#18 @rivolicast – 7

Informazioni Evento

Luogo
CASTELLO DI RIVOLI - MUSEO D'ARTE CONTEMPORANEA
Piazza Mafalda Di Savoia , Rivoli, Italia
Date
Dal al

L’istallazione "Draunara" sarà aperta al pubblico dalle 15.30 alle 24.00 del 18 maggio (e poi fino al 15 giugno 2014), in occasione della notte dei Musei e di #18 @rivolicast.

Vernissage
18/05/2014

ore 15.30

Contatti
Email: info@castellodirivoli.org
Artisti
Elisabetta Benassi, Federica Cellini, Simone Salvemini, Costas Varotsos
Generi
arte contemporanea, serata - evento
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Il fitto programma della giornata è dedicato ai migranti di ogni tempo, alle loro storie e relazioni, al vissuto – prima e dopo l’atto drammatico del distacco e del Viaggio – della difficile quotidianità e della speranza nel futuro.

Comunicato stampa

Domenica 18 maggio 2014, in occasione della Notte Bianca dei Musei e di #18 @rivolicast – una serie di eventi voluti il 18 di ogni mese per celebrare a dicembre il trentennale del museo – al Castello di Rivoli verrà inaugurata l’installazione “Draunara”, della regista Federica Cellini, che sarà aperta al pubblico fino al 15 giugno 2014.

Draunara, in siciliano, la tempesta di vento che viene dal mare, è un'installazione audio e foto sui migranti di Lampedusa. Ogni giorno sulle coste della piccola isola siciliana si riversano a migliaia uomini assetati, stanchi, impauriti che - disperati - hanno lasciato la loro terra. Arrivano esausti, smarriti dopo giorni in mare sospesi tra la vita e la morte. Ammassati su piccole imbarcazioni di legno, schiacciati l’uno sull’altro, sono oltre 20 mila i migranti che, solo dall’inizio di questo anno, hanno attraversato l’Africa, il deserto e poi il mare rischiando alla roulette che porta in Europa. Gli sbarchi vanno avanti per ore, per giorni, un imponente flusso dorato che stordisce e confonde l’isola. Scendono lentamente: il corpo ancora tremante, l’odore del mare intenso sui vestiti messi a strati uno sull’altro, le coperte termiche appoggiate sulle spalle, le braccia serrate sulle poche cose che si sono portati da casa, tutto quello che hanno: tutto quello che gli e’ rimasto. Confusi, spesso non sanno neanche dove sono arrivati, si mettono in fila, ognuno con la propria storia. E avanti così, finché verranno inghiottiti da un centro profughi o scapperanno per il nord Europa…finché del loro passaggio sull’isola non resterà che la carcassa spiaggiata della loro imbarcazione a sommarsi a quelle già raccolte nel cimitero delle barche dell’isola… fino al prossimo sbarco.

Il lavoro di Federica Cellini è un'istallazione basata su due livelli narrativi. Da una parte gli scatti fotografici del giorno dell’arrivo dei migranti sull’isola di Lampedusa. Una serie di ritratti scattati sul posto con un iphone. Dall’altra, l’atmosfera creata attraverso alcuni suoni sintetizzati realizzati in collaborazione con Aleksander Protic, sound designer che ha già lavorato con il regista serbo Emir Kosturica. I suoni raccontano la storia del viaggio dei migranti dal centro Africa, ai camion roventi lanciati nel deserto, all’arrivo in Libia, dove spesso vengono detenuti mesi, a volte anni, in attesa di raggiungere il “carico umano” sufficiente far partire un’altra barca. E poi il mare, la traversata del Mediterraneo, fino all’arrivo – per chi è sopravvissuto - nella piccola isola di Lampedusa.
L’installazione è allestita in un container buio con dei piccolissimi fori a parete, solo avvicinandosi ai quali è possibile scorgere le immagini retroilluminate e ascoltare l'audio. Come in una sorta di via crucis con differenti fermate che abbinano audio e immagini, e che danno la possibilità ai visitatori di avvicinarsi a questo viaggio. Gli scatti ricordano i vue d’optique: stampe popolari nell’Europa del diciottesimo secolo, poste in un particolare cassone di legno chiamato zogroscopio e offerte alla visione tramite dei fori, a volte dotati di lenti d’ingrandimento. Queste stampe erano spesso illuminate dal retro del cassone e accompagnate da racconti e descrizioni ricche di suggestioni.

L’istallazione sarà aperta al pubblico dalle 15.30 alle 24.00 del 18 maggio (e poi fino al 15 giugno 2014), in occasione della notte dei Musei e di #18 @rivolicast, un ricco e coinvolgente programma di eventi a cadenza fissa che segna il tempo ogni 18 del mese da marzo fino alla giornata dell’anniversario che – in dicembre – sarà il culmine dei festeggiamenti per il trentennale.
Assieme a Draunara di Federica Cellini, sempre il 18 maggio, verra’ inaugurata Capo Portiere Bonjour di Elisabetta Benassi e si terra’ la proiezione de L’Approdo delle Anime Migranti di Simone Salvemini e Costas Varotsos. Il tema di #18 @rivolicast - 7 è infatti l’esodo, considerando tale ogni spostamento culturale e geografico, forzato o volontario. Il fitto programma della giornata è dedicato ai migranti di ogni tempo, alle loro storie e relazioni, al vissuto - prima e dopo l’atto drammatico del distacco e del Viaggio – della difficile quotidianità e della speranza nel futuro.