativa The art curator’s place, presso L’Associazione Culturale RosArte in Roma. Nel 2013 partecipa alla mostra-evento Armocromia Gallery, collettiva che si tiene all'Hotel Hilton Cavalieri di Roma, organizzata dalla Galleria Deodato Arte di Milano.
Sempre nel 2013 espone al terzo appuntamento annuale della rassegna internazionale d’arte contemporanea NOW the art before the future, presso il DAI Studio di Roma. A dicembre dello stesso anno partecipa alla grande collettiva Ars Creandi, presso il Museo Venanzio Crocetti di Roma.